Sofar ha chiuso il 2021 con un fatturato di oltre 113 milioni di euro, in crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente. L’azienda, con oltre 54 anni di storia, 150 referenze commercializzate in più di dieci aree terapeutiche e oltre 300 dipendenti, possiede un avanzato laboratorio di ricerca localizzato a Bergamo e un manufacturing plant a Trezzano Rosa (Milano). Alfasigma, da canto suo, è una delle principali aziende farmaceutiche a capitale italiano, con un fatturato consolidato di oltre un miliardo di euro nel 2021, centri di ricerca a Bologna e Pomezia, tre stabilimenti produttivi in Italia e due all’estero, e circa tremila dipendenti. Entrambe le aziende sono focalizzate sull’area gastrointestinale.
“Questa acquisizione – dichiara Stefano Golinelli, presidente di Alfasigma – consente alla nostra azienda un consolidamento sul mercato italiano e un’ulteriore focalizzazione nell’area gastroenterologica. Questa acquisizione contribuirà all’ambiziosa strategia di crescita disegnata per la nostra società”. “La nostra tradizione di innovazione e il successo dell’azienda oggi giungono a compimento entrando a far parte di un gruppo già affermato come Alfasigma – afferma Andrea Biffi, Ceo di Sofar –. Questa operazione consolida ancora una volta il valore del made in Italy in campo farmaceutico e crea un’importante opportunità di crescita e internazionalizzazione”. Per il Ceo di Alfasigma, Francesco Balestrieri, “l’acquisizione di Sofar marca una prima importante milestone del percorso di crescita che il board ha definito per Alfasigma. Il portafoglio di Sofar non solo offre complementarietà da un punto di vista di area terapeutica in Italia, ma anche un’importante piattaforma di crescita internazionale. Ci aspettiamo di completare l’acquisizione in ottobre e che le operazioni di integrazione comincino nell’ultimo trimestre del 2022”.