Allarme natalità e tasse, rispunta il quoziente familiare: come funziona
Aiutare le famiglie numerose: il Governo sta lavorando ad un piano per i nuclei con 3 figli. L’annuncio – che conferma l’attenzione dell’esecutivo alla centralità delle famiglie – è arrivato nelle scorse dal viceministro all’economia Maurizio Leo. Denatalità: il piano del Governo Tanto più che il tema è tornato alla ribalta in scia alle dichiarazioni…

Aiutare le famiglie numerose: il Governo sta lavorando ad un piano per i nuclei con 3 figli. L’annuncio – che conferma l’attenzione dell’esecutivo alla centralità delle famiglie – è arrivato nelle scorse dal viceministro all’economia Maurizio Leo.

Denatalità: il piano del Governo

Tanto più che il tema è tornato alla ribalta in scia alle dichiarazioni del Ministro dell’Economia Giorgetti dal Meeting di Rimini. “Il tema della natalità è un tema fondamentale: non c’è nessuna riforma previdenziale che tiene nel medio-lungo periodo con i numeri della natalità che abbiamo oggi in questo Paese“, ha detto il titolare del MEF.

Sull’argomento era tornato immediatamente Leo spiegando che “il tema della natalità è per noi assolutamente fondamentale, e per questo dovremo cercare di individuare delle risorse per sostenere le famiglie, soprattutto quelle che mettono al mondo figli e quelle che hanno più figli. Dovremo fare in modo di aiutare le famiglie che hanno 3 figli, che non sono numerosissime. Quindi da questo punto di vista si può ritenere che l’impegno non sia eccessivamente oneroso”, ha detto intervenendo al Meeting di Rimini. “Il discorso della natalità, soprattutto per le famiglie che hanno più di tre figli può essere sicuramente affrontato”, ha aggiunto.

Da quoziente familiare a sgravi per aziende

Proprio, in quest’ottica, tra le possibili misure a favore della famiglia allo studio ci sono il quoziente familiare (un metodo di calcolo delle imposte mediante il quale l’imposta dovuta è calcolata in relazione ad un coefficiente determinato prendendo in considerazione il reddito complessivo della famiglia ed il numero dei suoi componenti,) e benefici per le imprese che assumono donne con figli.

A ribadire la centralità del tema anche la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella: “In Italia siamo quasi all’anno zero per le politiche per la natalità, la famiglia e le pari opportunità. Dobbiamo sapere che la questione del calo demografico non investe solo l’Ue ma ormai tutto il mondo. C’è un clima generale antinatalista”

“Possiamo essere l’avanguardia di una inversione ad U”, conclude la ministra. “Noi vogliamo che le donne possano avere i figli e lo spritz. Vogliamo che avere figli sia una gioia in più, una felicità in più”, ha aggiunto Roccella, annunciando che nella prossima Manovra proporrà “contributi per il secondo figlio”

Crollo delle nascite, i numeri

Numeri messi nero su bianco dall’ex presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo che intervenendo al Meeting di Rimini ha illustrato alcune statistiche sull’andamento delle nascite in Italia dall’unità nazionale ad oggi, evidenziando come si assista ad un “crollo drastico dal 2008 fino a 393mila nati nel 2022: sono 9 anni che ogni anno facciamo il record della più bassa natalità di sempre nella storia del nostro paese. I primi 5 mesi del 2023 sono ancora più bassi, la variazione è circa 1,5%, rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente: quindi il record del 2022, 393mila nuovi nati, siamo destinati a migliorarlo al ribasso. Nel 1943, primo trimestre, 243mila nati, in guerra. Nel 2023, primo trimestre, 91mila nati, in pace. Certo le difficoltà ci sono, ma immaginate le difficoltà che c’erano nel 1943″

“Dal 1 gennaio 2014 al 31 maggio 2023 la popolazione italiana ha perso 1 milione e 561 mila residenti, cioè la somma della popolazione di Milano più Brescia. La differenza nati-morti è sempre stata decisamente negativa, anche prima del Covid, e il saldo migratorio non è più riuscito a compensare questa differenza. Il vero colpevole di queste dinamiche è proprio la caduta della natalità“, ha aggiunto.

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