Ammortamento alla francese: no all’anatocismo automatico
cro bonifico conto corrente scrittura commercialista

Ancora nessun commento

Sentenza Tribunale di Venezia, 27 novembre 2014

Con  Sentenza del 27 novembre 2014, il Tribunale di Venezia si è pronunciato in materia di ammortamento alla francese, andando a consolidare l’oramai granitico orientamento giurisprudenziale che nega il parallelismo tra i predetto metodo di calcolo e l’anatocismo.

In questa direzione, l’Organo Giudicante ha posto l’accento sul meccanismo di calcolo, che “non implica affatto una capitalizzazione degli interessi, essendo questi unicamente calcolati sulla quota di capitale via via decrescente, ovvero sul capitale originario detratto l’importo già pagato con la rata o con le rate precedenti”.

L’analisi prosegue poi attraverso il confronto tra ammortamento alla francese e all’italiana: secondo il Giudice di prime cure la diversità ontologica esistente tra i due non determina in alcun modo la “presenza di un interesse “composto” per il solo rilievo fattuale che il metodo di ammortamento alla francese determina un maggior onere di interessi rispetto al piano di ammortamento all’italiana che si fonda sulle rate a capitale costante”.

A ben guardare, l’ammortamento alla francese importa ex sè il rispetto della disciplina codicistica dettata in materia di imputazione del pagamento agli interessi di cui all’art. 1194: l’operatività del piano garantisce “un criterio di restituzione del debito che privilegia sotto il profilo cronologico l’imputazione più ad interessi che a capitale”.

Articolo tratto da

iusletter

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI

Il Giappone sfugge alla recessione: perché interessa anche all’Italia

Sorpresa dal Giappone, che con i dati economici diffusi lunedì 11 marzo e relativi all’ultimo trimestre del 2023 smentisce le previsioni dello stesso governo di Tokyo e cresce dello 0,4%, evitando la recessione tecnica. Un risultato inatteso dall’esecutivo ma comunque ritenuto sotto le aspettative da alcuni economisti. Il Giappone è in un momento complesso dal…

Leggi »

Greenwashing, pubblicata la Direttiva Ue contro le etichette ingannevoli

A partire dal 27 settembre 2026, l’adozione da parte di imprese e professionisti di comportamenti inclusi nella “black list” della nuova direttiva 2024/825/Ue sarà qualificata come “greenwashing“. Tale qualificazione potrà essere stabilita senza la necessità di ulteriori prove, davanti alle competenti autorità degli Stati membri. Il termine “greenwashing” si riferisce al nuovo provvedimento dell’Unione Europea…

Leggi »