Anche Veneto Banca si lancia nell’intermediazione immobiliare
Veneto Banca ridisegna la rete

Ancora nessun commento

Il Gruppo Veneto Banca ha scelto, nell’ambito del nuovo piano industriale, di avviare una nuova iniziativa commerciale nell’ambito dell’intermediazione immobiliare, che opererà in stretta sinergia con la rete di filiali e le nuove tecnologie (sito web e app) e veicolerà servizi di intermediazione immobiliare, di valorizzazione del patrimonio immobiliare e di supporto a tutto il ciclo di vita di un investimento immobiliare (acquisto, ristrutturazione, riqualificazione, adeguamenti, valutazioni per la vendita, home staging, certificazioni, vendita).

Il nuovo piano industriale prevede inoltre la nascita di una start up dedicata ai servizi di valorizzazione del patrimonio immobiliare.

In sintesi le linee guida del Nuovo Piano Industriale 2015 – 2020
Il Consiglio di Amministrazione di Veneto Banca, guidato dal neo amministratore delegato Cristiano Carrus, ha approvato oggi il Piano Industriale 2015 – 2020, sviluppato assumendo uno scenario stand-alone, che si colloca al servizio di un ampio progetto che prevede:

  • la trasformazione in Società per Azioni,
  • la quotazione in Borsa,
  • l’aumento di capitale.

L’obiettivo fondamentale del Piano, di turnaround rispetto al recente passato, è definire un percorso che consenta al Gruppo di essere protagonista della ripresa economica, sociale e culturale, dei territori in cui opera e di tornare a generare valore per gli azionisti.

La quotazione è il requisito fondamentale per il rafforzamento patrimoniale del Gruppo, che rappresenta l’elemento portante del Piano e costituisce la condizione essenziale per la sua realizzazione.

Mirando a ottimizzare il posizionamento del Gruppo Veneto Banca, il Piano risulta comunque coerente anche con opzioni strategiche alternative che il mercato dovesse offrire.

Cinque le linee guida principali:

  • incremento dei ricavi;
  • miglioramento strutturale del rischio di credito;
  • aumento dell’efficienza della macchina operativa;
  • azioni straordinarie (disinvestimenti e razionalizzazione della struttura del Gruppo);
  • adeguamento alla nuova architettura di Vigilanza europea.

Il ritorno all’utile è previsto già a partire dal 2016, con un risultato netto per il 2020 di 240 milioni di Euro, il raggiungimento di un ROTE al 7% e un CET1 ratio al 15,7%.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI