Ancora poche ragazze lavorano nel settore hi-tech
Colpodamiliardodidollariaidannidegliistitutibancari nf finance

Ancora nessun commento

Si potrebbe pensare che Valeria Naldi abbia avuto finora tutto quello che desiderava nel lavoro: una laurea in Matematica a Bologna, una carriera importante, responsabilità sempre crescenti. Attuale incarico: capo del settore tecnico di Solair, azienda che Microsoft ha acquisito poco più di un mese fa. Eppure a 53 anni le resta un cruccio: «Vedere ancora poche ragazze lavorare nel settore hi-tech». «Nel gruppo che coordino attualmente – racconta – ci sono nove persone: tutti uomini. Forse è un caso: altrove ho trovato ambienti in cui i due generi si bilanciavano meglio. Resta il fatto che dobbiamo impegnarci perché le ragazze nel digitale e nella scienza aumentino. E’ lì che c’è e ci sarà sempre più lavoro».

 

Un messaggio che ha voluto portare in prima persona tra le giovanissime. Lo ha fatto a Napoli, in una delle tappe dell’edizione 2016 di Nuvola Rosa, l’evento voluto proprio da Microsoft per avvicinare le ragazze alla tecnologia. «Molte studentesse associano ancora questo mondo ai computer, all’idea di montare e smontare processori, a un lavoro sostanzialmente tecnico. Invece no: anche scrivere formule è un’attività creativa perché permette di realizzare tanti progetti diversi. Ai giovani bisognerebbe insegnare quali sono le potenzialità reali della digitalizzazione».

Valeria Naldi lo ha capito fin da giovanissima. «L’insegnamento non mi interessava. Volevo applicare concretamente ciò che avevo studiato e oggi consiglio ai ragazzi di fare lo stesso: buttatevi». A lei è andata così: stage in una azienda di sviluppo software, assunzione, nomina a responsabile di un gruppo di ingegneri, vari incarichi analoghi in altre realtà, fino all’approdo a Solair, nel 2012 come Cto, capo delle operazioni tecniche. «Però non ho mai smesso di scrivere codici. Voglio mettere le mani in pasta. La tecnologia è una anzitutto una passione». Sette ragazze su 10 la pensano come lei. Ma appena due di loro decidono di intraprendere una carriera in questo settore. Il pregiudizio che lo vede ancora un mondo per soli uomini resiste.

«Non voglio dire che le donne sono più brave degli altri. Tutti sono competenti allo stesso modo, ma le ragazze hanno qualità parallele molto utili in ufficio: siamo meglio organizzate, riusciamo a seguire più progetti contemporaneamente. E poi mescolare le attitudini rende l’ambiente lavorativo più creativo e stimolante per tutti. Su piazza non ci sono laureate in materie tecniche valide anche perché le poche che escono dalle università vengono subito assunte. Sono troppo preziose», racconta ancora.

Nella vita, Valeria Naldi è anche mamma di due ragazzi. Già il desiderio di famiglia. Per le ragazze questo può essere un altro ostacolo alla scelta di intraprendere un percorso di studi spesso lungo e complicato come ingegneria? «In certi casi sì. Ma il pensiero dei figli non può limitare il desiderio di fare carriera. Non serve preoccuparsi. Tutto viene a tempo debito».

Nella sua vita adesso ci sono soprattutto le riunioni con i tecnici Microsoft della sede americana di Redmond per integrare le tecnologie sviluppate da Solair con quelle già messe a punto dalla multinazionale americana. Il gruppo di lavoro messo assieme a Bologna dal fondatore della startup, Tom Davis, resterà lo stesso. Questa è soltanto una nuova sfida. Valeria Naldi è già pronta: «I 53 anni non li sento per niente. Lavorare in ambienti stimolanti ha un altro vantaggio: mantiene giovani».

 

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI