Da uno studio di ABI Energia – la divisione attiva sui temi di energia e ambiente di ABI Lab, il Consorzio di ricerca e innovazione per la Banca promosso dall’ABI – che propone una strategia integrata di approccio al “verde”, considerando i diversi settori che compongono l’operatività della banca, emerge che il 57% delle banche intervistate dichiara di aver fatto una valutazione economica per un eventuale passaggio alle auto elettriche, mentre il 43% dispone già di sistemi di ricarica elettrica. Inoltre, solo il 3% delle auto che compongono il campione è di proprietà mentre il 96,74% è impiegato mediante noleggio a lungo termine.
In particolare – continua il comunicato – la ricerca poggia su una rilevazione del parco-auto delle principali banche italiane, per un totale di oltre 3700 veicoli.
La tematica analizzata si inserisce in un quadro più generale di gestione sostenibile in banca della questione energetico-ambientale, infatti, ABI Energia ha rilevato che l’86% circa delle banche hanno attivato delle direttive interne relative a acquisti verdi mentre il 71% circa le ha attivate relativamente alla gestione efficiente degli edifici e dell’Ict.
Le banche – aggiunge il comunicato – hanno quindi da tempo avviato un percorso di monitoraggio e verifica del proprio impatto ambientale e attivato soluzioni per l’efficienza energetica nella gestione di tutte le proprie attività strumentali, inserendosi in una visione più ampia per cui le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica rappresentano una chiave strategica per la ripresa economica del Paese. Infatti, le banche italiane, come grandi acquirenti di servizi, prodotti, tecnologie e energia, possono costituire un potente stimolo per la crescita di una filiera “verde”.
Il costante dialogo con le istituzioni e le principali associazioni – conclude il comunicato – il continuo scambio di contenuti, opinioni e proposte, con i diversi settori della società civile rappresentano un’occasione di crescita per il ruolo centrale che il settore bancario ricopre nello sviluppo sostenibile dell’economia.