Banca Finnat chiude i primi nove mesi del 2015 con utili raddoppiati
BancaFinnat,l’utilenettocalaa,milioninel

Ancora nessun commento

È quanto si legge in un comunicato secondo cui il margine di intermediazione ha registrato un incremento del 47%, portandosi ad 46,4 milioni di euro dai precedenti 31,5 milioni al 30 settembre 2014. Il miglioramento del margine, spiega la banca, per 14,9 milioni, è da attribuire, principalmente, a maggiori commissioni nette percepite per 4,7 milioni. Sull’evoluzione del predetto margine ha influito negativamente un minore apporto, per 2,45 milioni di euro, del margine d’interesse (da 9,78 milioni al 30.09.2014 ad 7,33 milioni).

Nel dettaglio, i costi operativi sono aumentati nel periodo del 38% (da 24 milioni ad 33,2 milioni), a seguito dell’operazione di aggregazione che ha interessato la controllata Investire Immobiliare Sgr, Beni Stabili Gestioni Sgr e Polaris Real Estate Sgr, ma l’aumento più che proporzionale conseguito dal margine di intermediazione ha consentito una riduzione del cost income ratio dal precedente 76,3% all’attuale 71,6%.

Le masse totali del gruppo, rappresentate da patrimoni in gestione individuale, deleghe di gestione ricevute da terzi, risparmio amministrato, massa fiduciaria, prodotti assicurativi di terzi, raccolta diretta clientela e patrimoni investiti in fondi immobiliari (valutati al GAV) – si sono portate ad 13,3 miliardi di euro, in aumento del 29% rispetto alle masse alla data del 31 dicembre 2014.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI

Più di 4 milioni i cittadini che vivono nei Comuni senza credito ne finanza

L’assenza di sportelli bancari sul territorio e l’abbandono da parte delle banche delle zone più periferiche è un problema per le persone, per i professionisti, per i risparmiatori, ma anche per le imprese: perché un minor numero di banche e di filiali, si traduce, concretamente, anche in meno credito, con conseguenze facilmente immaginabili sull’economia, sugli investimenti, sulla crescita.

Leggi »