Le Fondazioni azioniste di Banca Marche che complessivamente detengono oltre il 55% del capitale dell’istituto commissariato dalla Banca d’Italia, hanno chiesto in una lettera un incontro ai tre commissari straordinari della banca in assenza di indicazioni da mesi sull’andamento del negoziato con il Fonspa che dovrebbe rilevare l’istituto attraverso una formula innovativa in Italia: la creazione di una bad bank per il fardello dei crediti in sofferenza e il proseguimento dell’attivita’ con una good bank. Ambedue le societa’ sarebbero private, a differenza di quanto avvenne col Banco di Napoli negli anni ’90 la cui bad bank rimase in mani pubbliche

“La richiesta di incontro e’ senza toni polemici” indicano a Radiocor fonti delle fondazioni azioniste smentendo quanto riferito da un sito di informazione locale riguardo ai contenuti della lettera firmata dal presidente della Fondazione CrJesi Alfio Bassotti e inviata ai commissari anche a nome degli enti bancari di Pesaro, Macerata e Fano anch’esse con quote nella banca che ha sede a Jesi. Secondo le stesse fonti le fondazioni rispettano il dovere di riservatezza dei commissari ma allo stesso tempo chiedono ai rappresentanti della banca d’Italia di considerare la possibilita’ di un incontro.