Banca Popolare di Vicenza: rosso da 28 milioni

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Il CdA della Banca Popolare di Vicenza ha approvato il bilancio 2013, chiuso con una perdita di 28,2 milioni di euro. Sul risultato negativo hanno pesato essenzialmente le rettifiche su crediti a 432,4 milioni di euro (+100,2% a/a), con ilcosto del credito all’1,44% dallo 0,71% del 2012, nonostante un risultato della gestione operativa in netta crescita (+14,6% a/a) grazie al buon andamento dei proventi (1.086,0 milioni, +3,8% a/a) e all’ulteriore contenimento degli oneri operativi (657,0 milioni, -2,3% a/a).

“Il bilancio 2013, ha commentato il direttore generale Samuele Sorato, ha mostrato un miglioramento sostanziale di tutti gli indici di gestione operativa: migliorano la redditività, il capitale, la liquidità, realizzando un’ulteriore riduzione dei costi; aumentano il numero dei clienti, dei soci e le quote di mercato. E’ stato fatto dunque un ottimo lavoro da parte di tutti i dipendenti, che voglio pubblicamente ringraziare. Abbiamo ottenuto degli ottimi risultati, ma abbiamo preferito applicare una politica estremamente rigorosa di accantonamenti sui crediti, che ha portato a un loro raddoppio rispetto al 2012. Questo ci consente di migliorare la qualità degli attivi e di affrontare con più sicurezza l’attuale fase economica del nostro Paese, che sembra mostrare i primi segnali di ripresa”.
Più in dettaglio, i proventi operativi sono pari come detto a 1.086 milioni di euro (+3,8% a/a), grazie al contributo positivo del margine d’interesse (525,1 milioni, +3,2% a/a), che ha beneficiato della riduzione del costo del funding sia sul fronte della raccolta diretta sia delle esposizioni sul mercato interbancario e del contributo positivo degli investimenti finanziari e delle operazioni di copertura, e alla crescita dellecommissioni nette (280 milioni, +3,2% a/a). Risultato positivo anche per la gestione dei portafogli di proprietà (206,7 milioni, +14,3% a/a), mentre gli altri proventi netti totalizzano 51,8 milioni (-18,1% a/a).
Gli oneri operativi sono pari invece a 657 milioni di euro (-2,3% a/a), grazie al contenimento sia delle spese per il personale (392,3 milioni, -3,4% a/a) sia delle altre spese amministrative (229 milioni, -1,1% a/a). Il risultato della gestione operativa si attesta di conseguenza a quota 429 milioni (+14,6% a/a), portando il cost/income al 58,5%, in miglioramento di 3,5 pp sul 2012.

Bene raccolta indiretta e raccolta retail 

Quanto alle grandezze patrimoniali, gli impieghi per cassa con clientela raggiungono i 30,9 miliardi di euro (+0,5%a/a), in controtendenza rispetto alla media del sistema bancario (-3,2%), con quasi 2,5 miliardi di euro di nuove erogazioni effettuate dal Gruppo nel 2013.
Le sofferenze nette verso clientela, pari al 5,07% dei crediti netti (4,14% al 31 dicembre 2012), ammontano a 1.566,7 milioni di euro, con una percentuale di copertura, includendo le cancellazioni parziali su crediti in procedura concorsuale ancora in corso alla data, al 48,74 per cento.
La raccolta totale totalizza 50,7 miliardi di euro (+1,5% a/a), sostenuta dalla raccolta indiretta che cresce di 1,5 miliardi di euro (+8,3% a/a), mentre la raccolta diretta flette di 724 milioni (-2,2% a/a) per effetto della riduzione della raccolta sul mercato wholesale. Molto positiva, invece, l’evoluzione della raccolta retail (+7,7% a/a) che consente al Gruppo di riequilibrare le proprie fonti di finanziamento. Il rapporto impieghi verso clientela/raccolta diretta si posiziona al 31 dicembre 2013 al 97,5%, mentre il rapporto impieghi verso clientela/raccolta diretta, al netto delle esposizioni verso la Cassa di Compensazione e Garanzia, si attesta invece al 99,7%, in miglioramento di 7,5 punti percentuali sul 2012.
Infine, per quanto attiene i ratios patrimoniali consolidati al 31 dicembre 2013, il core tier 1 e il total capital ratio si attestano rispettivamente al 9,21% (8,23% nel 2012) e all’11,81% (dall’11,26 per cento).

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