Bankitalia, nuovo record del debito

Ancora nessun commento

Il debito pubblico italiano, in marzo, ha toccato i 2.120 miliardi di euro, un nuovo massimo. Questa volta però, spiega Bankitalia,l’incremento mensile (12,8 miliardi) è stato inferiore al fabbisogno (17,8 miliardi), per due motivi: perché sono diminuite di 2,7 miliardi le disponibilità liquide del Tesoro e perché l’emissione di titoli sopra la pari, l’apprezzamento dell’euro e gli effetti della rivalutazione dei Btp indicizzati all’inflazione hanno complessivamente contenuto l’incremento del debito per 2,3 miliardi.

E proprio sul fronte dei titoli di Stato ieri il Tesoro, dopo aver fatto il pieno alle aste di Bot e Btp lunedì e martedì, ha ottenuto un nuovo successo con il collocamento della prima tranche del nuovo Btp a 15 anni, con scadenza 1 marzo 2030 effettuato mediante sindacato bancario. Il nuovo titolo è stato emesso per 7 miliardi di euro ad un tasso lordo annuo del 3,575%.
Sui mercati continua tuttavia a prevalere il clima di attesa per le prossime mosse della Bce, annunciate per i primi di giugno. I riflettori ieri sono rimasti infatti puntati sulla Bundesbank e sulle indiscrezioni attorno ad una sua «apertura» verso misure più espansive dell’Eurotower. A confermare il cambio di passo, ipotizzato per la banca centrale tedesca nell’ambito del dibattito del consiglio direttivo guidato dal presidente Mario Draghi, è stato ieri lo stesso capo della Bundesbank, Jens Weidmann, insolitamente benevolo con la situazioni dei cosiddetti paesi periferici dell’eurozona. «Si punta il dito contro l’Italia, la Spagna, la Grecia, ma la Germania – che nel passato è stata anche “la malata” d’Europa – ha molto da fare», ha affermato infatti Weidmann.
«Non tutte le misure in discussione sul tavolo della Bce sono adatte a combattere l’apprezzamento dell’euro e la tendenza al ribasso dell’inflazione», ha poi aggiunto il banchiere centrale. In particolare non lo sarebbe il Quantitative easing, cioè in primo luogo l’acquisto di titoli pubblici o privati, ha spiegato Weidmann, circoscrivendo così il possibile raggio d’azione della Bce. «Se necessario, la Bundesbank è pronta ad agire», ha affermato tuttavia Weidmann, ribadendo che «occorre prima valutare» i prossimi dati su inflazione e crescita e che comunque a Francoforte nessun impegno è stato ancora preso.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI

Big comunicazione si fondono: cosa cambia per i clienti

Si avvicina sempre di più la fusione tra Fastweb e Vodafone, con l’azienda italiana di telecomunicazioni pronta ad acquisire l’operatore. Una mossa importante, con le trattative che sarebbero ben avviate e addirittura prossime a concludersi, che però fa nascere parecchi interrogativi. A porsi domande sull’operazione, su tutti, sono i clienti di Vodafone che temono nuove…

Leggi »

Pensioni “rosa” più magre senza la previdenza complementare

Non solo gli stipendi ma anche le pensioni delle donne sono più basse di quelle degli uomini, segnalando che il gender pay gap persiste anche “a riposo“. Ma cosa si può fare? La previdenza complementare ed i Piani Individuali Pensionistici possono svolgere un ruolo decisivo nella riduzione del gender pension gap, perché offrono l’opportunità di incrementare…

Leggi »

Opportunità di lavoro per gli under 28: le posizioni aperte

È stato nuovamente riaperto il bando per la ricerca di 52.236 volontari per il servizio civile universale. La scadenza, inizialmente fissata per lo scorso 15 febbraio, infatti, è stata prorogata ancora una volta e ora sarà possibile presentare domanda per partecipare a uno dei progetti che si realizzeranno tra il 2024 e il 2025 su tutto il…

Leggi »