Casa, taglio ai tassi sui mutui

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Parte il Plafond Casa per l’acquisto a tasso agevolato di prime abitazioni e la riqualificazione edilizia e energetica degli immobili. Al 4 febbraio scorso sono in tutto 20 gli istituti di credito che hanno aderito alla più ampia convenzione Abi-Cdp per l’accesso al plafond di 2 miliardi di euro.

A disposizione delle banche aderenti 150 milioni di euro, da utilizzare per l’erogazione di mutui a tasso agevolato – in via prioritaria – a giovani coppie, famiglie con soggetti disabili e famiglie numerose, per l’acquisto di immobili ad uso abitativo e interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica. Allo strumento si potrà accedere da una rete che include oltre il 65% degli sportelli bancari sul territorio nazionale, ricorda l’Abi in una nota del 4 febbraio 2014. Il «plafond casa», va ricordato, è stato attivato dal decreto legge n. 102/213 convertito dalla legge n. 24/2013. Successivamente, l’Abi, e Cdp hanno siglato una convenzione (lo scorso 20 novembre 2013) che ha reso disponibili le risorse economiche. Il Plafond Casa non sostituisce la possibilità di sfruttare gli incentivi fiscali già previsti per queste categorie di interventi. Hanno diritto di accesso allo strumento tutti i cittadini; ma c’è una speciale attenzione verso i «beneficiari prioritari» identificati come giovani coppie, famiglie numerose e nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile che devono acquistare la prima casa, se appartiene preferibilmente a una delle classi energetiche A, B, C o D e/o ristrutturare l’abitazione e aumentare l’efficienza energetica.

L’accesso al plafond è regolato «a sportello», fino ad esaurimento dello stesso (con un limite a 150 milioni di euro per ciascuna banca). Termini e condizioni dei finanziamenti sono negoziati e determinati dalle banche nella loro autonomia. La richiesta dei finanziamenti va effettuata su appositi moduli scaricabili dal sito della Cassa depositi e prestiti dedicato «plafond casa on line».

Il Plafond Casa ha il grosso vantaggio per chi lo richiede di poter ottenere tassi di interesse particolarmente vantaggiosi rispetto al mutuo standard della banca erogante. In ciascun contratto di finanziamento deve essere specificato che l’operazione è stata realizzata utilizzando la provvista messa a disposizione dalla Cdp, indicandone il relativo costo e durata, nonché il vantaggio ottenuto in termini di riduzione del tasso annuo nominale («Tan»), espresso in punti percentuali annui o in basis point annui, prendendo a riferimento le condizioni standard come determinate, alla data di stipula del finanziamento, dai fogli informativi relativi a finanziamenti con provvista diversa, ma di analoga natura, finalità, durata e tipologia di tasso (fisso o variabile).

Lo strumento prevede tre diverse durate temporali (rimborsi a 10, 20 o 30 anni) e tre diversi importi limite:

– 100 mila euro per gli interventi ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica;

– 250 mila euro per l’acquisto di una abitazione principale senza interventi di ristrutturazione;

– 350 mila euro per l’acquisto di una abitazione principale con interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica sulla stessa abitazione.

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