Il CdA di UniCredit ha presentato Transform 2019

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Il nuovo piano strategico 2016-2019 del Gruppo. I principali obiettivi finanziari al 2019 vedono l’utile netto a 4,7 miliardi di euro con un RoTe superiore al 9%, una crescita media annuale dei ricavi dello 0,6% e i costi a quota 10,6 miliardi di euro per un cost/income inferiore al 52% (grazie anche a 6.500 esuberi netti entro il 2019, per una riduzione totale netta degli Fte di circa 14mila unità entro il 2019), mentre il costo del rischio dovrebbe attestarsi a 49 bps. Dal punto di vista patrimoniale, invece, il target previsto per il CET1 ratio fully loaded è superiore al 12,5%, stimando una distribuzione dei dividenti cash del 20%, con Rwa a 404 miliardi di euro e il tasso di copertura dei crediti deteriorati lordi superiore al 54% (e superiore al 63% per le sofferenze). “Abbiamo sviluppato un piano pragmatico basato su presupposti prudenti – sottolinea Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di UniCredit – con obiettivi concreti e raggiungibili, in funzione di leve di gestione del rischio e dei costi che sono saldamente sotto il nostro controllo. Stiamo attuando misure decise per gestire i problemi, ereditati dal passato, dei crediti deteriorati lordi allo scopo di migliorare e sostenere la futura redditività corrente e diventare una delle banche più attrattive d’Europa. Intendiamo trarre profitto dai nostri attuali vantaggi competitivi, quali la nostra esclusiva rete diffusa in Europa Occidentale, Centrale e Orientale, oltre a valorizzare i benefici del nostro lineare modello di banca commerciale con un segmento Corporate & Investment Banking perfettamente integrato, implementandone la trasformazione. Coglieremo ulteriori opportunità tenendo al contempo rigorosamente sotto controllo i rischi, l’esecuzione e i costi”.

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