La figura professionale dello sviluppatore di intelligenza artificiale ptrebbe essere fra le più richeste nei prossimi anni. Vediamo nello specifico quali sono le sue mansioni, quanto guadagna e qual è il percorso formativo da intraprendere per diventarlo.
Intelligenza artificiale: chi la sviluppa
Chi sviluppa l’intelligenza artificiale deve fare in modo che siano presenti sia componenti hardware che software specializzati per la scrittura e l’addestramento degli algoritmi di apprendimento automatico. A sviluppare i sistemi di IA è una figura professionale che deve occuparsi della programmazione, concentrandosi anche sull’acquisizione di dati e sulla creazione di regole per trasformare tali dati in informazioni utilizzabili.
Le regole, chiamate anche algoritmi, vanno poi a fornire ai dispositivi informatici le istruzioni passo dopo passo su come completare un compito specifico. Per la programmazione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è necessaria la presenza di tre abilità cognitive: l’apprendimento, il ragionamento e l’autocorrezione.
I sistemi di intelligenza artificiale, in linea generale, riescono a funzionare perché sono in grado di processare una enorme quantità di dati: così facendo vanno a creare correlazioni e modelli che servono poi per fare delle previsioni.
Forse non tutti sanno che alcuni tipi di intelligenza artificiale esistono da più di 50 anni, ma i progressi nella potenza dei computer, la disponibilità di enormi quantità di dati e lo sviluppo di nuovi algoritmi hanno portato a enormi passi in avanti nella tecnologia negli ultimi anni, rendendola più accurata e anche più accessibile a livello globale.
Intelligenza artificiale: chi la sviluppa
Chi sviluppa l’intelligenza artificiale deve fare in modo che siano presenti sia componenti hardware che software specializzati per la scrittura e l’addestramento degli algoritmi di apprendimento automatico. A sviluppare i sistemi di IA è una figura professionale che deve occuparsi della programmazione, concentrandosi anche sull’acquisizione di dati e sulla creazione di regole per trasformare tali dati in informazioni utilizzabili.
Le regole, chiamate anche algoritmi, vanno poi a fornire ai dispositivi informatici le istruzioni passo dopo passo su come completare un compito specifico. Per la programmazione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è necessaria la presenza di tre abilità cognitive: l’apprendimento, il ragionamento e l’autocorrezione.
I sistemi di intelligenza artificiale, in linea generale, riescono a funzionare perché sono in grado di processare una enorme quantità di dati: così facendo vanno a creare correlazioni e modelli che servono poi per fare delle previsioni.
Forse non tutti sanno che alcuni tipi di intelligenza artificiale esistono da più di 50 anni, ma i progressi nella potenza dei computer, la disponibilità di enormi quantità di dati e lo sviluppo di nuovi algoritmi hanno portato a enormi passi in avanti nella tecnologia negli ultimi anni, rendendola più accurata e anche più accessibile a livello globale.
Cosa studia lo sviluppatore di intelligenza artificiale
Il percorso di studi per riuscire a diventare uno sviluppatore di intelligenza artificiale parte dalla scelta delle scuole superiori: vanno bene quasi tutti gli indirizzi, anche se le scuole più adatte per questo tipo di figura professionale sono i licei di tipo scientifico e gli istituti tecnici e informatici.
Successivamente, una volta conseguito il diploma di scuola superiore secondaria, l’aspirante sviluppatore di intelligenza artificiale può optare per un percorso in artificial intelligence & machine learning: ci sono anche degli istituti privati che mettono a disposizione dei corsi.
Puntando a un tipo di formazione universitaria o accademica, sempre molto consigliata, l’ideale sarebbe intraprendere un percorso di laureaa indirizzo informatico o ingegneristico che consenta poi di specializzarsi in intelligenza artificiale e machine learning.
Competenze richieste
Il lavoro dello sviluppatore di intelligenza artificiale risulta molto adatto a persone che amano scoprire e imparare a utilizzare nuove tecnologieper restare sempre al passo con i tempi. Per ricoprire questo ruolo aiuta anche essere una persona molto attenta ai dettagli, ben consapevole che anche il più piccolo dei particolari può fare la differenza per andare a influire sui risultati che si intende ottenere.
Ci sono diverse cosa che un aspirante sviluppatore di intelligenza artificiale deve imparare durante il suo percorso di studi e nel corso delle sue varie esperienza lavorative, a cominciare da alcuni linguaggi di programmazione e dallo sviluppo di algoritmi e database, come Python, R, C# e NoSQL e simili.Risulta molto importante anche avere familiarità con sviluppo, testing e implementazione di progetti di intelligenza artificiale.
Chi decide di diventare sviluppatore di IA deve sapere che andando avanti con l’esperienza, non si annoierà facilmente e dovrà restare sempre al passo con i tempi, perché il mondo dell’innovazione cambia in maniera molto rapida. Una volta raggiunta il giusto grado di abilità, lo sviluppatore potrà risolvere diversi problemi grazie all’intelligenza artificiale.
Quanto guadagna uno sviluppatore di intelligenza artificiale
In un periodo storico in cui l’intelligenza artificiale ha compiuto passi da gigante, sono davvero in molti a chiedersi quanto guadagna uno sviluppatore di IA. Come succede per altre nuove professioni, bisogna prendere in considerazione tutta una serie di fattori per poter provare a rispondere correttamente a questa domanda.
Stipendio medio
Per prima cosa, a influire sullo stipendio di uno sviluppatore di intelligenza artificiale è l’esperienza maturata sul campo, sia nel settore specifico dell’IA che in generale nel mondo dell’informatica. Un libero professionista oppure un dipendente che ha alle spalle quasi dieci anni di esperienza nel mondo informatico, può arrivare a una retribuzione annua lorda di circa 150.000 dollari. Per uno sviluppatore con almeno due anni di esperienza alle spalle, la retribuzione lorda è di circa 78.000 dollari.
Queste cifre sono puramente indicative e possono variare anche a seconda del cliente e della mole di lavoro commissionata. A influire sui compensi possono essere anche fattori di tipo geografico: in Italia, per esempio, l’IA non è ancora sviluppata come altri Paesi, tipo gli Stati Uniti d’America. Se da un lato, dunque, in Italia potrebbe essere più difficile trovare lavoro come sviluppatore di IA in questo momento, ma dall’altro lato il mercato non è ancora saturo, quindi appena verranno fatti passi in avanti in questo settore, chiunque sia pratico di sviluppo di intelligenza artificiale vedrà aumentare subito la sua appetibilità nei confronti delle aziende, con conseguenti benefici positivi sul fronte remunerativo.
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