Concorso docenti, migliaia di assunzioni entro il 2024
Migliaia di assunzioni di docenti sono pronte a essere sbloccate. È infatti in arrivo un nuovo Concorso Scuola per gli insegnanti precari per sopperire la mancanza dei contratti di ruolo e per rispettare gli impegni presi nell’ambito del Pnrr, che prevedono una stabilizzazione professionale entro l’anno 2025. Come spiegato sul portale del ministero dell’Istruzione e…

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Migliaia di assunzioni di docenti sono pronte a essere sbloccate. È infatti in arrivo un nuovo Concorso Scuola per gli insegnanti precari per sopperire la mancanza dei contratti di ruolo e per rispettare gli impegni presi nell’ambito del Pnrr, che prevedono una stabilizzazione professionale entro l’anno 2025.

Come spiegato sul portale del ministero dell’Istruzione e del Merito, di norma l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola ha luogo per il 50 per cento dei posti annualmente assegnabili mediante concorsi per titoli ed esami, mentre per il restante 50 per cento attraverso le graduatorie permanenti, ora ad esaurimento. I concorsi sono nazionali e sono indetti su base regionale: ci si accede tramite l’abilitazione all’insegnamento. Il nuovo piano di reclutamento avverrebbe tuttavia attraverso un sistema già definito “light”.

Nuove assunzioni per i docenti: i posti disponibili

L’obiettivo del ministero dell’Istruzione e del Merito sarebbe quello di assumere ben 70mila insegnanti entro il 2024. Un numero che consentirebbe di porre fine al ricorso in maniera massiccia dei contratti a termine, modalità che ormai si ripete anno dopo anno.

Il ministro Giuseppe Valditara ha spiegato che al centro del progetto c’è proprio la stabilizzazione dei precari. “Questo è un argomento che mi sta veramente a cuore e ci sarà una grande attenzione verso la qualità e la continuità didattica attraverso programmi di formazione specifica”, ha dichiarato.

I tempi tuttavia stringono. La scorsa estate, secondo quanto emerge dai dati forniti dal ministero, su 64mila cattedre vuote è stato assegnato solo il 41% dei posti, comportando 217mila supplenze e 500mila precari in servizio da almeno tre anni. Per questo motivo la via più percorribile sarebbe quella di indire un concorso straordinario.

Qui abbiamo spiegato quanto guadagnano gli insegnanti in Italia mentre qui gli studi necessari per intraprendere la professione.

Il meccanismo di reclutamento e i requisiti

La nuova modalità di reclutamento per l’anno 2023-2024 sarebbe rivolta ai precari con almeno 36 mesi di servizio, maturati negli ultimi 5 anni. L’idea in fase di valutazione al ministero dell’Istruzione e del Merito prevedrebbe, parallelamente al concorso ordinario, una immediata assunzione a tempo determinato della durata di un anno.

Successivamente i docenti per ottenere il contratto a tempo indeterminato dovrebbero superare una prova finale caratterizzata da uno scritto e da un orale. Con la fase transitoria i docenti precari verrebbero assunti a partire da settembre 2023, con l’inizio del nuovo anno scolastico che sarebbe considerato anche come anno di prova e formazione.

Per accedere a questo sistema “light”, oltre ai tre anni pregressi di esperienza come insegnanti, occorrerebbero un certo numero di crediti universitari. Sarebbero in totale 60 per coloro che sono privi di abilitazione e 30 per quelli che invece l’abilitazione l’hanno già conseguita.

La novità dovrebbe riguardare esclusivamente la scuola di primo e di secondo grado. Per definire i termini della formazione iniziale e il successivo ottenimento del contratto di ruolo si attende tuttavia il decreto. E non è detto che la Commissione europea, che ad oggi non si è ancora espressa, approvi il doppio canale di reclutamento: “light” da una parte e ordinario dall’altra.

I dettagli del bando per il personale docente saranno resi noti come di consueto sulla sezione apposita del portale del ministero dell’Istruzione e del Merito. 

Il concorso per gli insegnanti di sostegno

Anche per gli insegnanti di sostegno il ministero starebbe valutando di indire un concorso riservato e anticipare così il sistema ordinario. In sede di Commissione europea sarebbe già stato presentato un documento che prevede l’assunzione dei docenti abilitati e specializzati sul sostegno con tre anni di servizio e presenti nelle fasce di graduatorie.

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