Nonostante la stretta monetaria per rallentare l’inflazione e i costi esorbitanti, soprattutto in Italia, dell’energia con conseguenti rallentamenti, le micro e piccole imprese italiane hanno comunque recuperato i concorrenti europei. Ad esporre lo studio è stato Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato imprese è entrato nel dettaglio dello studio “Alcune evidenze sul sistema delle imprese dal rapporto Confartigianato Meccanica 2023” illustrato questa mattina nel corso della rassegna che durerà fino all’8 giugno all’interno dell’arsenale militare. “Il settore è in continua trasformazione e ha avuto una fortissima evoluzione negli ultimi anni – ha spiegato -, dovuto anche al maggiore intreccio con le tecnologie digitali. Quindi, sono cresciute molto anche le imprese della meccanica. L’industria italiana caratterizzata da una maggior presenza di micro e piccola impresa ha avuto un’ulteriore caratterizzazione rispetto ai propri competitor europei. In particolare, ha recuperato nel corso del 2022 Germania e Francia presentano ancora un forte ritardo. Questo settore è importante all’interno di Seafuture perché le piccole imprese intrecciano la propria attività con le medie e grandi imprese che operano nella Difesa e Marina militare. Pur essendoci una forte concentrazione di grandi imprese specializzate nella cantieristica navale e nella produzione di armi sul territorio, la Spezia è uno dei territori con la maggior quota di occupazione nelle micro e piccole imprese, questo assoluto equilibrio si vede chiaramente”
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