Consip: indagati pm Woodcock e giornalista Federica Sciarelli
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“Ho assoluta fiducia nei colleghi della procura di Roma – ha detto Woodcock – e sono quindi certo che potrò chiarire la mia posizione, fugando ogni dubbio ed ombra sulla mia correttezza”.

Quest’ultimo si è presentato ieri dai pm romani chiedendo spontaneamente di essere ascoltato. L’inchiesta è stata successivamente trasferita, per competenza territoriale dalla procura di Napoli a quella di Roma. La procura di Roma indaga sul pm napoletano Woodcock per rivelazione di segreto d’ufficio. Questa l’accusa nei confronti del pubblico ministero Henry John Woodcock.

Il Fatto Quotidiano, che per primo pubblicò la notizia delle indagini sulla Consip e sul braccio destro di Matteo Renzi, fa notare comunque che gli scoop sono avvenuti quando l’indagine era già passata a Roma, tentando così di allontanare i sospetti su Woodcock.

Secondo l’Espresso non è fuori luogo ipotizzare che la mozione Pd che ha recentemente incassato il voto del parlamento sull’azzeramento dei vertici Consip sia una sorta di “scelta di campo” a favore del ministro Lotti, che continua a professarsi innocente e il cui nome non è stato oggetto della mozione dem (in disaccordo con i bersaniani di Mdp che hanno presentato una loro mozione lo scorso 19 giugno). Da tempo amica intima del pm napoletano Woodcock, a Federica Sciarelli è contestato il reato di concorso in rivelazione di segreto. “Non posso aver rivelato nulla a nessuno – ha però replicato la Sciarelli all’Ansa – semplicemente perché Woodcock non mi svela nulla delle sue inchieste, tantomeno ciò che è coperto da segreto”.

Il ruolo della Sciarelli sarebbe stato quello di tramite fra il magistrato e il giornalista del Fatto che ha pubblicato le carte. “Non sappiamo le motivazioni dell’iscrizione nel registro degli indagati di Woodcock ma io l’ho sempre conosciuto come un magistrato serio, autonomo, indipendente, preparato e un grande lavoratore”.

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