Consolidamento dei debiti: è boom per la spalmatura delle rate

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Il consolidamento dei debiti è la nuova tendenza in atto nel mondo del credito al consumo e giorno dopo giorno sta diventando una soluzione sempre più praticata dai consumatori che avvertono la necessità di ridefinire alcuni dettagli di finanziamento già ottenuti. Il piccolo boom del consolidamento debiti va ricercato infatti nella comoda possibilità di avere un’unica controparte per tutti i debiti contratti (di qualsiasi genere, dall’acquisto della casa a quello dell’auto o per improvvise e malaugurate spese mediche) e nel doppio vantaggio di una sensibile semplificazione dal punto di vista delle pratiche da sbrigare e soprattutto della dilazione nel tempo dei pagamenti con l’alleggerimento dell’importo delle singole rate.

La ratio del consolidamento dei debiti consiste proprio nell’andare incontro alle esigenze di un consumatore in difficoltà (da ciò, vista l’attuale situazione economica, si capisce come mai questa formula sia sempre più utilizzata) attraverso l’accordo con un ente finanziario che provveda all’estinzione dei debiti in corso, spalmandoli su un nuovo progetto di finanziamento contraddistinto da tempistiche più lunghe e rate più leggere. Tecnicamente il consumatore ottiene una nuova somma in prestito da un ente finanziario e la utilizza per saldare la propria situazione pregressa, aprendo nel contempo un nuovo ramo di finanziamento.

Ovviamente esistono precisi limiti sia sull’importo massimo che può essere concesso che sulla solidità economica che il richiedente deve poter dimostrare (nessun ente finanziario presta denaro a scatola chiusa). Nel nostro Paese, per esempio, il consolidamento debiti permette di ottenere un prestito di importo fino a 30.000 euro rimborsabile in un tempo massimo di 10 anni. Il consumatore interessato deve inoltre essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e di un’anzianità lavorativa non inferiore a 12 o 24 mesi. Decisiva per ottenere il prestito c’è anche l’assenza di protesti, pignoramenti o di iscrizione nelle centrali rischi. Ovviamente tutte le società finanziarie sono libere di inserire ulteriori e più severi requisiti per l’accesso al consolidamento dei debiti.

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