Così il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, commenta i dati Istat sulla produzione industriale. Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano un aumento annuo accentuato per i beni di consumo (+4,7%) e più lieve per i beni strumentali (+1,5%); diminuisce in modo marcato l’energia (-4,1%) mentre più moderata è la diminuzione dei beni intermedi (-1,1%). Nella media del trimestre dicembre-febbraio, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti. Le flessioni più ampie si registrano nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-13,9%), nell’industria del legno, della carta e stampa (-5,4%) e nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-2,8%). Nonostante questo andamento positivo, la variazione congiunturale degli ultimi tre mesi ha continuato a evidenziare un segno negativo, seppur di entita’ notevolmente ridotta.
La produzione industriale francese è cresciuta per il terzo mese consecutivo a febbraio, sfidando le aspettative di un declino. Ancora più indietro nel tempo bisogna andare per trovare un risultato migliore per i beni di consumo non durevoli che segnano +3,9% rispetto a gennaio, il dato più elevato a partire da marzo 2017, quasi due anni fa (era +4,7%).
Con una nota separata, l’Ufficio di Statistica ha pubblicato anche le i calcoli della produzione del settore delle costruzioni, che a febbraio hanno registrato una crescita dell’1,7% dopo una leggera flessione a gennaio. Su base mensile la crescita è dello 0,8% mentre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente il progresso è dello 0,9%.