Continua il giro di presentazioni del software “Usad”
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Al programma, lanciato nel 2008, sta lavorando Iralab, il laboratorio di Informatica e Robotica per l’Automazione dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca (Unimib), guidato dal professor Domenico Sorrenti, con la collaborazione di AIRLab, laboratorio di Intelligenza Artificiale e Robotica del Politecnico di Milano, e Info Solution, azienda specializzata nella progettazione software e hardware per sistemi embedded nel settore aerospaziale e difesa.

“La specificità del progetto è la destinazione urbana – ha raccontato Sorrenti – i veicoli dovranno essere in grado di effettuare spostamenti nei contesti cittadini, con tutto ciò che ne consegue: restare negli estremi della carreggiata, rispettare la segnaletica, fermarsi se un pedone attraversa la strada, muoversi nei ristretti spazi tipici della viabilità urbana”.

Quindi una vera e propria soluzione per la smart mobility e l’utilizzo di “self driving cars” sulla nostra rete stradale urbana. Al momento il software è applicato a un golf kart elettrico, usato come prototipo e già in grado di muoversi da solo.

Il primo “test drive off-road” di Usad è avvenuto l’anno scorso, a settembre, al Parco Tecnologico Padano di Lodi.

Il veicolo funziona come un vero e proprio robot autonomo: segue un percorso preimpostato e grazie ai suoi sensori, tra cui telecamere ad alto range dinamico, è in grado di “vedere” ciò che succede intorno a sé e quindi individuare eventuali ostacoli e aggirarli, se possibile, oppure fermarsi.

“Le telecamere ad alto range dinamico, sensori di piccola dimensione, a basso consumo e basso costo, sono utili per fronteggiare le grandissime variazioni di illuminazione che si possono verificare circolando in una città e al momento rappresentano la strada più promettente per gli approcci basati sulla visione artificiale”, ha spiegato il responsabile del team di Iralab.

La prossima presentazione del progetto di ricerca italiano sarà presso il contenitore di attività innovative iBicocca.

Tra le applicazioni di maggiore rilevanza per la mobilità urbana e quindi la guida autonoma, spiega in una nota l’Unimib, c’è sicuramente il trasporto pubblico locale. In futuro, infatti, questi mezzi potrebbero aumentare notevolmente la loro efficaci in città, soprattutto sulle tratte con meno passeggeri, là dove è poco conveniente per le aziende di trasporti impiegare personale, con grandi benefici in termini di taglio delle emissioni nocive, di salute dei cittadini e qualità del servizio.

La possibilità di installare motori elettrici (eMobility), inoltre, in parte anche alimentati da energia solare, rende i veicoli per guida autonoma particolarmente convenienti per muoversi in città. Tuttavia, l’ostacolo maggiore per la loro diffusione non è tanto la difficoltà tecnologica, quanto quella normativa.

Manca ancora, sottolineano i ricercatori, un’adeguata legislazione che regoli a livello europeo la circolazione dei veicoli senza conducente, senza contare che non sono stati ancora fissati dei criteri di omologazione.

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