Continua il taglio delle forniture di gas naturale da parte di Gazprom verso l’Italia
Gazprom consegna solo il 65% delle forniture all'Italia.
ENI

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Gazprom consegna solo il 65% delle forniture all’Italia.

Intanto, in mattinata, il prezzo è in lieve calo. Sulla Borsa di Amsterdam, riferimento per le contrattazioni europee, i contratti futures sul mese di luglio cedono il 3,51% a 120 euro al MWh.

Giovedì il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che le riduzioni dell’offerta non sono state premeditate e sono legate a problemi di manutenzione, ma il primo ministro italiano Mario Draghi ha respinto la sua spiegazione. «Sia la Germania che noi, e altri, crediamo che queste siano bugie. In realtà stanno facendo un uso politico del gas come se stessero usando il grano per uso politico», ha detto Draghi in una conferenza stampa durante una visita a Kiev con i suoi omologhi tedeschi e francesi.

Ieri la fornitura di gas russa all’Europa attraverso l’oleodotto Nord Stream 1 è ulteriormente diminuita e Mosca ha affermato che ulteriori ritardi nelle riparazioni potrebbero portare alla sospensione di tutti i flussi, mettendo un freno alla corsa dell’Europa per rifornire le sue scorte di gas. L’Italia punta a riempire il sistema di stoccaggio del gas del Paese fino ad almeno il 90% della capacità in tempo per il prossimo inverno. Lo stoccaggio è al 54% della capacità a partire da giovedì. L’Italia ha ridotto la sua dipendenza dalle forniture di gas dalla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina a febbraio.

Le conseguenze sui mercati non sisoon fatte attendere. Il gas naturale balza sulla piazza di Amsterdam dopo il taglio deciso da Gazprom alle richieste occidentali di forniture. I contratti futures sul mese di luglio segnano un rialzo del 7,75% a 134 euro al MWh. Tensioni anche a Londra, dove per singola unità termica (Mbtu) vengono chiesti 254,67 penny, ossia il 9,01% in più rispetto a ieri.

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