Contributi alle imprese commerciali nelle Marche

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FINALITA’: realizzazione di progetti relativi alla riqualificazione e alla valorizzazione commerciale di aree, vie o piazze, con particolare riguardo ai centri storici e privilegiando l’attivazione da parte dei giovani di nuovi esercizi commerciali
BENEFICIARI: micro, piccole e medie imprese commerciali di vendita al dettaglio, esistenti e micro, piccole e medie imprese di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, esistenti.
INTERVENTI AMMESSI:  ristrutturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, attrezzature fisse e mobili strettamente inerenti l’attività di vendita e/o di somministrazione di alimenti e bevande, arredi strettamente inerenti l’attività di vendita e/o somministrazione di alimenti e bevande.
CONTIBUTO: il contributo regionale concesso è pari al 15% della spesa riconosciuta ammissibile.
SPESE AMMISSIBILI: la spesa ammissibile, al netto di IVA, non può essere inferiore a Euro 15.000,00 e superiore a Euro 60.000,00.
DOMANDE: Scadenza 20 luglio 2018

 

MARCHE – BANDO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI AI PROGETTI PER LA RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI

(INTERVENTO n. 1 DELLA DGR n. 655/2018 e DGR n. 689/2018)

BENEFICIARI

I soggetti beneficiari sono:

  • a) micro, piccole e medie imprese commerciali di vendita al dettaglio, esistenti;
  • b) micro, piccole e medie imprese di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande esistenti;

ESCLUSIONI

Non rientrano tra i soggetti beneficiari le imprese che svolgono le seguenti tipologie di attività:

a) tra le attività commerciali:

  • attività di vendita non rivolte al pubblico (spacci interni);
  • attività di vendita di merci prodotte in proprio (agricoltori, artigiani, ecc.);
  • attività di farmacie e parafarmacie (salvo le parti di attività commerciali);
  • attività che prevedono trasformazione di prodotti;
  • attività di monopolio (salvo le parti di attività commerciali);
  • distributori automatici
  • attività di commercio elettronico
  • attività di rivendita di carburanti
  • attività di noleggio
  • attività di commercio all’ingrosso;
  • attività di commercio su aree pubbliche che non operano con strutture stabilmente fissate al suolo quali box o chioschi;

b) tra le attività di somministrazione di alimenti e bevande:

  • attività svolte da circoli privati e mense (quindi ad uso interno o comunque limitato a determinate categorie ed utenze);
  • attività artigianali per la produzione propria;

c) le forme speciali di vendita di cui alla L.R. n. 27/2009 – titolo II – Capo I – Sezione II.

MASSIMALE

Il volume di affari non deve essere superiore ad € 2.000.000,00 per le imprese commerciali al dettaglio e per le imprese di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

  • Il volume d’affari è quello indicato nell’ultima dichiarazione IVA presentata, nel caso di ditta con attività promiscua e con unica partita IVA, il volume di affari è quello complessivo relativo alla ditta e non alle singole attività svolte dalla stessa.

INTERVENTI AMMESSI

Sono ammessi a contributo gli interventi relativi a:

  • Ristrutturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria,
  • nonché ampliamento dei locali adibiti o da adibire ad attività commerciale (le spese relative al deposito merci nonché gli uffici non sono ammissibili a contributo anche se il deposito/ufficio è contiguo all’unità locale);
  • Attrezzature fisse e mobili strettamente inerenti l’attività di vendita e/o di somministrazione di alimenti e bevande (le spese per allestimento di veicoli non sono ammesse);
  • Arredi strettamente inerenti l’attività di vendita e/o somministrazione di alimenti e bevande (ad eccezione di complementi di arredo, suppellettili e stoviglie, e quant’altro non strettamente funzionale all’attività da incentivare).

CONTIBUTO

Il contributo regionale concesso è pari al 15% della spesa riconosciuta ammissibile.

  • Non sono finanziabili gli investimenti mobiliari ed immobiliari, realizzati mediante operazioni di locazione finanziaria (es. leasing).
  • I contributi sono concessi in conto capitale.

Gli interventi finanziari devono essere conformi alla regola del “de minimis” ed è vietato cumulare altri contributi pubblici relativi a leggi comunitarie, nazionali e regionali concernenti il medesimo investimento

SPESE AMMISSIBILI

La spesa ammissibile, al netto di IVA, non può essere inferiore a Euro 15.000,00 e superiore a Euro 60.000,00.

  • Nel caso di attività promiscue, ad esempio commerciale ed artigianale, o somministrazione e ricettiva – dettaglio e ingrosso – svolte congiuntamente, sono ammissibili gli interventi di cui al punto 3 riferiti alle sole attività commerciali e le spese inerenti i laboratori di produzione se funzionali all’attività di vendita.

Sono escluse le spese di noleggio delle apparecchiature, quelle dei canoni, ecc.

Tutte le spese devono riguardare beni di nuova fabbricazione.

SPESE NON AMMISSIBILI

Non rientrano tra le spese ammissibili:

  • l’acquisto dei veicoli;
  • acquisto di beni usati;
  • le spese accessorie quali, a titolo di esempio, quelle relative: alla imposta IVA, alla stipula dei contratti per la fornitura di luce, gas ed acqua, gli oneri di urbanizzazione, alle spese notarili, alla registrazione degli atti, alle spese tecniche per la predisposizione di atti comunali (DIA/SCIA, cambio di destinazione d’uso, ecc.);
  • acquisto di PC portatili, Notebook o assimilati (se superiore complessivamente ad una unità);
  • spese sostenute in leasing;
  • telefonia mobile;
  • fatture/ricevute di importo inferiore ad € 100,00, IVA esclusa;
  • interessi passivi;
  • complementi d’arredo, a titolo di esempio: soprammobili, quadri, tappeti, ecc;
  • suppellettili varie e quant’altro non strettamente funzionale all’attività da incentivare;
  • piante, vasi, fiori, ecc.;
  • distributori automatici;
  • stoviglie, posate, biancheria, ecc;
  • sistemazione di esterni (rifacimento e/o asfaltature piazzali, illuminazione, recinzione, cancelli,
  • fatture per riparazioni;
  • fatture per pubblicità (saldi, iniziative promozionale ecc.)

Non rientrano, inoltre, le spese sostenute per l’acquisto di aziende, sia per quanto riguarda l’avviamento che l’acquisto di attrezzature ed arredi.

Non sono altresì ammissibili i costi di progettazione, di direzione dei lavori e di consulenza.

DOMANDE

Entro il 20.07.2018

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