Contributi per aziende agricole in Sicilia
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FINALITÀ: miglioramento e alla valorizzazione di specifici aspetti vegetazionali, naturalistici ed ambientali delle aree agricole interessate, nonché al recupero di particolari ecosistemi vegetali tipici della macchia mediterranea. Favorire la valorizzazione in termini di pubblica utilità delle zone Natura 2000 e di altri sistemi ad alto valore naturalistico quali, Parchi, Riserve, corridoi ecologici.
BENEFICIARI:  agricoltori singoli e associati; associazioni temporanee di scopo (ATS) costituite tra agricoltori, singoli o associati ed Enti locali e/o Associazioni ambientaliste (in qualità di enti gestori) riconosciute; altri Enti gestori del territorio, pubblici e privati, che hanno la disponibilità di terreni ricadenti nelle aree di localizzazione degli interventi.
CONTRIBUTO: il sostegno sarà erogato sotto forma di sovvenzione a fondo perduto.
I beneficiari del sostegno agli investimenti possono richiedere il versamento di un anticipo dell’aiuto pubblico. L’ammontare di tale anticipo non può superare il 50% del contributo pubblico spettante.
L’intensità del sostegno è pari al 100% delle spese sostenute e rendicontate per l’attuazione delle operazioni ammissibili previste dall’operazione.
MASSIMALI: l’importo massimo dell’investimento per singolo a g r i c o l t o r e , riguardante gli interventi 1 e 2, non potrà superare l ‘importo di 150.000,00 euro in totale, comprese le spese generali, di cui non oltre 100.000,00 imputabili agli investimenti di cui all’intervento 1.
La dimensione finanziaria massima dell’investimento complessivo ammesso a finanziamento per agricoltori in forma associata nell’ambito degli interventi 1 e 2, per il periodo 2014-2020, non potrà eccedere euro 250.000,00, di cui non oltre euro 175.000,00 imputabili agli investimenti di cui all’intervento 1.
Per iniziative presentate dalle ATS il limite d’investimento, che dovrà interessare almeno due aziende agricole, è di 400.000,00 euro in totale, di cui non oltre 300.000,00 imputabili agli investimenti di cui all’intervento 1.
MODIFICA DATA APERTURA BANDO:  per sopravvenuti motivi tecnici le domande potranno essere caricate sul portale SIAN di AGEA a partire dal 1 Marzo 2018 e sino al 30 Giugno 2018.

SICILIA – OPERAZIONE 4.4.C

INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI IN AZIENDE AGRICOLE PER LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ, LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E PER LA PUBBLICA UTILITÀ

FINALITÀ

L’operazione 4.4.c “Investimenti non produttivi in aziende agricole per la conservazione della biodiversità, la valorizzazione del territorio e per la pubblica utilità” mira al miglioramento e alla valorizzazione di specifici aspetti vegetazionali, naturalistici ed ambientali delle aree agricole interessate, nonché al recupero di particolari ecosistemi vegetali tipici della macchia mediterranea.

  • E’ volta altresì a favorire la valorizzazione in termini di pubblica utilità delle zone Natura 2000 e di altri sistemi ad alto valore naturalistico quali, Parchi, Riserve, corridoi ecologici.
  • L’ambito programmatorio di riferimento è quello della Focus Area 4.A – Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, tra l’altro nelle zone Natura 2000, nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici e nell’agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell’assetto paesaggistico dell’Europa.

BENEFICIARI

  • Agricoltori singoli e associati.
  • Associazioni temporanee di scopo (ATS) costituite tra agricoltori, singoli o associati ed Enti locali e/o Associazioni ambientaliste (in qualità di enti gestori) riconosciute.
  • Altri Enti gestori del territorio, pubblici e privati, che hanno la disponibilità di terreni ricadenti nelle aree di localizzazione degli interventi.

REQUISITI DI ACCESSO

  • Le aree oggetto d’intervento devono avere un’estensione di almeno 1 (uno) ettaro di superficie;
  • nelle isole minori l’estensione minima è ridotta a 0,25 ettari di superficie.
  • Nel caso delle ATS o di Altri Enti gestori del territorio, la superficie minima complessiva è fissata in 5ettari;
  • se quest’ultima è localizzata interamente in un’isola minore, la soglia minima di superficie è ridotta a 2 ettari.

REQUISITI DEL PROGETTO

Rappresenta condizione di ammissibilità della domanda la presentazione di un progetto esecutivo completo della documentazione obbligatoria riportata nel pertinente paragrafo.

  • La cantierabilità del progetto dovrà comunque essere ottenuta e dimostrata entro 90 giorni dalla pubblicazione degli elenchi provvisori regionali sul sito dell’Amministrazione.
  • I beneficiari dovranno comprovare, per tutta la durata del periodo vincolativo, la disponibilità delle superfici oggetto d’intervento esclusivamente in base a titoli di proprietà e/o contratti d’affitto, registrati nei modi di legge. Non è previsto il contratto di comodato d’uso.

I beneficiari dovranno presentare a corredo del progetto per i due interventi previsti nella misura 4.4.c (intervento 1”Interventi per la conservazione della biodiversità e per la valorizzazione del territorio” e intervento 2 “Interventi di valorizzazione per la pubblica utilità”), una relazione analitica dell’investimento, contenente la descrizione dettagliata degli interventi da realizzare, la loro capacità di valorizzazione della biodiversità, del territorio, la finalità di pubblica utilità, la localizzazione degli stessi, planimetrie e computo metrico, tempistiche di svolgimento delle attività progettate, eventuali autorizzazioni previste ai sensi della legislazione vigente per i lavori da eseguire, elenco costi ammissibili ed importo di finanziamento pubblico necessario.

  • Nel caso dell’ intervento 2 “Interventi di valorizzazione per la pubblica utilità”, la valorizzazione della pubblica utilità deve emergere in maniera esplicita negli elaborati progettuali, in cui dovranno anche essere indicati i modi e le forme in cui le aree oggetto d’intervento saranno rese accessibili al pubblico.
  • Nelle aree vincolate e/o soggette alla valutazione d’incidenza di cui al D.Lgs. n. 357/1997, gli investimenti previsti devono essere autorizzati dai soggetti competenti in materia ambientale, paesaggistica e di rischio idrogeologico, nell’ambito delle rispettive competenze (Comuni, Soprintendenze, Servizi per il Territorio, Enti gestori.
  • Gli interventi di valorizzazione per la pubblica fruizione non dovranno essere localizzati nell’ambito di superfici già interessate da attività agrituristiche.

INTERVENTI AMMISSIBILI

AMBITO DI INTERVENTO 1 “INTERVENTI PER LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ E PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO”

1.A INVESTIMENTI DI RECUPERO, CREAZIONE E RIPRISTINO DI BIOTOPI, HABITAT NATURALI E NATURALISTICI TERRESTRI, ACQUATICI E RIPARIALI MEDIANTE INTERVENTI DI RINATURALIZZAZIONE E ANTIEROSIVI.

La tutela può comprendere opere di protezione di aree di particolare interesse conservazionistico, al fine d’impedirne l’accesso incontrollato.

Per quanto riguarda gli ambienti ripariali e lungo i corsi d’acqua, possono essere realizzati i seguenti interventi che rivestono carattere di obbligatorietà, qualora l’investimento ricada, anche parzialmente, nelle aree contigue ai corridoi ecologici:

  • rinaturazione delle sponde, con interventi di protezione al piede delle sponde dissestate od in frana, con strutture spontaneamente rinaturabili;
  • restauro dell’ecosistema ripariale, compresa la piantumazione di essenze autoctone, con esclusione di interventi sulla vegetazione già esistente;
  • costituzione di fasce vegetali polispecifiche, mediante l’utilizzo di specie autoctone provenienti da materiale moltiplicato nel territorio regionale, con esclusione di interventi sulla vegetazione perenne già esistente.

1.B INVESTIMENTI FINALIZZATI ALLA SOSTA DELLA FAUNA STANZIALE E MIGRATORIA, CREAZIONE DI SITI DI NIDIFICAZIONE DELLA FAUNA SELVATICA, FORMAZIONI VEGETALI RIPARIALI AUTOCTONE.

In tutte le superfici aziendali oggetto d’intervento, possono essere effettuati investimenti per la
realizzazione di elementi idonei alla riproduzione, al rifugio e alla protezione della fauna selvatica.

  • In tale ambito, possono essere anche impiantate o recuperate essenze vegetali perenni, con lo scopo di
    migliorare le disponibilità alimentari, di incrementare le aree di rifugio, di protezione e di riproduzione delle specie selvatiche.
  • Sono ammessi, inoltre, l’acquisto e il posizionamento di nidi e mangiatoie.

1.C STRUTTURE FUNZIONALI ALLA DIFFUSIONE DELLA FAUNA SELVATICA
come manufatti indirizzati al riparo delle specie selvatiche vertebrate ed invertebrate o passaggi sicuri per la fauna In tutte le superfici aziendali oggetto d’intervento, possono essere effettuati investimenti per la realizzazione di elementi idonei alla diffusione, al riparo ed alla protezione delle specie selvatiche come nidi artificiali, barriere, tunnel di attraversamento e passaggi sicuri per la fauna, muretti a secco per il riparo della fauna.

  • Riguardo quest’ultimo caso, al fine di favorire la biodiversità, sono consentiti la realizzazione e/o il
    ripristino di muretti a secco per il sostegno di scarpate e terrazzamenti già esistenti, mediante l’impiego
    di pietrame locale o assimilabile secondo le tipologie e le regole costruttive tradizionali.
  • L’intervento dovrà tenere conto dei requisiti di stabilità, sia nel dimensionamento della base di appoggio, anch’essa in pietrame, che dello spessore ed altezza del muro.

E’ raccomandata la realizzazione di accorgimenti, per consentire il transito della fauna di piccola taglia.

  • Sono esclusi gli interventi che richiedono l’utilizzo di leganti di qualsiasi genere (es. malte cementizie).
  • Sono altresì esclusi gli interventi in cui l’utilizzo del pietrame abbia funzione soltanto di rivestimento.

1.D INVESTIMENTI DI INGEGNERIA NATURALISTICA, NECESSARI PER MOTIVI AMBIENTALI,
(ad esempio lagunaggio, sistemi filtranti, fitodepurazione, interventi spondali, antierosivi).

Gli interventi, da effettuarsi su versanti, scarpate, calanchi e lungo la viabilità aziendale esistente,devono avere finalità di conservazione, salvaguardia e ripristino degli stessi.

Possono consistere in:

  • opere per il controllo dell’erosione superficiale, con rivestimenti antierosivi biodegradabili e
    inerbimenti, ecc;
  • opere di stabilizzazione superficiale con piantumazioni, fascinate vive, viminate e palizzate vive,
    palificate vive, gradonate vive, grate vive, materassi verdi, ecc.;
  • opere di sostegno con murature in massi o pietrame a secco, terre rinforzate, gabbionate, pali, ecc.;
  • opere difesa massi con barriere, reti, valli e rilevati paramassi, ecc.
    Lungo le sponde di corsi d’acqua o in prossimità di stagni, bivieri laghetti naturali o naturalizzati sono
    consentiti interventi, quali:
  • ripristino della stabilità dei versanti prospicienti le sponde, con risagomatura e sistemazione di
    materiale litoide collocato a protezione di erosioni spondali; sostituzione di elementi di gabbionata
    metallica deteriorata od instabile od altra difesa artificiale deteriorata od in frana;
  • lagunaggio, sistemi filtranti e fitodepurazione.

1.E CREAZIONE DI BOSCHETTI, MACCHIA MEDITERRANEA

Al fine di favorire la biodiversità, è consentita la realizzazione di formazioni vegetali ripariali e di macchia mediterranea e di boschetti con relativo sottobosco, costituiti da appezzamenti con vegetazione arborea e/o arbustiva tipiche della macchia mediterranea, di superficie inferiore a 0,50 ettari.

  • Le formazioni dovranno essere realizzate rispettando l’andamento delle curve di livello, in prossimità di fossati, laghetti, torrenti, valloni, calanchi, al fine di consentire la costituzione di specifiche nicchie ecologiche per la sosta, la riproduzione e il rifugio della fauna e dell’avifauna stanziale e migratoria.
  • Gli interventi ammissibili sono: ripulitura del terreno, estirpazione e sostituzione di essenze non vitali, acquisto e messa a dimora di specie arboree ed arbustive autoctone.

1.F IMPIANTO DI FASCE DI VEGETAZIONE,
comprese le siepi, costituite da essenze autoctone o storicamente presenti nei territori interessati finalizzate alla conservazione, salvaguardia e crescita della biodiversità presente nel territorio regionale

Le fasce di vegetazione, aventi funzione ambientale e non produttiva, dovranno essere realizzate rispettando l’andamento delle curve di livello, in prossimità di fossati, laghetti, torrenti, valloni, calanchi, al fine di consentire la costituzione di specifiche nicchie ecologiche per la sosta, la riproduzione e il rifugio della fauna e dell’avifauna stanziale e migratoria.

  • Le fasce di vegetazione, dovranno avere una larghezza almeno di 3 metri; il rapporto tra specie arboree ed arbustive, dovrà assicurare un’incidenza non superiore al 30% di specie arboree, con una densità minima di 25 piante ogni 100 metri quadrati.

Dovranno essere adottati sistemi e tecniche d’impianto idonei ed opportuni accorgimenti per favorire l’attecchimento e la buona riuscita dell’impianto. A tal fine è obbligatoria la costituzione di una striscia t a m p o n e a v e n t e a m p i e z z a m i n i m a p a r i a m 5, al fine di prevenire i danni da incendio e consentire le lavorazioni annuali contro il diffondersi delle erbe infestanti.

1.G CONSERVAZIONE DI ALBERI ISOLATI O IN FILARE

Ai fini del ripristino delle condizioni di conservazione, esclusivamente per le essenze non produttive,
sono consentiti, solo per la prima volta, i seguenti interventi ammissibili:

  • ripulitura del terreno, ripristino fallanze, estirpazione e sostituzione di essenze non vitali, riceppatura
    e/o tramarrature di ceppaie deperienti, diradamento e sfollo dei polloni soprannumerari e/o deperienti,
    potature straordinarie, slupatura, acquisto e messa a dimora di specie arboree ed arbustive per la
    sostituzione delle essenze deperite.

1.H RIPRISTINO DI ZONE UMIDE, BIVIERI, LAGHETTI E STAGNI

  • Allo scopo di ricreare habitat favorevoli per la flora e la fauna stanziale e migratoria, possono essere proposti investimenti e ripristino di zone umide e paludose. Gli interventi potranno riguardare il mantenimento di un adeguato livello d’acqua nelle zone sommerse, mediante opere per il convogliamento superficiale o sotterraneo delle acque meteoriche, l’eliminazione dei drenaggi artificiali, la formazione di arginelli perimetrali di contenimento, ripristino della vegetazione palustre con formazione anche di fasce di canneto.
  • Sono inoltre consentiti la piantumazione di specie erbacee acquatiche idrofite ed alofite.
  • Si dispone che le nuove realizzazioni delle varie tipologie vegetazionali, relative ai diversi punti sopra elencati, devono essere previste avendo riguardo alla tutela di habitat e biotopi di pregio già esistenti ma in ogni caso dovranno essere costituite con essenze vegetali, arboree ed arbustive, variamente consociate, ed essere scelte tra quelle inserite nell’elenco delle “SPECIE AUTOCTONE DELLA SICILIA DIVISE PER ZONE ALTIMETRICHE E CARATTERISTICHE EDAFICHE”, come da Allegato 11 al PSR Sicilia 2014/2020.

AMBITO DI INTERVENTO 2 “INTERVENTI DI VALORIZZAZIONE PER LA PUBBLICA UTILITÀ”

Percorsi didattico-naturalistici: realizzazione/ripristino di sentieri, stazioni informative, segnaletica e cartellonistica, punti di approvvigionamento di acqua e di luoghi di sosta per i fruitori, punti di osservazione di specie animali e vegetali (bird watching)

2.1 REALIZZAZIONE/RIPRISTINO SENTIERI:

Gli interventi consentiti sono:

  • Il ripristino e l’adattamento dei tracciati esistenti, per una larghezza massima di ml. 1,20.
  • La realizzazione di un nuovo tracciato, previa autorizzazione da parte degli enti competenti sempre per una larghezza massima pari a ml 1,20.
  • E’ obbligatoria la realizzazione di un’adeguata segnaletica. Gli itinerari naturalistici possono essere
    arricchiti con dotazioni accessorie.

Per tutte le tipologie di tracciati percorribili dovranno essere osservate le seguenti indicazioni:

  • il sottofondo può essere parzialmente o totalmente inghiaiato e/o attrezzato con piccole opere per
    lo sgrondo delle acque e/o sostegni laterali o trasversali, al fine di rendere possibile il transito anche in
    condizioni di fondo bagnato;
  • – l’eventuale selciatura dovrà essere realizzata con pietrame reperibile in loco; in questi casi può
    essere prevista una cordonata lungo i bordi longitudinali, posizionando i massi lungo i bordi e
    avendo cura che siano ammorsati nel terreno;
  • muri ed opere di sostegno sono consentiti nei casi in cui il versante si presenti ripido ed instabile, utilizzando pietrame locale, palificate di legno e pietra o gabbionate.
  • L’uso di opere miste in legname, pietrame e talee (palificate), può essere indicato per il consolidamento di frane superficiali e di argini;
  • nel caso di prati umidi o piccoli corsi d’acqua, potrà essere consentito approntare un guado con passaggi su tondelli e/o tavole di legno
  • parapetti, staccionate e funi corrimano, possono essere realizzati nei luoghi esposti e in prossimità di passaggi particolarmente frequentati. La loro messa in opera é finalizzata a opere di salvaguardia e sicurezza dei fruitori e dovrà essere realizzata con tecniche realizzative di basso impatto ambientale;
  • ai fini di delimitazione dei tracciati e per la sicurezza dei fruitori, è ammessa la realizzazione e/o il ripristino di muretti a secco;

2.2 STAZIONI INFORMATIVE:
all’ingresso dell’azienda o all’inizio dei percorsi, può essere ammessa la realizzazione di punti d’informazione, di didattica e di educazione ambientale. L’investimento può consistere in:

  • nel posizionamento di strutture chiuse in legno, anche prefabbricate, di limitate dimensioni (superficie massima ammissibile di 16 metri quadrati oltre una superficie massima di 9 metri quadrati da destinarsi ai servizi igienici obbligatori e realizzati secondo la normativa vigente), con eventuali tettoie in legno di  superficie coperta non superiore a 15 metri quadrati.
  • Tali strutture dovranno essere soltanto ancorate al terreno, senza che sia realizzata alcuna opera preparatoria (vedi piazzole in cemento).
  • nell’adattamento di manufatti preesistenti purché utilizzabili e non diruti; potranno essere prese in considerazione ristrutturazioni parziali (stanze e/o vani) all’interno di manufatti di quadratura complessiva superiore ai 25 metri quadrati, soltanto a condizione che le aree interessate dall’adattamento, di quadratura non superiore a 25 metri quadrati, risultino, da progetto, appositamente separate dal resto del manufatto (tramite muri o tramezzi);
  • devono essere inoltre obbligatoriamente previsti i servizi igienici, situati nei manufatti da riadattare come punti informazione (nell’ambito della superficie sopra precisata).
  • Non sono ammessi a finanziamento interventi di ripristino e manutenzione di elementi che sono ad uso produttivo e che costituiscono pertinenza di fabbricati ad uso abitativo o commerciale.

2.3 SEGNALETICA E CARTELLONISTICA:
la segnaletica e la cartellonistica, aventi finalità informative, illustrative e didattiche, vanno eseguite in maniera chiara, visibile e sobria, nel raggio visuale di chi percorre il tracciato; sono obbligatorie e vanno poste nei punti critici (inizio percorsi, bivi, punti osservazione luoghi di sosta ecc.).

2.4 CREAZIONE DI PUNTI DI APPROVVIGIONAMENTO D’ACQUA E DI LUOGHI DI SOSTA PER I FRUITORI:
lungo i tracciati percorribili è consentita la realizzazione di punti di approvvigionamento d’acqua e di luoghi di sosta per i fruitori. Al riguardo dovranno essere osservate le seguenti indicazioni:

• i punti approvvigionamento d’acqua dovranno essere realizzati c o n materiali del luogo,
con esclusione di manufatti prefabbricati, e con l’adozione di tecniche di erogazione atte ad assicurare
il risparmio idrico.
• è consentita la realizzazione, previa autorizzazione da parte degli enti competenti, della
condotta di approvvigionamento e di serbatoi di accumulo, opportunamente mimetizzati, che
dovranno rispondere a requisiti igienico sanitari.
• in caso di acque potabili, dovrà essere prodotta idonea documentazione sanitaria;
• i luoghi di sosta dovranno essere dotati di panche, cestini per rifiuti, punti d’ombra, quali tettoie in
legno di superficie non superiore a 16 mq.
2.5 punti di osservazione per bird watching.
In prossimità di zone umide o altre zone di interesse naturalistico possono essere predisposti itinerari
appositi per il birdwatching, attrezzati con osservatori da cui è possibile ammirare in modo poco
invasivo l’avifauna del luogo, nel rispetto delle seguenti indicazioni:
• i camminamenti, anche in legno, dovranno essere opportunamente schermati e i punti di
osservazione dell’avifauna dovranno essere posizionati, in modo da recare il minore disturbo possibile;
• i punti di osservazione dovranno essere realizzati posizionando apposite strutture amovibili
opportunamente mimetizzate tramite mascheramenti in legno e/o materiale vegetale che dovranno
essere ancorati al terreno, senza che sia realizzata alcuna opera preparatoria (vedi piazzole in
cemento);
• in prossimità dei punti di osservazione dovranno essere collocate apposite bacheche illustrative e
didattiche.

Camminamenti e punti di osservazione dovranno essere progettati, anche con finalità di
eliminazione delle barriere architettoniche.

PERIODO OBBLIGATORIO DA DESTINARE ALLA PUBBLICA FRUIBILITÀ

La pubblica utilità degli investimenti relativi all’intervento 2 dev’essere garant ita con la fruizione gratuita delle aree e dei beni interessati dalla presente operazione per periodi non inferiori a 90 giorni l’anno e per 10 anni.

A tal fine i beneficiari dovranno comunicare all’Amministrazione il periodo di fruizione pubblica prescelto.

SPESE AMMISSIBILI

Sono considerate ammissibili esclusivamente le spese sostenute dal beneficiario successivamente alla  presentazione della relativa domanda di sostegno, con eccezione delle spese generali  effettuate nei 12 mesi prima della presentazione della domanda stessa e connesse alla progettazione dell’intervento proposto nella domanda di sostegno, inclusi gli studi di fattibilità.

SONO AMMISSIBILI LE CATEGORIE DI SPESA RELATIVE A:

  • opere di difesa del suolo – ingegneria naturalistica
  • sistemi di controllo dell’erosione, esclusivamente per gli Enti pubblici gestori del territorio
  • rinforzo delle terre
  • sistemazione dei terreni
  • preparazione del terreno e piantumazioni
  • strutture e manufatti
  • ripristino di zone umide, bivieri, laghetti, stagni, vasche e gebbie non utilizzate per attività produttive
  • i costi relativi all’acquisto dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi previsti ai punti 1 “Interventi per la conservazione della biodiversità e per la valorizzazione del territorio” e 2 “Interventi di valorizzazione per la pubblica utilità” (piantine, nidi artificiali, materiale per le stazioni informative, compreso il trasporto, cartellonistica, segnaletica e materiale informativo, ecc.).

Sono considerate ammissibili le spese per la realizzazione di:

  • opere a misura, con prezzi unitari desunti dal vigente prezzario regionale per opere ed interventi in agricoltura e nel settore forestale, di cui al Decreto assessoriale del 25/02/2015, pubblicato nel Supplemento Ordinario alla G.U.R.S. n. 11 del 13/03/2015 e s.m.i.
  • opere a misura, non contemplate nel prezzario agricoltura, con prezzi unitari desunti dal “Nuovo prezzario unico regionale per i lavori pubblici”, nei casi ove non è prevista l’applicazione del “Codice degli Appalti” di cui al D.Lgs. 163 del 12/04/06 e s.m.i. per l’affidamento dei lavori si opererà una decurtazione forfettaria nella misura del 10%, considerato che i prezzi inseriti nel predetto Prezzario lavori pubblici sono comprensivi di spese generali nella misura del 13,64% ed utile d’impresa nella misura del 10%, per un totale del 25%;
  • tipologie di opere specifiche non desumibili dai prezzari di riferimento, con prezzi unitari desunti da specifiche analisi prezzi.
  • Nel caso di acquisizione di beni materiali verrà adottata una procedura di selezione sul confronto tra almeno tre preventivi in concorrenza tra loro;
  • acquisizione di beni materiali, non compresi nelle voci dei prezzari di riferimento, nei limiti e secondo le modalità previste dalle “Disposizioni attuative e procedurali per le misure di sviluppo rurale non connesse alla superficie o agli animali – Parte generale – PSR Sicilia 2014/2020- approvate con DDG n. 2163 del 30.03.2016 e s.m.i.
  • opere in economia, nei limiti e secondo le modalità previste dalle Disposizioni attuative e procedurali
    per le misure di sviluppo rurale non connesse alla superficie o agli animali” – Parte generale – PSR
    Sicilia 2014/2020, approvate con DDG n. 2163 del 30/03/2016 e s.m.i.;
  • spese finalizzate a garantire la visibilità delle opere realizzate, con attività informative, in
    conformità a quanto riportato nel Reg. di esecuzione (UE) n. 808/2014 e del Reg. di Esecuzione
    (UE) n. 669/2016.

Inoltre sono ammissibili le spese generali, che possono essere ammesse a contributo sino alla percentuale massima del 12% dell’importo dei lavori, al netto delle spese stesse, e così distinte:

a) Onorari di professionisti e consulenti per:

  • valutazioni di incidenza e di impatto ambientale;
  • stesura e predisposizione di tutti gli elaborati progettuali a corredo della domanda di sostegno;
  • direzione, contabilizzazione, rendicontazione e collaudo dei lavori, compreso la predisposizione della documentazione tecnico-contabile e amministrativa per la presentazione delle domande di sostegno e di pagamento.

b) altre spese, fino al massimo del 5%:

  • spese per consulenze finanziarie;
  • parcelle per consulenze legali;
    spese per consulenza tecnica e finanziaria,
  • spese per la tenuta di conto corrente, purché trattasi di c/c appositamente aperto e dedicato esclusivamente all’operazione;
  • le spese per garanzie fidejussorie.

LOCALIZZAZIONE

L’operazione 4.4.c è applicabile nelle superfici di aziende agricole localizzate nei seguenti ambiti territoriali del territorio regionale:
– Aree Natura 2000, di cui alle Direttive 92/43/CEE “Habitat” (SIC) e 2009/147/CE “Uccelli” (ZPS);
– Parchi e Riserve regionali;
– Corridoi ecologici individuati nella cartografia allegata al Decreto del Dipartimento Regionale
Territorio e Ambiente n. 544 del 8/7/2005, redatta in attuazione della misura 1.11 del POR Sicilia.

CONTRIBUTO

Il sostegno sarà erogato sotto forma di sovvenzione a fondo perduto, con le modalità indicate nelle “Disposizioni attuative e procedurali per le misure di sviluppo rurale non connesse alla superficie o agli animali – Parte generale – PSR Sicilia 2014/2020- approvate con DDG n. 2163 del 30.03.2016 e s.m.i.

I beneficiari del sostegno agli investimenti possono richiedere il versamento di un anticipo dell’aiuto pubblico. L’ammontare di tale anticipo non può superare il 50% del contributo pubblico spettante per Misura M 4.4.c  l’investimento stesso e il relativo pagamento è subordinato alla presentazione di una fideiussione bancaria o di una polizza assicurativa equivalente, di importo pari al 100% dell’anticipo concesso.

L’intensità del sostegno è pari al 100% delle spese sostenute e rendicontate per l’attuazione delle operazioni ammissibili previste dall’operazione.

MASSIMALI PER VOCI DI COSTO

Sono stabiliti i seguenti massimali di costo ammissibili, da applicare alle presenti disposizioni:

  • l’importo massimo dell’investimento per singolo a g r i c o l t o r e , riguardante gli interventi 1 e 2, non potrà superare l ‘importo di 150.000,00 euro in totale, comprese le spese generali, di cui non oltre 100.000,00 imputabili agli investimenti di cui all’intervento 1.
  • La dimensione finanziaria massima dell’investimento complessivo ammesso a finanziamento per agricoltori in forma associata nell’ambito degli interventi 1 e 2, per il periodo 2014-2020, non potrà eccedere euro 250.000,00, di cui non oltre euro 175.000,00 imputabili agli investimenti di cui all’intervento 1.
  • Per iniziative presentate dalle ATS il limite d’investimento, che dovrà interessare almeno due aziende agricole, è di 400.000,00 euro in totale, di cui non oltre 300.000,00 imputabili agli investimenti di cui all’intervento 1.

DOMANDA

per sopravvenuti motivi tecnici le domande potranno essere caricate sul portale SIAN di AGEA a partire dal 1 Marzo 2018 e sino al 30 Giugno 2018.

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