Contributi per la zona montana in Veneto
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PSR MISURA 13, azione 13.1.1: si tratta del bando di finanziamento relativo alla Misura 13 – Indennità a favore delle zone soggette a vincoli del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2014-2020.
RISORSE: dotazione complessiva di 20 milioni di euro.
AIUTI PER ETTARO: la misura prevede l’erogazione di un aiuto per ettaro di superficie agricola utilizzabile (Sau) in zone svantaggiate, allo scopo di compensare le perdite di reddito ed i maggiori costi sostenuti rispetto ad attività che operano, ad esempio, in aree di pianura. La minore redditività in montagna è legata a fattori come la ridotta durata della stagione vegetativa, la pendenza del terreno che rende difficili le attività di coltivazione, la frammentazione dei terreni e le difficoltà di accesso.
CALCOLO E CRITERI: l’aiuto medio minimo, calcolato sulla media dell’area per la quale il beneficiario riceve il sostegno, non può essere inferiore a 25 euro per ettaro. Il calcolo dell’aiuto complessivo viene determinato dalla combinazione dei “fattori di svantaggio” derivanti dall’altitudine e dalla pendenza media aziendale.
BENEFICIARI: a beneficiare del sostegno sono gli agricoltori “attivi”, come definiti dall’articolo 9 del regolamento europeo n. 1307/2013.
IMPEGNI: i beneficiari sono tenuti a mantenere l’attività agricola in zona montana per l’anno di presentazione della domanda di aiuto.
DOMANDA: La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 15 maggio 2017.

Intervento 13.1.1 – Indennità compensativa in zona montana

Misura 13 – Indennità a favore delle zone soggette a vincoli
Tipo d’intervento 13.1.1 – Indennità compensativa in zona montana
Scadenza: 15/5/2017
Beneficiari: Agricoltori in attività (art.9 Regolamento UE n.1307/2013)
Importo a bando: 20.000.000 di eu

TIPO INTERVENTO

La misura viene attivata nelle zone montane in funzione della diffusa presenza di aziende agricole che non sono in grado di produrre una redditività comparabile con quella delle zone di pianura.

  • La montagna è inoltre caratterizzata dalla presenza di ecosistemi complessi e delicati che finora hanno subìto solo delle parziali modifiche da parte dell’attività antropica e vanno, quindi, tutelati, richiedendo comunque la gestione ed il governo dell’uomo al fine di preservare la stabilità dei versanti e la regimazione delle acque.

Per quanto concerne la redditività, i parametri chimico-fisici e climatici della montagna sono particolarmente limitanti e determinino svantaggi nello svolgimento dell’attività dell’azienda agricola in quanto:

• la ridotta durata della stagione vegetativa e le basse temperature medie annue penalizzano le rese produttive;
• la pendenza rende difficile e onerosa la meccanizzazione e richiede anche un elevato apporto di manodopera;
• la frammentazione e la scarsa accessibilità dei fondi agricoli incrementa i costi di produzione.

Dal punto di vista ambientale, nel territorio montano veneto si concentra la maggior parte dei biotopi caratterizzati da ampia naturalità e integrità, mentre l’elevata presenza di foraggere permanenti contribuisce in modo importante alla preservazione della biodiversità, del paesaggio rurale e della stabilità territoriale

  • La misura prevede l’erogazione di un aiuto per ettaro di SAU in zona svantaggiata, al fine di compensare le perdite di reddito e i maggiori costi sostenuti rispetto ad un’azienda ubicata in zona non affetta da vincoli naturali o specifici rappresentata sostanzialmente dalle aree di pianura.

OBIETTIVI

La misura contribuisce al perseguimento degli obiettivi relativi alla Priorità dello sviluppo rurale 4-
Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura, per le
relative focus area:

  • 4a) “Salvaguardia e ripristino della biodiversità, tra l’altro nelle zone Natura 2000 e nelle zone agricole di alto pregio naturale, nonché dell’assetto paesaggistico dell’Europa.”
  • 4b) “Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e pesticidi;”
  • 4c) “Prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi.”

AMBITO TERRITORIALE

LE ZONE MONTANE DEL VENETO, COME INDIVIDUATE ALL’ALLEGATO TECNICO 11.3.

BENEFICIARI

Agricoltori in attività come definiti all’articolo 9 del regolamento (UE) n. 1307/2013 e dal decreto
applicativo del MIPAAF n. 6513 del 18/11/2014 integrato dal D.M. n. 1420 del 26/02/2015.

REQUISITI

Il soggetto richiedente, alla data di presentazione della domanda, deve:

  • a) condurre superficie oggetto di impegno ricadente in zona montana veneta;
  • b) per le aziende zootecniche: possedere specifico codice identificativo dell’allevamento di bestiame bovino o ovicaprino o equino rilasciato dall’ASL competente e detenere almeno 1 UBA di bestiame bovino, ovi-caprino o equino.
  • I suddetti criteri devono essere in possesso del soggetto richiedente al momento della presentazione della domanda.

INTERVENTI AMMISSIBILI

Indennità erogata attraverso un aiuto per ettaro di Superfice Agricole Utilizzata (SAU) in zona montana svantaggiata.

CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ DEGLI INTERVENTI

Sono ammissibili all’aiuto le superfici della SAU aziendale ricadenti in zona montana, secondo lo schema che segue:

  • azienda zootecnica superfici foraggere utilizzate per l’allevamento e seminativi destinati
    all’alimentazione del bestiame (allegato tecnico 11.2)
  • altra azienda tutte le superfici tranne pascoli, colture in serra (incluse fungaie),
    vivai, colture arboree permanenti specializzate (vite, alberi da frutto)

IMPEGNI DEL BENEFICIARIO

IL BENEFICIARIO DEVE:

  • a) proseguire l’attività agricola in zona montana per l’anno di presentazione della domanda di aiuto;
  • b) nel caso di aiuto alle aziende zootecniche (Tabella 1): condurre superfici foraggere utilizzate per l’allevamento per un periodo minimo di 3 mesi l’anno e seminativi destinati all’alimentazione del bestiame, correlati al carico minimo per ettaro di 0,2 UBA a partire da una consistenza minima aziendale di 1 UBA. Il beneficiario deve indicare nella domanda di aiuto il periodo di conduzione delle superfici foraggere utilizzate per l’allevamento che dovrà essere compreso tra maggio e settembre, e coerente con le esigenze pascolative e/o foraggere dell’allevamento.

IMPORTO FINANZIARIO A BANDO

L’importo a bando è fissato in 20.000.000,00 di euro.

CONTRIBUTO

L’aiuto viene determinato sulla base della SAU ammissibile in zona montana (SOI), applicando la
combinazione dei fattori di svantaggio derivanti da altitudine e pendenza media aziendale secondo le tabelle 1 e 2, distinte tra aziende zootecniche e altre aziende.

  • Per le “aziende zootecniche” l’indennità è calcolata sulle superfici foraggere utilizzate per l’allevamento per un periodo minimo di 3 mesi l’anno e sui seminativi destinati all’alimentazione del bestiame, correlati al carico minimo per ettaro di 0.2 UBA e applicando i livelli di pagamento unitario delle tabella 1, a partire da un carico minimo di 1 UBA.
  • Il valore di altitudine e pendenza media è attribuito sulla base dei terreni aziendali situati in territorio veneto.

LIMITI DI INTERVENTO E DI SPESA

L’aiuto medio minimo per ettaro, calcolato sulla media dell’area per la quale il beneficiario riceve il
sostegno, non può essere inferiore a 25,00 euro.

  • Non sono erogati gli aiuti alle domande ammesse con un importo inferiore a 250,00 euro.
  • La medesima superficie può essere oggetto di aiuto una sola volta nell’anno di presentazione della domanda.

Compatibilità e cumulo con altri sostegni e agevolazioni

Non c’è incompatibilità con le altre misure del PSR.

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