Contributi per le aree territoriali colpite da crisi in Friuli Venezia Giulia
In arrivo il programma di Sviluppo Rurale in Friuli Venezia Giulia

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FINALITA’: contributi a fondo perduto concessi alle piccole e medie imprese localizzate nelle aree territoriali colpite da crisi diffusa o di nuovo insediamento in tali aree, al fine di recuperare la competitività del tessuto produttivo, salvaguardare il livello occupazionale delle imprese e migliorare l’attrattività del territorio.
BENEFICIARI: le micro, piccole e medie imprese già localizzate o di nuovo insediamento nell’Area di crisi dell’Isontino. Rientrano nell’area i seguenti comuni: Capriva del Friuli, Farra d’Isonzo, Fogliano Redipuglia, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Grado, Monfalcone, Moraro, Mossa, Romans d’Isonzo, Ronchi dei Legionari, Sagrado, San Canzian d’Isonzo, San Lorenzo Isontino, San Pier d’Isonzo, Savogna d’Isonzo, Staranzano, Turriaco, Villesse.
PROGETTI AMMISSIBILI: gli interventi nell’Area di crisi dell’Isontino finalizzati ad attrarre nuovi investimenti e ad accompagnare il riposizionamento competitivo delle imprese già insediate, al fine di dare attuazione ad un progetto unitario di rilancio delle attività produttive del settore manifatturiero.
INIZIATIVE AMMESSE: Le finalità sono perseguite attraverso le seguenti iniziative:
a) investimenti nel settore della nautica da diporto e nel suo indotto;
b) consulenze a favore delle PMI industriali.
SPESA MINIMA: limite minimo di spesa del programma di investimento € 10.000,00.
LIMITE MASSIMO DI CONTRIBUTO CONCEDIBILE: € 200.000 nell’arco di tre esercizi finanziari se progetto finanziato ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 e €100.000 in caso di impresa unica che opera nel trasporto di merci su strada per conto terzi.
DOMANDE dal 10 maggio 2017 fino al 15 giugno 2017

INTERVENTI NELL’AREA DI CRISI DELL’ISONTINO

POR-FESR 2014-2020 – LINEA D’INTERVENTO 2.2.A.1 –

Interventi nell’area di crisi dell’isontino, nell’ambito dell’azione 2.2

  • Interventi di sostegno ad aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive, finalizzati alla mitigazione degli effetti delle transizioni industriali sugli individui e sulle imprese

FINALITA’

Contributi a fondo perduto concessi con le modalità disciplinate dal bando approvato con deliberazione n. 579 della Giunta regionale del 31/03/2017 alle piccole e medie imprese localizzate nelle aree territoriali colpite da crisi diffusa o di nuovo insediamento in tali aree, in attuazione degli strumenti previsti dai rispettivi piani di rilancio, al fine di recuperare la competitività del tessuto produttivo, salvaguardare il livello occupazionale delle imprese e migliorare l’attrattività del territorio

  • A valere sul Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020
  • (di seguito POR) Asse II – OT3
  • Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese
  • – Azione 2.2 “Interventi di sostegno ad aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive, finalizzati alla mitigazione degli effetti delle transizioni industriali sugli individui e sulle imprese”,
  • Attività 2.2.a “Interventi di sostegno ad aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive”,
  • Linea di intervento 2.2.a.1 “Interventi nell’Area di crisi dell’Isontino” definita con DGR n. 933/2015.

BENEFICIARI

Le micro, piccole e medie imprese già localizzate o di nuovo insediamento nell’Area di crisi dell’Isontino.

AREA DI CRISI DELL’ISONTINO

Rientrano nell’area i seguenti comuni individuati con n. DGR 933/2015:

  • Capriva del Friuli,
  • Farra d’Isonzo,
  • Fogliano Redipuglia,
  • Gorizia,
  • Gradisca d’Isonzo,
  • Grado,
  • Monfalcone,
  • Moraro,
  • Mossa,
  • Romans d’Isonzo,
  • Ronchi dei Legionari,
  • Sagrado,
  • San Canzian d’Isonzo,
  • San Lorenzo Isontino,
  • San Pier d’Isonzo,
  • Savogna d’Isonzo,
  • Staranzano,
  • Turriaco,
  • Villesse.

PROGETTI AMMISSIBILI

Sono finanziabili gli interventi nell’Area di crisi dell’Isontino finalizzati ad attrarre nuovi investimenti e ad accompagnare il riposizionamento competitivo delle imprese già insediate, al fine di dare attuazione ad un progetto unitario di rilancio delle attività produttive del settore manifatturiero relativo ad attività individuate nella sezione C della classificazione codici ISTAT ATECO 2007.

Le finalità di cui al comma precedente sono perseguite attraverso le seguenti iniziative contenute nel Piano di rilancio approvato con deliberazione della Giunta regionale 29 dicembre 2016, n. 2602:

  • a) investimenti nel settore della nautica da diporto e nel suo indotto;
  • b) consulenze a favore delle PMI industriali.

TEMPISTICA

Il progetto deve concludersi e la spesa deve essere rendicontata, nel caso di investimenti nel settore della nautica da diporto e nel suo indotto, entro 24 mesi dall’avvio del medesimo ed entro 9 mesi nel caso di consulenze, elevabili a 12 mesi, nel caso in cui l’impresa incrementi l’occupazione.

  • Le imprese devono avviare l’iniziativa in data successiva a quella di presentazione della domanda e comunque entro 60 giorni dalla data della comunicazione dell’assegnazione del contributo e di ammissione in graduatoria.
  • In mancanza del rispetto del suddetto termine il contributo non viene concesso o la concessione revocata, qualora già intervenuta.

SPESE AMMISSIBILI

Sono considerate ammissibili le spese strettamente legate alla realizzazione delle iniziative finanziabili di cui all’articolo 6 , comma 2 del bando, sostenute dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

1) Per investimenti nel settore della nautica da diporto e nel suo indotto sono ammissibili spese per :

  • interventi di rilevanza edilizia e urbanistica, purché necessari e funzionali all’installazione delle macchine e delle attrezzature, escluse le nuove costruzioni;
  • progettazione, direzione lavori e collaudo ed altre spese tecniche relative alle opere di cui al comma precedente nel limite massimo del 15% del costo delle stesse;
  • impianti specifici, consistenti nei beni materiali che singolarmente o in virtù della loro aggregazione funzionale costituiscono beni strumentali all’attività d’impresa;
  • macchinari e attrezzature, hardware e strumentazioni informatiche;
  • brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, diritti di licenza di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, software;

2) per consulenze a favore delle PMI industriali sono ammissibili spese per:

  • consulenze per la riattivazione, il risanamento e la ristrutturazione aziendale;
  • consulenze per analisi preliminare del business e dell’azienda e redazione di un piano industriale;
  • consulenze per analisi della capacità produttiva, commerciale, distributiva, finanziaria, manageriale;
  • consulenze per analisi del mercato e della concorrenza;
  • consulenze per analisi del ciclo di vita dei prodotti/servizi;
  • consulenze per le acquisizioni fallimentari.

Per il periodo di durata del progetto e fino ad un massimo di 12 mesi in caso di consulenze e fino ad un massino di 24 mesi in caso di investimenti, sono ammissibili a contributo i costi salariali corrispondenti all’importo netto risultante dai cedolini paga, relativi alle nuove assunzioni effettuate dalle imprese, esclusivamente in regime “de minimis”.

SPESA MINIMA

Limite minimo di spesa del programma di investimento € 10.000,00.

LIMITE MASSIMO DI CONTRIBUTO CONCEDIBILE :

  • € 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari se progetto finanziato ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 ed
  • €100.000,00 in caso di impresa unica che opera nel trasporto di merci su strada per conto terzi.

DE MINIMIS

I contributi per le iniziative di cui al presente bando sono concessi in regime di esenzione di cui al Regolamento (UE) 651/2014 e in regime “de minimis”.

CONTRIBUTO

Per gli investimenti nel settore della nautica da diporto e nel suo indotto si applicano alle spese ammissibili le seguenti intensità di aiuto:

  • a) nel caso in cui l’impresa opti per il contributo in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014:
    1) 10% dei costi ammissibili per le medie imprese;
    2) 20% dei costi ammissibili per le piccole imprese.
  • b) 35% nel caso in cui l’impresa opti per il contributo in regime “de minimis”, ai sensi del Regolamento (UE) n.1407/2013, fermo restando che l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” concessi ad un’impresa unica, non può superare euro 200.000,00, nell’arco di tre esercizi finanziari.

Per consulenze a favore delle PMI industriali, l’intensità d’aiuto è pari al 50% dei costi ammissibili in regime di esenzione di cui al Regolamento (UE) 651/2014, articolo 18.

  • I costi salariali relativi a nuove assunzioni che determinano incremento occupazionale sono ammessi a contributo esclusivamente in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n.1407/2013, nella misura del 50% dell’importo netto risultante dai cedolini paga.

MAGGIORAZIONE CONTRIBUTO

Qualora l’impresa effettui investimenti nel settore della nautica da diporto e nel suo indotto, ed opti per il regime “de minimis”, l’intensità di aiuto viene elevata di 15 punti percentuali se, nel periodo intercorrente tra la data di presentazione della domanda e la data di presentazione della rendicontazione, effettui nuove assunzioni, rendiconti il relativo costo salariale e mantenga le assunzioni medesime per almeno i dodici mesi successivi alla data di presentazione della rendicontazione.

DOMANDE

Può essere presentata una sola domanda di contributo;

il progetto può prevedere la realizzazione di più iniziative finanziabili.

LA DOMANDA DEVE ESSERE PRESENTATA ATTRAVERSO IL SISTEMA TELEMATICO.

  • dalle ore 10.00 del 10 maggio 2017
  • alle ore 16.00 del 15 giugno 2017.

CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI

I contributi sono concessi entro 120 giorni dalla chiusura dei termini di presentazione delle domande (15 giugno 2017) con procedimento valutativo a bando a graduatoria redatta sulla base dei punteggi di valutazione assegnati ai progetti a fronte di criteri predefiniti, da mantenersi per la maggior parte fino alla conclusione del progetto o, nel caso dell’aumento occupazionale, qualora previsto, almeno fino ai 12 mesi successivi alla rendicontazione del progetto.

RENDICONTAZIONE

  • Il progetto deve concludersi e la spesa deve essere rendicontata, nel caso di investimenti nel settore della nautica da diporto e nel suo indotto, entro 24 mesi dall’avvio del medesimo ed entro 9 mesi nel caso di consulenze, elevabili a 12 mesi, nel caso in cui l’impresa incrementi l’occupazione.
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