Contributi per progetti di accoglienza di Minori Stranieri Non Accompagnati
L’imprenditoria immigrata continua a crescere in Italia

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Con l’obiettivo di far fronte al massiccio afflusso migratorio, che ha ormai superato il carattere della “emergenzialità” ed assunto connotati di persistenza strutturale, il Ministero dell’Interno in passato ha già posto in essere interventi finalizzati all’accoglienza dei MSNA. Tali interventi si inseriscono in un sistema di accoglienza articolato su due livelli: la prima e la seconda accoglienza.
Pubblicato il Bando: “Qualificazione del sistema nazionale di prima accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati (MSNA)” – con dotazione di € 51.138.000,00.
I soggetti proponenti possono partecipare in forma singola ovvero associata. Sono ammesse tutte le forme di partenariato, di raggruppamento e/o di consorzio previste dalla legislazione vigente, fino ad un massimo di 5 partner in aggiunta al capofila.
Soggetti ammessi a presentare proposte progettuali: a) Enti Locali come definiti dal d.lgs. n. 267/2000 e s.m.i., o loro singole articolazioni purché dotate di autonomia finanziaria; b) Regioni/Province autonome, o loro singole articolazioni purché dotate di autonomia finanziaria; c) Enti pubblici; d) Fondazioni operanti nel settore di riferimento dell’Avviso; e) Associazioni e ONLUS operanti nel settore di riferimento dell’Avviso; f) Cooperative operanti nel settore di riferimento dell’Avviso; g) Consorzi operanti nel settore di riferimento dell’Avviso.
Se il Soggetto Proponente è un Ente privato, deve svolgere attività senza scopo di lucro.
Si intende qualificare il sistema nazionale di prima accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (rintracciati nel territorio nazionale ed arrivati sia via mare, con eventi di sbarco, che via terra) attraverso l’erogazione, in strutture equamente distribuite sul territorio nazionale, di servizi ad alta specializzazione per l’accoglienza temporanea dei MSNA, con l’attivazione di 1.000 posti giornalieri complessivi.
In ciascun progetto dovrà essere garantita l’accoglienza giornaliera di 50 MSNA per un periodo non superiore a 60 giorni per singolo MSNA e l’erogazione di circa 47.350 giornate di accoglienza complessive nel periodo 23 agosto 2016 – 27 marzo 2019.
Le attività esecutive dei singoli progetti finanziati dovranno essere realizzate nel territorio di una singola Regione o Provincia autonoma.
Il budget complessivo di ogni progetto proposto, a pena di inammissibilità, deve essere al massimo pari a € 2.556.900,00 (IVA inclusa).
Agevolazione: il piano finanziario di ciascuna proposta progettuale prevedrà un cofinanziamento comunitario fisso pari al 50% del costo complessivo di progetto e un cofinanziamento nazionale pari al restante 50%.
Domande entro il 20 giugno 2016. Qualificazione del sistema nazionale di prima accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati (MSNA)

MINISTERO DELL’INTERNO – DIPARTIMENTO PER LE LIBERTÀ CIVILI E L’IMMIGRAZIONE

FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) 2014-2020
Pubblicato l’avviso pubblico per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo Specifico 1 Asilo – Obiettivo nazionale 1 Accoglienza/Asilo – lett. e – “Qualificazione del sistema nazionale di prima accoglienza dei Minori Stranieri non Accompagnati (MSNA)”

FINALITA’

Con l’obiettivo di far fronte al massiccio afflusso migratorio, che ha ormai superato il carattere della “emergenzialità” ed assunto connotati di persistenza strutturale, il Ministero dell’Interno in passato ha già posto in essere interventi finalizzati all’accoglienza dei MSNA.

  • Tali interventi si inseriscono in un sistema di accoglienza articolato su 2 livelli: la prima e la seconda accoglienza.
  • Detti livelli si pongono tra loro in una stretta correlazione sinergica, rappresentando due diversi passaggi, funzionalmente collegati e interdipendenti, di uno stesso percorso.

RISORSE FINANZIARIE

Le risorse destinate al finanziamento dei progetti presentati a valere sul presente Avviso ammontano ad € 51.138.000,00 a valere sul FAMI – Obiettivo Specifico 1, Obiettivo Nazionale

SOGGETTI PROPONENTI

I SOGGETTI PROPONENTI POSSONO PARTECIPARE IN FORMA SINGOLA OVVERO ASSOCIATA.

  • Sono ammesse tutte le forme di partenariato, di raggruppamento e/o di consorzio previste dalla legislazione vigente, fino ad un massimo di 5 partner in aggiunta al capofila, ferma restando la responsabilità solidale nei confronti dell’Autorità Responsabile, dei soggetti in partenariato ovvero facenti parte del raggruppamento e/o consorzio.

In caso di progetto presentato da un Soggetto Proponente Associato, deve essere individuato un “Capofila” che risponde all’Autorità Responsabile per la realizzazione dell’intero progetto.

  • Gli altri soggetti in partenariato tra loro ovvero facenti parte del raggruppamento e/o consorzio sono definiti “Partner”.
  • Si precisa che il Soggetto Proponente Capofila e ciascun partner di progetto, laddove presenti, devono essere titolari di una quota di budget di progetto direttamente correlata alle attività di competenza previste dalla proposta progettuale.

SOGGETTI AMMESSI

SONO AMMESSI A PRESENTARE PROPOSTE PROGETTUALI:

  • a) Enti Locali come definiti dal d.lgs. n. 267/2000 e s.m.i., o loro singole articolazioni purché dotate di autonomia finanziaria;
  • b) Regioni/Province autonome, o loro singole articolazioni purché dotate di autonomia finanziaria;
    c) Enti pubblici;
  • d) Fondazioni operanti nel settore di riferimento dell’Avviso;
  • e) Associazioni e ONLUS operanti nel settore di riferimento dell’Avviso;
  • f) Cooperative operanti nel settore di riferimento dell’Avviso;
  • g) Consorzi operanti nel settore di riferimento dell’Avviso.

CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE

  • a) se il Soggetto Proponente è un Ente privato, deve svolgere attività senza scopo di lucro.
  • Gli Enti organizzati in forma di Società di capitali (i.e. S.r.l.; S.p.A., S.a.p.a.) non possono presentare proposte progettuali, anche se il relativo capitale sociale è a totale o parziale partecipazione pubblica, a meno che non siano organizzati come imprese sociali;
  • b) se il Soggetto Proponente è organizzato in forma di società cooperativa, ex art. 2511 c.c., o come società consortile ex art. 2615 ter c.c., deve avere finalità mutualistiche;
  • c) se il Soggetto Proponente (capofila e/o partner) rientra in una delle categorie indicate ai punti d, e, f, g del paragrafo che precede, non deve avere tra le proprie finalità o svolgere attività inerenti l’adozione di minori, nazionale ed internazionale, e/o l’affidamento familiare.

Nel caso in cui il Soggetto Proponente Capofila sia un Ente di diritto pubblico, gli organismi di diritto privato senza fini di lucro, di cui all’art. 4.1 lett d,e, f e g, possono essere inseriti in qualità di partner solo previo espletamento di una procedura di selezione che rispetti i principi di predeterminazione dei criteri di scelta, trasparenza, pubblicità, concorrenza e parità di trattamento.

OGGETTO

Si intende qualificare il sistema nazionale di prima accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (rintracciati nel territorio nazionale ed arrivati sia via mare, con eventi di sbarco, che via terra) attraverso l’erogazione, in strutture equamente distribuite sul territorio nazionale, di servizi ad alta specializzazione per l’accoglienza temporanea dei MSNA, con l’attivazione di 1.000 posti giornalieri complessivi.

  • In ciascun progetto dovrà essere garantita l’accoglienza giornaliera di 50 MSNA per un periodo non superiore a 60 giorni per singolo MSNA e l’erogazione di circa 47.350 giornate di accoglienza complessive nel periodo 23 agosto 2016 – 27 marzo 2019.

AMBITI PROGETTUALI DI RIFERIMENTO

Gli ambiti progettuali di riferimento sono di seguito indicati a titolo esemplificativo e non esclusivo:

  • supportare e assistere i MSNA, fin dal momento del loro arrivo sul territorio nazionale;
  • garantire tempestivamente ai MSNA, una corretta informazione relativamente al loro status ed ai percorsi di accoglienza disponibili per loro, nelle lingue e secondo modalità a loro comprensibili;
  • contribuire a migliorare il sistema di accoglienza dei MSNA, in modo da assicurare condizioni di vita adeguate alla minore età, al benessere e allo sviluppo del MSNA;
  • contribuire a rendere maggiormente efficace il sistema di accoglienza dei MSNA nel rispetto delle procedure operative standard per le strutture di prima accoglienza come identificate dal Ministero dell’Interno e dalle organizzazioni operanti nel settore.

L’Autorità Responsabile richiederà ai Beneficiari Finali l’adozione di alcuni strumenti di valutazione dei risultati conseguiti nell’ambito di azione di riferimento, al fine di permettere una sistematica misurazione dell’efficacia degli interventi realizzati.

CONTENUTO DELLE PROPOSTE PROGETTUALI

Le proposte progettuali dovranno dimostrare di avere come considerazione primaria il superiore interesse del minore, anche attraverso l’adozione di procedure idonee a valutarlo in relazione alle azioni che lo riguardano, e prevedere la realizzazione di interventi che includano almeno l’erogazione dei servizi di seguito elencati:

a) Trasferimento di MSNA, a cura degli operatori delle strutture di accoglienza, dai luoghi di arrivo/rintraccio e ingresso presso i centri.

  • Ciascun progetto dovrà prevedere e attuare forme di cooperazione con gli uffici del Ministero dell’Interno, ai fini dell’ottimale riuscita delle operazioni di trasferimento dei MSNA, dai luoghi di arrivo (sia da sbarco che via terra) / rintraccio, alle strutture di prima accoglienza anche in considerazione della vulnerabilità dei destinatari.
  • Dette operazioni dovranno essere realizzate da ciascun progetto secondo le modalità di seguito delineate:
  • a.1 trasferimenti di MSNA dai luoghi di arrivo:
  • le operazioni di trasferimento verso i centri di accoglienza dovranno essere concertate e attuate da ciascun beneficiario, secondo le indicazioni e sotto la responsabilità degli uffici competenti del Ministero dell’Interno;
  • a.2 trasferimenti di MSNA dai luoghi di rintraccio:
  • le Autorità locali comunicano agli uffici competenti del Ministero dell’Interno l’avvenuto rintraccio di MSNA, al fine di ottenere dagli stessi formale autorizzazione al trasferimento presso le strutture di accoglienza progettuali.
  • Le operazioni di trasferimento verso i centri di accoglienza, previamente autorizzate, dovranno essere concertate e attuate da ciascun beneficiario secondo le indicazioni e sotto la responsabilità degli uffici competenti del Ministero dell’Interno.

b) Prima accoglienza e risposta ai bisogni materiali.

  • Ciascun progetto dovrà gestire la registrazione degli ospiti, al momento dell’ingresso e dell’uscita definitiva dal centro, nonché la registrazione delle uscite giornaliere del MSNA dal centro.
  • Ciascun progetto dovrà obbligatoriamente garantire la disponibilità di 50 posti giornalieri a favore di MSNA, con l’erogazione di circa 47.350 giornate di accoglienza complessive.
  • L’accoglienza dovrà essere garantita, per un periodo non superiore ai 60 giorni per singolo MSNA, all’interno di una o più strutture destinate in via esclusiva alla prima accoglienza dei MSNA.
  • Ciascuna struttura dovrà recare un numero massimo di 30 posti di accoglienza ed essere rispondente a specifici parametri di carattere infrastrutturale e di qualità dei servizi offerti, nel rispetto della normativa nazionale e regionale vigente in materia di:
    • autorizzazione/accreditamento di strutture destinate all’accoglienza di minori;
    • civile abitazione;
    • sicurezza, incendi, accessibilità.
  • All’interno delle strutture individuate dovranno essere garantiti servizi di pulizia, organizzazione sala mensa e distribuzione pasti (nel rispetto della cultura e della tradizione religiosa oltre che dell’età dei destinatari), fornitura di biancheria, vestiario, prodotti per l’igiene ecc.
  • Requisiti struttura/e:
    • massimo 30 posti di accoglienza per MSNA per singola struttura;
    • essere dotate di apposito accreditamento/autorizzazione rilasciato in base alla normativa regionale di riferimento. In subordine, potranno essere dotate di autorizzazione temporanea.
    • In ulteriore subordine, in caso di mancata disponibilità dell’autorizzazione temporanea, le proposte progettuali dovranno allegare copia della relativa richiesta di accredito/autorizzazione;
    • essere organizzate evitando situazioni di promiscuità tali da ledere il rispetto delle esigenze legate alla differenza di genere;
    • essere dotate di spazi comuni per l’espletamento di attività collettive (es. spazio polifunzionale, spazio per le attività amministrative e/o del personale, sala TV, sala da pranzo, sala lettura, stanza giochi, etc.);
    • essere dotate di spazi idonei a garantire la necessaria privacy per l’espletamento delle attività che la richiedono (es. attività mediche, colloqui individuali, supporto informativo e legale, etc.);
    • prevedere un apposito spazio che consenta ai rappresentati delle competenti Autorità di svolgere le attività finalizzate alle procedure di identificazione ed accertamento della minore età;
    • essere ricomprese comunque all’interno di una sola regione o di una sola Provincia autonoma;
    • essere ubicate nei centri abitati oppure, se in prossimità degli stessi, in luoghi ben collegati da frequente trasporto pubblico e/o privato in modo da consentire l’agevole e autonomo spostamento dei destinatari;
    • essere dotate di un regolamento che, tenuto conto delle singole specificità strutturali e territoriali, fissa le modalità di erogazione dei servizi di accoglienza in modo da assicurare condizioni di vita adeguate alla minore età e al loro benessere.

c) Informazione e supporto legale propedeutici all’avvio delle procedure di identificazione, accertamento della minore età, affidamento/nomina tutore, richiesta della protezione internazionale e ricongiungimento familiare

Ciascun progetto dovrà prevedere le seguenti attività:

  • 1. supporto alle Autorità competenti al fine della messa in atto e del completamento appropriato e tempestivo della procedura di accertamento della minore età, anche attraverso i protocolli multidisciplinari applicati per l’age assessment;
  • 2. supporto all’acquisizione da parte delle competenti Autorità della documentazione relativa all’identificazione del minore. Ciò tramite interviste, richieste di contatto con i familiari e supporto allo svolgimento, da parte delle Autorità competenti, delle procedure di identificazione, compreso il foto-segnalamento/rilevamento delle impronte digitali;
  • 3. collaborazione con i consolati dei Paesi di origine per il recupero della documentazione, se opportuno, e qualora non sia emersa la volontà del minore di richiedere la protezione internazionale;
  • 4. supporto alle Autorità competenti nelle procedure di affidamento e nomina dei tutori;
  • 5. orientamento, informazione e supporto legale personalizzato per la predisposizione della documentazione necessaria a presentare richiesta di protezione internazionale, nonché per gli adempimenti procedurali successivi;
  • 6. supporto legale e accompagnamento finalizzato alla regolarizzazione del minore sul territorio italiano;
  • 7. informazione e supporto per il ricongiungimento con parenti in Italia o altri stati membri dell’UE attraverso family tracing e data collection, nel rispetto del Regolamento Dublino III.
  • 8. supporto nella gestione e rilascio delle pratiche amministrative necessarie ai MSNA (es. carta di identità, permesso di soggiorno, documento di viaggio);
  • 9. segnalazione alla Autorità competente ai fini dell’inserimento nel Sistema Informativo appositamente individuato dall’Amministrazione.

Si specifica comunque che, al di là di quanto sopra indicato, dovrà essere garantito il supporto all’espletamento di tutte le attività previste dalla normativa regionale e nazionale di riferimento per la tutela del minore.

d) Assistenza sanitaria e supporto psico-sociale, in considerazione dello stato di vulnerabilità dei MSNA,
consistente in:

  • 1. interventi di prima assistenza sanitaria per l’individuazione di eventuali problematiche di natura fisica e/o psico-sociale nei primissimi stadi, al fine garantire un adeguato supporto sanitario e pedagogico nel prosieguo dell’accoglienza;
  • 2. dotazione di kit sanitari con i medicinali di prima necessità;
  • 3. interventi psico-sociali personalizzati di supporto, in considerazione dello stress psico-fisico dei traumi causati dalla precarietà del viaggio verso l’Italia (condizioni igienico sanitarie e di sicurezza, sovraffollamento sulle navi, naufragio ecc.), nonché dai dolorosi vissuti personali di cui, troppo spesso, i minori sono portatori (es. soprusi e violenze fisiche e/o psicologiche, svariate forme di tratta e sfruttamento);
  • 4. individuazione di ulteriori eventuali vulnerabilità psicologiche mediante esami specifici / test psicologici o consulenze;
  • 5. organizzazione del tempo libero, adeguato alle esigenze del minore, con la previsione di spazi dedicati.

Si specifica che gli interventi di assistenza sanitaria e supporto psico-sociale dovranno essere concordati con il Servizio sanitario regionale, individuando reciproci impegni e collaborazioni, al fine di garantire le prestazioni suindicate, salvo i servizi specialistici non da questo coperti.

e) Trasferimento dei MSNA dalle strutture temporanee di prima accoglienza verso altre soluzioni di accoglienza di secondo livello (SPRAR) finalizzate all’autonomia attraverso:

  • 1. predisposizione, da parte di operatori specializzati presenti nelle strutture di prima accoglienza, di una scheda personalizzata contenente un piano socio-educativo finalizzato al raggiungimento dell’autonomia del minore che definisca le modalità di prosecuzione del percorso nella fase di seconda accoglienza;
  • 2. segnalazione e trasferimento dei MSNA dalla struttura di prima accoglienza allo SPRAR, preventivamente concordato con il Servizio Centrale del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati – ANCI;
  • 3. concertazione con i servizi territoriali, con particolare riferimento ai servizi sociali, nei casi di indisponibilità temporanea dei progetti della rete SPRAR.

All’interno di ciascuna proposta progettuale, dovranno operare équipe multidisciplinari costituite da esperti del settore in modo da assicurare servizi omogenei per tutte le strutture di accoglienza. In particolare ogni proposta dovrà prevedere – necessariamente – la presenza, almeno, delle seguenti figure professionali, fermi restando i requisiti previsti dalle normative regionali e nazionali:

  • i) un coordinatore/responsabile che opererà nelle strutture di accoglienza individuate ed avrà la responsabilità di tutti gli interventi dedicati ai MSNA all’interno delle strutture e dovrà interfacciarsi con il Ministero dell’Interno e con le Autorità competenti per l’efficace riuscita degli interventi dedicati ai MSNA;
  • ii) un operatore di vigilanza per le ore notturne per ogni struttura;
  • iii) sei profili di educatore/operatore: quattro educatori professionali, un operatore legale ed un operatore amministrativo;
  • iv) cinque professionisti specializzati nell’ambito dei MSNA (un assistente sociale, uno psicologo, un medico dell’età evolutiva e/o Pediatra, esperto di diritti dell’infanzia, un mediatore linguistico e culturale);
  • v) un interprete/servizio di interpretariato per ogni struttura.

Tutte le figure individuate quali membri dell’équipe multidisciplinare, dovranno avere almeno 3 anni di esperienza nell’ambito dell’accoglienza e assistenza in favore di MSNA.

Inoltre, in ordine alle singole figure sotto indicate, si considerano necessari:

1. Coordinatore:
– esperienza di almeno 2 anni, dei tre anni sopra richiesti, nello specifico ruolo di coordinatore di strutture di accoglienza dedicate all’accoglienza dei MSNA
– diploma di laurea in scienze dell’educazione, pedagogia, psicologia, scienze sociali, discipline umanistiche ad indirizzo socio-psico-pedagogiche
2. Educatori professionali, almeno uno dei titoli sotto indicati:
– diploma di laurea in Pedagogia
– diploma di laurea in Scienze dell’educazione
– diploma di laurea in Scienze della formazione primaria
– laurea di educatore professionale
– titoli equipollenti, equiparati, o riconosciuti ai sensi di legge
3. Operatori legali ed esperti diritti dell’infanzia:
– diploma di laurea in Giurisprudenza
4. Assistenti sociali:
– iscrizione all’albo
5. Psicologi
– iscrizione all’albo
6. Medici dell’età evolutiva e/o Pediatri:
– laurea in medicina con esperienza in età evolutiva (corso in medicina generale e/o auxologia e/o pediatria e/o neuropsichiatria infantile)
7. Mediatore linguistico culturale e interprete:
– adeguata conoscenza della lingua italiana
– buona conoscenza della lingua veicolare scelta ai fini della mediazione e dell’interpretariato tra quelle parlate dai gruppo nazionali, etnici e linguistici maggiormente rappresentati nel territorio in cui si opera (es. arabo, tigrigno, inglese francese)
– buona conoscenza dei codici culturali sottesi del gruppo immigrato di riferimento e del contesto in cui l’attività si svolge
– adeguate capacità comunicative, di relazione e di gestione dei conflitti
– diplomi specifici o partecipazione a corsi riconosciuti ed iscrizione ad eventuale Albo regionale.
Si precisa che dovranno essere allegati alla proposta progettuale:

  • a) CV di ciascuna risorsa individuata o, se non ancora individuata, descrizione dettagliata del profilo e dell’esperienza che si prevede di selezionare;
    b) Piano di impegno delle risorse, su base settimanale, con evidenza anche della pianificazione giornaliera rispetto alle strutture progettuali individuate.
  • L’équipe multidisciplinare di progetto dovrà garantire servizi e copertura omogenei ed adeguati rispetto al numero di posti di accoglienza ed al numero delle strutture previsti nel progetto.
  • Il rispetto di tale criterio sarà oggetto di valutazione da parte della Commissione individuata all’art. 13 del presente Avviso, attraverso l’esame del piano di impegno di cui alla lettera b) del presente paragrafo. Tutte le figure professionali dell’équipe multidisciplinare di progetto sono soggetti all’obbligo di riservatezza sui dati e sulle informazioni riguardanti i MSNA.
  • Ciascuna proposta progettuale dovrà assicurare la formazione degli operatori coinvolti per garantire un aggiornamento costante e continuativo dell’équipe multidisciplinare.

NELL’AMBITO DI CIASCUNA PROPOSTA PROGETTUALE FINANZIATA, SI DOVRANNO ALTRESÌ:

  • i) avviare modalità di confronto e di collaborazione con la Regione, gli EE.LL, le ASL e le Prefetture-UTG territorialmente competenti, formalizzate con lettere di adesione e prese d’atto. Le proposte progettuali dovranno inoltre prevedere forme di collaborazione con i le Autorità Giudiziarie competenti, le Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, le Forze di Polizia e i servizi pubblici territoriali.
    Si precisa, inoltre, che i Beneficiari sono obbligati a garantire a tutti i soggetti sopra menzionati, per tutta la durata delle attività progettuali, il libero accesso alle strutture di accoglienza;
  • ii) instaurare, sotto il coordinamento e sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, un rapporto di collaborazione costante e continuativo con altri soggetti eventualmente indicati dall’Amministrazione;
  • iii) attenersi, nell’attuazione delle attività progettuali, alle “Linee Guida per le strutture di prima accoglienza contenenti procedure operative standard per la valutazione del superiore interesse del minore” ed alle “Procedure Operative Standard concernenti l’informazione ed il supporto legale per la domanda di riconoscimento della protezione internazionale dei minori non accompagnati e separati ospitati nelle strutture di prima accoglienza”, che saranno successivamente fornite dall’Autorità Responsabile.

TEMPISTICA

  • Le attività progettuali dovranno iniziare il 23 agosto 2016, fatta salva ogni diversa e successiva comunicazione da parte dell’Autorità Responsabile, e concludersi entro e non oltre il 27 marzo 2019, che costituisce il termine ultimo per l’ammissibilità delle spese, salvo diversa disposizione dell’Autorità Responsabile.

La suddetta tempistica deve essere tenuta in considerazione nella compilazione, on line, del “Cronogramma”.

DESTINATARI

Sono destinatari diretti delle proposte progettuali, a valere sul presente Avviso, i minori stranieri non accompagnati che giungono sul territorio nazionale a seguito di eventi di sbarco/arrivi via terra o che si trovano, per qualsiasi causa, nel territorio nazionale, privi di assistenza e rappresentanza legale.

AMBITO TERRITORIALE

Le attività esecutive dei singoli progetti finanziati dovranno essere realizzate nel territorio di una singola Regione o Provincia autonoma.

  • Si precisa che si considera inammissibile la proposta progettuale che prevede strutture collocate sul territorio di più Regioni o più Province autonome.

PIANO FINANZIARIO E COSTI PROGETTUALI

Il piano finanziario dovrà essere redatto utilizzando il modello di “Budget” e tenendo conto delle indicazioni fornite nel “Manuale delle Regole di Ammissibilità delle Spese dichiarate per il Sostegno dell’UE nell’ambito del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020”.

MASSIMALE PROGETTO

  • Il budget complessivo di ogni progetto proposto, a pena di inammissibilità, deve essere al massimo pari a € 2.556.900,00 (IVA inclusa).

I costi indiretti possono essere calcolati forfettariamente fino ad un massimo del 7% dei costi diretti ammissibili.

Il piano finanziario di ciascuna proposta progettuale prevedrà un cofinanziamento comunitario fisso pari al 50% del costo complessivo di progetto e un cofinanziamento nazionale pari al restante 50%.

Il Soggetto Proponente può concorrere con risorse proprie al cofinanziamento del progetto fino ad un massimo del 50% del costo del progetto stesso.

Tale contributo, infatti, concorrerà alla definizione del piano finanziario complessivo relativamente alla parte di cofinanziamento nazionale e, dunque, nel prescritto limite del 50%.

Dell’eventuale contributo privato si terrà conto in sede di valutazione di merito.

  • Il piano finanziario dovrà, obbligatoriamente, prevedere l’identificazione di una specifica spesa per la verifica amministrativo-contabile di tutte le spese progettuali, da parte di un revisore indipendente.
  • Inoltre, si rende obbligatoria, nel caso in cui nell’ambito del progetto sia previsto almeno un affidamento di servizi o forniture o vi sia il conferimento di almeno un incarico individuale esterno, la presenza di un esperto legale per gli Enti pubblici e soggetti di diritto pubblico e privato proponenti in merito alla correttezza di tutte le procedure di affidamento di incarichi/appalti a persone giuridiche e fisiche.
  • L’importo complessivo delle due voci di spesa – relative al revisore indipendente e all’esperto legale – non dovrà essere superiore al 7% dei costi diretti del progetto.
  • Per l’esperto legale, la relativa voce di spesa non dovrà superare il 2% dei costi diretti del progetto.

PRESENTAZIONE DOMANDE

I SOGGETTI PROPONENTI DOVRANNO PRESENTARE I PROGETTI USANDO ESCLUSIVAMENTE LA PROCEDURA TELEMATCA:

  • Le proposte progettuali potranno essere presentate a partire dal giorno 20 maggio 2016 e fino al giorno 20 giugno 2016 (h 12:00’:00’’).
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