Corsi di aggiornamento e formazione per i manager del futuro
recesso mandato

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È stato da poco redatto il Censimento generale dell’industria e dei servizi per il biennio 2014/2015 e dai dati è emerso che soltanto il 33,6% delle imprese italiane possiede un management con un ampio grado di autonomia.

 

La causa è da ricercarsi nella poca fiducia data ai manager, in particolare riguardo alla loro capacità di prendere decisioni di importanza rilevante per l’azienda. A discolpa di una dirigenza poco portata ad assumersi le sue responsabilità sembra esserci però un altro problema di fondo, questa volta legato a una scarsa ricezione di informazioni di business e ai pochi corsi di approfondimento.

 

Iniziare a fornire la giusta preparazione ai propri dipendenti, per esempio attraverso dei master in management aziendale, è il primo passo per evitare di porre ai vertici persone impreparate ad affrontare anche le situazioni più banali. La strada verso una corretta riorganizzazione aziendale parte dallo sviluppo delle potenzialità manageriali delle persone scelte ad occupare posizioni di rilievo.

 

Foto da: abma.uk.com

 

I corsi di formazione devono essere scelti in base alle aree di competenza dei partecipanti e devono essere mirati a fornire loro tutti gli strumenti necessari al miglioramento di se stessi e delle loro capacità organizzative e imprenditoriali.

Alcune ricerche di mercato hanno inoltre dimostrato che il 42% di chi occupa posizioni manageriali è sfiduciato dall’incapacità del proprio capo di ascoltare e promuovere nuove idee.

Pensare dunque a un nuovo modello imprenditoriale in cui chi dovrà sostenere ruoli di spicco ha finalmente acquisito maggiore sicurezza in sé e nelle proprie capacità significa contribuire al successo dell’azienda stessa.

 

Da non sottovalutare anche l’aggiornamento continuo. L’innovazione delle imprese in ambito tecnologico è in costante crescita e un futuro manager deve saper essere, se non un passo avanti, almeno alla stesso passo del velocissimo processo di digitalizzazione a cui tutti stiamo assistendo.

 

Articolo scritto in collaborazione con Professione Manager

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