Crescita economica debole in Eurozona

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Rallenta la crescita del PIL in eurozona nel primo trimestre.

Nei primi tre mesi dell’anno il PIL sale dello 0,4%, contro il +0,6% del trimestre precedente. Gli analisti avevano previsto una variazione al +0,4%.
In particolare per ciò che riguarda l’economia italiana l’Istat ha registrato una crescita dello o,3% nel primo trimestre dell’anno, in linea con quanto si aspettavano gli analisti e con quanto fatto registrare nel quarto trimestre del 2017. Tuttavia “la lieve decelerazione emersa nel periodo più recente determina un contenuto ridimensionamento del tasso di crescita tendenziale” che scende all’1,5% dall’1,6% precedente.

Nel 2018 il prodotto interno lordo (Pil) è previsto crescere dell’1,4% in termini reali.
La domanda interna al netto delle scorte fornirebbe un contributo positivo alla crescita del Pil pari a 1,5 punti percentuali; l’apporto della domanda estera netta risulterebbe nullo e quello della variazione delle scorte marginalmente negativo (-0,1 punti percentuali).

L’aumento della spesa delle famiglie e delle ISP in termini reali è stimato in leggero rallentamento rispetto agli anni precedenti, con un incremento dell’1,2%. La crescita dei consumi continuerebbe ad essere supportata dai miglioramenti del mercato del lavoro.

Il processo di ricostituzione dello stock di capitale è atteso proseguire a ritmi lievemente più accentuati rispetto all’anno precedente sostenuto sia dalle misure di politica economica sia dalle condizioni favorevoli sul mercato del credito, derivanti dal proseguimento della politica monetaria espansiva della Banca centrale europea. Gli investimenti fissi lordi sono previsti crescere del 4,0% nell’anno corrente.

L’attuale scenario di previsione è caratterizzato da alcuni rischi al ribasso rappresentati da una più moderata evoluzione del commercio internazionale e da un incremento più accentuato del prezzo del petrolio. Un effetto più incisivo dei provvedimenti a favore degli investimenti potrebbe invece costituire un ulteriore elemento di stimolo all’economia.

Nel primo trimestre del 2018 il Pil in Germania è aumentato dello 0,3% su base trimestrale e del 2,3% su base annua. Lo rende noto l’ufficio federale di statistica. Il dato è in linea con le previsioni degli analisti. Secondo il ministero dell’Economia il dato risente di fattori stagionali come l’eccezionale epidemia di influenza, gli scioperi e l’alto numero di giorni festivi in marzo. «I consumi privati – osserva il ministero – restano forti. Le imprese sono ottimiste sulle prospettive commerciali alla luce di condizioni favorevoli». La tendenza positiva del Pil dunque rimane intatta.

In Francia il PIL è cresciuto dello 0,3% nep primo trimestre e secondo una prima stima fornita dalla Banca di Francia l’economia francese crescerà dello 0,3% anche nel secondo trimestre di quest’anno.
Il dato, pur restando all’interno di un quadro positivo, è stato visto al ribasso dalla Banca di Francia che ha ridotto di un decimo di punto la stima di crescita del pil nel primo trimestre, dallo 0,4% allo 0,3%, per effetto di un rallentamento dell’attività nel settore manifatturiero. In aprile, sia l’indice di fiducia del settore industriale che quello del comparto dei servizi elaborati dall’istituto sono scesi a 102 punti da 103 punti di marzo.

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