Dalla collaborazione tra la Comunità di San Patrignano e Fondazione IBM Italia nasce un progetto per la diffusione delle competenze digitali

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Un Fondo filantropico per sostenere l'attività della Fondazione San Patrignano In un caso su quattro le aziende disposte ad assumere non trovano le professionalità adatte. Nel 2018 la tendenza ha riguardato circa il 26% degli oltre 4,5 milioni di contratti che erano pronti per essere firmati in Italia. In crescita, del 5%, rispetto a quanto già registrato nel 2017. Le competenze tecnologiche sono quelle più ricercate ma di cui c’è più carenza.

Con l’obiettivo di ridurre questo gap, Fondazione IBM Italia e la Comunità San Patrignano hanno siglato una collaborazione che punta ad alimentare la formazione di nuove competenze professionali attraverso la metodologia “Train the Trainers”. Tre tutor di IBM affiancheranno 10 operatori della Comunità San Patrignano per un programma che si articola in sei workshop, ognuno di tre giorni, dedicati a fornire agli educatori le competenze di base che consentiranno alla Comunità di partecipare a innovativi bandi di gara europei, oltre a consolidare le necessarie conoscenze da diffondere all’interno della stessa Comunità. Le tematiche affrontate riguarderanno la piattaforma IBM Cloud e, in particolare, la creazione di un BOT con Watson Assistant.

La Direzione della Casa di accoglienza ha individuato, infatti, nella formazione sulle nuove tecnologie un’importante opportunità di qualificazione professionale per i giovani e ha deciso di creare internamente un Centro di competenza, basato su IBM Cloud.

“Per San Patrignano è fondamentale riuscire a stare al passo coi tempi in materia di formazione professionale”, spiega il suo Presidente Piero Prenna. “Crediamo in una professionalizzazione quanto più specifica e grazie a Fondazione IBM Italia possiamo oggi dare ai nostri ragazzi degli strumenti ulteriori per potersi inserire ancora meglio nel mondo del lavoro una volta che avranno terminato il percorso di recupero”.

“La Fondazione IBM Italia, attiva da quasi 30 anni, è oggi più che mai attenta alla formazione, perché l’innovazione tecnologica sia inclusiva e non lasci indietro nessuno”, afferma Alessandra Santacroce, Presidente di Fondazione IBM Italia, che continua: “il progetto con la Comunità San Patrignano riflette a pieno il nostro impegno a rendere le tecnologie più innovative funzionali alle soluzioni di tematiche sociali rilevanti e a creare un ciclo virtuoso di competenze e progetti per rispondere alle esigenze legittime e alla sfide della comunità in cui operiamo”.

La Comunità di San Patrignano nasce nel 1978 e da allora ha accolto più di 26.000 persone, offrendo loro una casa, l’assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, di imparare un lavoro, ma soprattutto di cambiare vita e di rientrare a pieno titolo nella società. La Comunità ospita oggi circa 1.300 persone reduci da problematiche di disagio e di consumo di droghe e, inoltre, persone che vengono accolte e svolgono il percorso riabilitativo in alternativa al carcere. Il percorso terapeutico è essenzialmente educativo e riabilitativo.

Ricordiamo che Fondazione IBM Italia è un ente senza fini di lucro che promuove la ricerca scientifica, iniziative e attività di carattere sociale e opera per accrescere le conoscenze tecnico-scientifiche in materia digitale con specifici progetti sull’istruzione.

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