La Corte di giustizia dell’Unione europea ritiene che offrire un’offerta a pagamento e avendo stipulato un accordo con gli operatori di rete per gestire le chiamate vocali è paragonabile agli operatori di rete tradizionali.
Skype: presto gli stessi vincoli degli operatori?
La CGUE era stata adita da un tribunale belga e dall’Istituto belga per i servizi postali e di telecomunicazione (BIPT), che stava esaminando se il servizio SkypeOut dovesse essere soggetto agli stessi vincoli degli operatori tradizionali. Questa funzione entra in concorrenza con quest’ultima poiché consente di chiamare numeri di telefono fissi e mobili.
Da parte sua, Skype si è difeso sostenendo che non ha una rete, nessun segnale e nessun servizio di comunicazione elettronica come definito dall’Unione Europea. Ma questo non è stato sufficiente per convincere la Corte, e la compagnia comprata dovrà certamente adeguarsi alle nuove regole nel prossimo futuro.
Ma Skype non sarà sicuramente l’unico ad adattarsi alle nuove regole. Nel 2017 la Commissione europea ha adottato un regolamento (Codice europeo delle comunicazioni elettroniche) per porre ulteriori ostacoli alle applicazioni di messaggistica come WhatsApp, Viber, Messenger o Telegram. Questi servizi sono considerati concorrenza sleale da parte degli operatori. I paesi membri dell’Unione Europea devono applicare questo regolamento a livello nazionale entro la fine del 2020.