Dalle banche di Genova e di Torino alla Banca Nazionale
Il difficile governo in banca uic

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In questo inventario sono descritti alcuni dei documenti più antichi e di maggior pregio storico e archivistico conservati nell’Archivio storico della Banca d’Italia (ASBI).

Sono le carte prodotte dagli istituti progenitori della Banca d’Italia: la Banca di Genova (1844-1849), la Banca di Torino (1847-1849) e la Banca Nazionale, nata dalla fusione delle due precedenti (1849-1893).

A questi predecessori la Banca d’Italia è legata da un nesso di continuità e discendenza diretta, anzi, dal confronto con la documentazione prodotta dopo il 1893 emerge con chiarezza che siamo in presenza di un unico, medesimo organismo che nel tempo ha modificato la sua ragione sociale e la sua natura giuridica, ha accresciuto o contratto la sua dimensione in funzione anche delle alterne vicende dello Stato, ha adattato le sue strutture interne e ne ha creato altre esterne e parallele conservando però sempre le sue caratteristiche originarie e tradizionali.

Per questo motivo la maggior parte dei documenti prodotti dalla Banca Nazionale si sono fusi con quelli prodotti dalla Banca d’Italia, rendendo assolutamente impensabile una separazione materiale delle carte in funzione della ragione sociale.

L’amalgama realizzato nell’archivio corrente si è trasferito all’Archivio storico. Così, quando la capitale del Regno si è spostata prima a Firenze (1865) e poi a Roma (1870), la direzione generale della Banca, che seguiva gli uffici dell’amministrazione pubblica centrale, oltre al personale ha trasferito anche tutta la sua documentazione. Tra il 1946 e il 1948 è confluito nell’Archivio romano anche il nucleo documentale prodotto dai summenzionati cessati istituti.

Testo della pubblicazione

  • N.2 – Dalle banche di Genova e di Torino alla Banca Nazionale. Inventario delle carte degli istituti progenitori della Banca d’Italia
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