David Bowie e’ stato un innovatore anche nella finanza
David Bowie e’ stato un innovatore anche nella finanza

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La notizia della morte della David Bowie, 69 anni, ha ottenuto un immediato tributo da parte del mondo dello spettacolo, della politica e della cultura. Anche il mondo della finanza ricorda la leggenda del rock britannico. E non solo per la musica. Il Duca Bianco, forse in pochi lo sanno, e’ stato anche un innovatore nel mondo della finanza.

Nel 1997 Bowie e’ stato infatti il promotore di un matrimonio insolito, ovvero quello tra il rock e Wall Street. Questo attraverso l’emissione di obbligazioni decennali  sulle quali veniva assicurato un generoso tasso di interesse del 7,9%. Tali obbligazioni erano garantite dai ricavi dei 25 album che Bowie aveva registrato prima del 1990.

Con l’emissione di questo bond, Bowie avrebbe raccolto all’incirca 55 milioni di dollari, usati per riacquistare brani del suo catalogo di proprietà del suo ex manager.

L’idea, buona sulla carta, naufrago’ nel marzo 2004, quando gli analisti dell’agenzia di rating Moody’s abbassarono il rating sui bond di Bowie, portandolo ad uno scalino sopra il livello “Junk”, ovvero spazzatura. Alla base della decisione del downgrade “i ricavi inferiori alle attese dovute alla debolezza delle vendite dei cd”, dice il Telegraph.

Ma le avventure finanziarie di Bowie non finirono qui. Nel 2000, lancio’ anche una banca online, la BowieBanc, in collaborazione con USABancshares.com. Un’avventura, anche questa, durata poco.

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