Nuove misure per la salvaguardia delle famiglie contro i possibili rincari di gas e luce al vaglio del consiglio dei ministri.
Sul fronte fiscale, ecco le novità principali in arrivo: dichiarazione precompilata più semplice e per tutti anche ai forfettari. Il pagamento con F24 sbarca su Pago Pa. Chi dimentica di indicare un credito d’imposta in dichiarazione non perde più il bonus. Per le compensazioni di crediti d’imposta Iva, il limite per l’obbligo del visto di conformità del professionista scatta da 70mila euro e non più da 50mila, mentre per i crediti Ires, Irpef e Irap il limite sale da 20mila a 50mila.
Bozza provvedimento, 26 articoli da dichiarazione semplificata a scadenze
Dodici pagine e 26 articoli che vanno dalla semplificazione della dichiarazione dei redditi all’anticipo dal 30 novembre al 30 settembre del termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap. È quanto si legge in una bozza del decreto legislativo in materia di adempimenti fiscali atteso oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri.
Arriva nel 2024 in via sperimentale una modalità di presentazione semplificata della dichiarazione dei redditi precompilata per dipendenti e pensionati. L’Agenzia delle entrate, si legge nel testo, «rende disponibili al contribuente, in modo analitico, le informazioni in proprio possesso, che possono essere confermate o modificate direttamente dai contribuenti in un’apposita area riservata del sito internet della predetta Agenzia, mediante un percorso semplificato e guidato. I dati confermati o modificati vengono riportati in via automatica nella dichiarazione dei redditi, che il contribuente può presentare direttamente in via telematica». Progressivamente, saranno rese disponibili anche agli intermediari, con modalità definite insieme al garante della Privacy.
Stop a cartelle ad agosto e dicembre
Salvo casi di indifferibilità e urgenza – si legge ancora nella bozza del provvedimento -, dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre è sospeso l’invio da parte dell’Agenzia delle entrate di comunicazioni relative ai controlli automatizzati, controlli formali e liquidazioni delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata e delle lettere di compliance.
Termine dichiarazioni redditi-Irap anticipato al 30 settembre
Viene anticipato dal 30 novembre al 30 settembre il termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap mentre per i soggetti Ires il termine è anticipato dall’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta. Questa modifica consente di anticipare il controllo delle dichiarazioni e, conseguentemente, l’erogazione degli eventuali rimborsi da esso scaturenti. Dall’anno 2025 le dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap possono essere presentate a partire dal 1° aprile, fermo restando il termine del 30 aprile per la disponibilità della dichiarazione dei redditi precompilata. Analoga disposizione è prevista per il modello 770, che potrà essere presentato a partire dal 1° aprile fino al 31 ottobre di ciascun anno. La modifica decorre dall’anno 2025.
Nuovo decreto energia: un anno in più al mercato tutelato
Per quanto riguarda invece il filone energia, non scatterà il 10 gennaio prossimo il passaggio al mercato libero dell’energia. Tra le soluzioni contenute nel nuovo provvedimento sull’energia, la proroga da un minimo di sei mesi al massimo di un anno per l’arrivo del “ mercato libero ” per gli utenti domestici (dieci milioni; le tariffe sono stabilire dall’Arera), una norma che doveva scattare nel 2017 e che si teme potrebbe portare un ulteriore rialzo dei prezzi. Per gli utenti domestici il passaggio dal mercato tutelato a quello libero sarà accompagnato da adeguate campagne informative, da procedure competitive per la scelta degli operatori che reggeranno la transizione con un servizio a tutele graduali. La Ue sarebbe contraria al prolungamento del regime tutelato.
Per le bollette arriva una procedura ad hoc che riguarda le fasce considerate “vulnerabili” ma norme sono previste anche per la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili, il sostegno alle imprese energivore attraverso l’utilizzo di energia elettrica autoprodotto o gas italiano a prezzi – si legge nel testo – “ragionevoli”. Per gli impianti di estrazione di gas vengono previste deroghe, anche se condizionate da alcuni paletti. Un articolo prevede investimenti per salvaguardare bacini idrografici.
Ok ai rigassificatori di Porto Empedocle e Gioia Tauro
Norme anche sui rigassificatori, con un’accelerazione sui progetti per i nuovi rigassificatori di Porto Empedocle (investimento di Enel da 1,5 miliardi) e di Gioia Tauro del tandem Iren-Sorgenia (con analogo esborso); sull’offshore eolico e una nuova deroga per gli impianti di produzione di energia elettrica a carbone. Previsto un intervento per provare a sbloccare lo stallo sulle trivelle in Adriatico, così da migliorare l’approvvigionamento italiano di gas. La filosofia del decreto è quella di mettere in sicurezza un settore, fuori dalle dinamiche del mercato che talvolta diventano speculative, favorendo la transizione verso le rinnovabili. Con l’obiettivo anche di utilizzare strumenti diversi di tutela che siano diversi dai bonus finora previsti.
Vendita di gas a prezzi calmierati per le imprese energivore
Nel decreto c’è anche una misura per sciogliere il nodo del passaggio del personale dei call center ora impegnati nel settore del mercato tutelato. Il pacchetto che arriva in Cdm punta anche ad agevolare le imprese che, per caratteristiche produttive, utilizzano molta energia, come il vetro e la ceramica. Una forte agevolazione spinge alla autoproduzione elettrica da fonti rinnovabili (con anticipi dal Gse con energia a prezzi calmierati da restituire in 20 anni) mentre un articolo promuove l’uso di gas nazionale dal prezzo più basso con una rimodulazione del meccanismo chiamato Gas Release. Fondi (200 milioni l’anno dal 2024 al 2032) sono poi previsti per le regioni e le province autonome per favorire impianti rinnovabili destinando specifiche aree. Oltre a queste norme il decreto spinge anche alla creazione di un polo per l’eolico galleggiante con l’obiettivo, da qui a qualche anno, di individuare vaste aree marine che, senza impatto sul paesaggio, possano ospitare piattaforme di eolico fino a 30-50 chilometri quadrati. Un’opportunità che sarà accompagnata – sempre per parlare di energia e mare – dalla classificazione di impianti strategici per i rigassificatori on shore.
Fisco, in arrivo norme su adempimenti e versamenti
Oltre a quello dell’energia, l’altro dossier importante oggi all’attenzione dell’esecutivo è quello fiscale. Nei giorni scorsi il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha annunciato l’approdo in Consiglio dei ministri di «due decreti legislativi che riguardano lo statuto del contribuente e gli adempimenti e versamenti», incluso il calendario delle dichiarazioni». Leo ha sottolineato la necessità di intervenire sulle sanzioni: «In Italia – ha ricordato – ci sono 5 tipi di sanzioni ma questo sistema va cambiato». Inoltre «ci sono sanzioni amministrative disallineate rispetto al resto dell’Ue», ha continuato, sottolineando che «le sanzioni ci devono essere ma non ho visto tanti contribuenti andare in galera per evasione quindi bisogna incidere sulle sanzioni accessorie che colpiscono di più il contribuente».