Come è noto l’amministrazione Trump ha imposto tariffe sull’importazione di acciaio e alluminio e intende imporre altri dazi sulle importazioni cinesi. Queste misure unilaterali hanno generato malumori, critiche e minacce di ritorsione da parte dei maggiori partner, che potrebbero portare ad un allargamento del conflitto commerciale.
“Le misure protezionistiche non sono mai state utili, mentre, al contrario, diminuiscono la fiducia degli investitori… tutti i Paesi debbono lavorare insieme per risolvere i contrasti senza ricorrere a misure eccezionali”, così si è espressa la Lagarde all’annuale conferenza stampa di primavera presso la Banca mondiale.
Secondo la Lagarde, il momento favorevole della crescita dovrebbe invece spronare i governanti ad attuare riforme strutturali, creare una politica di contenimento e sorveglianza dei rischi fiscali e finanziari.
Anche se non sembra che l’impatto dei dazi americani abbia avuto conseguenze gravi sul commercio e sulla crescita globale, in termini di Prodotto Interno Lordo (GDP), è difficile prevedere se nel breve termine l’erosione di fiducia possa rendere gli investitori riluttanti ad investire.
La situazione sarà discussa in diversi incontri bilaterali, in particolare nell’incontro tra il Comitato Internazionale Monetario e Finanziario (IMFC) di sabato prossimo, quando si riuniranno i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali.