Due miliardi di utile per Unicredit

Il Gruppo UniCredit nell’esercizio 2014 ha prodotto un utile netto di 2,0 miliardi di euro, in linea con il target del proprio piano industriale, con un contributo del quarto trimestre di 170,4 milioni e un RoTE annualizzato del 4,9%; i ricavi totalizzano invece 22,5 miliardi (-3,5% a/a) mentre i costi totali raggiungono quota 13,8 miliardi (-2,9% a/a).
A livello patrimoniale, il totale dell’attivo si attesta a 844,2 miliardi di euro (-11,6 mld trim/trim), principalmente a causa della riduzione dei crediti verso banche (-14,6 mld trim/trim) e delle attività in via di dismissione (-4,7 mld trim/trim, principalmente per la vendita di DAB), in parte controbilanciate da un aumento nelle attività finanziarie di negoziazione (+8,2 mld trim/trim), mentre il rapporto Rwa/totale dell’attivo si attesta al 48,5 per cento.

Per quanto riguarda la qualità dell’attivo, i crediti deteriorati lordi si attestano a 84,4 miliardi (+1,1% trim/trim, +0,9% a/a) con il tasso di copertura al 51,3%, mentre le sofferenze aumentano a 52,1 miliardi (+3,0% trim/trim) con un tasso di copertura che sale al 62,2% (+38 bp trim/trim) e gli altri crediti deteriorati sono in calo a 32,2 mld (-2,0% trim/trim).
Infine, per quanto riguarda i ratios patrimoniali, il CET1 ratio “fully loaded” si attesta al 10,02% (+66 bp su base annuale) e il CET1 ratio transitional al 10,41%, mentre il tier 1 e il total capital ratio transitional si posizionano rispettivamente all’11,26% e al 13,63 per cento.
“Nel 2014 abbiamo mantenuto gli impegni che avevamo assunto – ha commentato l’amministratore delegato Federico Ghizzoni. Malgrado il contesto macroeconomico molto difficile, l’obiettivo di 2 miliardi di utile netto è stato raggiunto, il turnaround dell’Italia è ampiamente concluso, e in tutti i Paesi in cui operiamo assicuriamo un importante sostegno all’economia”.

Accantonamenti in calo, ok la raccolta diretta

Più in dettaglio, a livello di core bank, l’utile netto raggiunge quota 3,8 miliardi di euro con un contributo del quarto trimestre di 867,5 milioni (-21,3% trim/trim) e una redditività annualizzata rettificata per il rischio (RoAC) al 10,8 per cento.
Il risultato netto di gestione totalizza 6,8 miliardi di euro (+29,9% a/a), dopo un quarto trimestre da 1,4 miliardi (-28,7% trim/trim).

 

In questo quadro i ricavi ammontano a 22,2 miliardi (-2,0% a/a) – grazie anche ai 5,5 mld del quarto trimestre (+1,0% trim/trim, -2,1% a/a) – sostenuti sia dal margine d’interesse (12 mld, +3,4% a/a, -0,9% trim/trim) che dalle commissioni (7,4 mld, +4,3% a/a, +1,5% trim/trim) mentre diminuiscono fortemente i ricavi da negoziazione (2,5 mld, -37,5% a/a).
costi totali si attestano invece a quota 13,2 miliardi di euro (-2,9% a/a) dopo un quarto trimestre da 3,4 mld (+3,6% trim/trim, -5,9% a/a), con le spese per il personale a 8,0 miliardi (-2,1% a/a) e le altre spese amministrative a 4,9 miliardi (+5,4% a/a), mentre il rapporto costi/ricavi si posiziona al 59,7 per cento.
In forte calo gli accantonamenti su crediti (2,1 mld, -43,2% a/a, per un costo del rischio di 50 bp), che a livello di Gruppo ammontano complessivamente a 4,3 miliardi (-68,2% a/a) per un costo del rischio a 90 bp.
A livello di grandezze patrimoniali, infine, su base trimestrale i crediti verso clientela risultano sostanzialmente stabili a 423,2 miliardi (+0,5% trim/trim),, mentre la raccolta diretta totalizza 452,6 miliardi (+1,8% trim/trim),con i depositi commerciali in crescita (+2,8% trim/trim) mentre le controparti istituzionali e di mercato sono in rialzo a 56,5 mld (+1,9% trim/trim).

L’andamento della non-core bank

Per quanto riguarda la non-core bank, invece, i crediti lordi scendono a 75,2 miliardi (-10,3 mld da dicembre 2013) superando il target, di cui circa il 25% di crediti in bonis e circa il 75% di crediti deteriorati. Su base annuale i crediti lordi sono diminuiti principalmente grazie alla riduzione delle esposizioni (-2,8 mld), alle cessioni di portafogli di crediti deteriorati (-2,5 mld) e al passaggio di alcune posizioni in bonis nel perimetro della core bank (-3,1 mld).

I crediti deteriorati lordi sono stabili nel quarto trimestre (+0,6% trim/trim, -1,7% a/a) con un coverage ratio in crescita al 52,9%, mentre le sofferenze ammontano a 37,6 mld, in lieve aumento trim/trim così come il tasso di copertura al 62,7 per cento.
Il risultato netto si attesta a -1,7 mld nell’esercizio 2014 (-73,3% a/a), dopo un quarto trimestre da -697 mln.

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