Duello fra Kkr e Cdp-Macquarie per Telecom
Tim tiene in vita entrambe le proposte arrivate in consiglio di amministrazione, chiedendo però miglioramenti che dovranno arrivare entro il 18 aprile.
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Tim tiene in vita entrambe le proposte arrivate in consiglio di amministrazione, chiedendo però miglioramenti che dovranno arrivare entro il 18 aprile.

Tim, si legge in una nota, ha esaminato l’offerta di Cdp e Macquarie e ha valutato che «al pari di quella di Kkr non riflette il valore dell’asset e le aspettative di Tim» e apre a una gara tra i due pretendenti. Il cda, si legge ancora «ha dato mandato all’Amministratore Delegato, Pietro Labriola, affinché avvii un processo regolato, trasmettendo a entrambi gli offerenti, per il tramite dei propri advisor, una process letter che indichi i termini a cui verrà dato loro accesso a ulteriori specifici elementi informativi, uguali per entrambi gli offerenti; le forme attraverso le quali ciascuno di essi potrà presentare entro il termine del 18 aprile un’offerta migliorativa non vincolante».

Questo insomma, specifica la nota Tim, è l’esito dell’esame che si è svolto «anche con l’ausilio delle analisi e degli approfondimenti svolti dal management con il supporto degli advisor». Il Consiglio «ha molto apprezzato l’interesse espresso pur considerando che la stessa – al pari della proposta non vincolante di KKR – non riflette il valore dell’asset e le aspettative di Tim». Come per Kkr anche a Cdp e Macquarie saranno quindi messi a disposizione alcuni specifici elementi informativi e richieste ulteriori indicazioni necessarie per comprendere a pieno gli assunti e gli economics della proposta. Sarà infine il Comitato Parti Correlate che espleterà le proprie funzioni istruttorie in relazione a entrambe le offerte.

Cosa che il Comitato ha fatto venerdì scorso in relazione all’offerta di Cdp e Macquarie presentata a Tim la domenica precedente, visto che la Cassa Depositi e prestiti è azionista al 9,8% della compagnia telefonica. Dai nodi antitrust ai problemi di valutazioni ci sono ancora varie questioni da mettere a punto. Il primo tema, quello delle problematiche che potrebbero arrivare dalla lente di Bruxelles, è quello che avrebbe portato Kkr a far saltare il banco della possibile unione di intenti fra le due cordate di offerenti cui Palazzo Chigi puntava. Il naufragio di quel tentativo – che comunque, secondo alcune indiscrezioni, il Governo starebbe tentando di riproporre – ha avuto come reazione quasi immediata poi la presentazione dell’offerta da parte di Cdp e Macquarie.

Va detto che sulla questione Antitrust Cdp e Macquarie considerano risolutiva, dal canto loro, la pianificata disponibilità a prenotificare a Bruxelles l’offerta presentata a Tim per rilevare la Rete. Una mossa strategica e funzionale a definire un pacchetto “completo” su cui avviare le negoziazioni con il gruppo Tlc, fornendo in partenza visibilità su eventuali dismissioni richieste dall’Antitrust europeo, insieme all’individuazione di potenziali compratori fra i quali potrebbe esserci, come anticipato sul Sole 24 Ore dell’8 marzo, F2i.

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