Si confermano positivi i trend del commercio estero italiano, con le ultime recensioni pubblicate da Istat che indicano una crescita rilevante per quanto riguarda le vendite del Made in Italy sia verso i mercati europei (+8,1%) che quelli extra-UE (+7,8%). Ancora una volta, dunque, viene evidenziata la buona competitività dell’economia italiana nel contesto globale: un punto di forza che sembra interessare, insieme alle grandi aziende storiche, anche le tante PMI dello Stivale. A sottolinearne le opportunità sono sia le recensioni e i dati dei centri di statistica, che le opinioni di chi il mondo dell’export lo vive quotidianamente: la società EGO International, attiva nella consulenza aziendale, ha spesso condiviso sulla sua pagina Facebook e sul sito online, diverse analisi e consigli sulle possibilità che la vendita all’estero riserva alle imprese italiane. Pareri oggi sicuramente rilevanti, vista la capacità dell’export di rappresentare un canale di vendita estremamente redditizio per le aziende in grado di offrire ai clienti esteri la qualità che caratterizza il Made in Italy. ‘Qualità’ è infatti una parola che compare spesso nei commenti espressi da EGO International, che evidenzia come la bontà della produzione sia direttamente proporzionale al successo sui mercati stranieri. Altro punto importante espresso nelle opinioni di EGO International è quello della pianificazione: Il processo di internazionalizzazione aziendale, specialmente per le piccole e medie imprese, deve infatti essere programmato con cura, scegliendo i giusti obiettivi e il mercato più promettente per la propria offerta.
I settori e i mercati in crescita secondo le opinioni di EGO International
Diverse destinazioni presentano diverse sfide e opportunità: un fatto che emerge dai numeri dell’export e dalle recensioni espresse dagli esperti del settore. Analizzando gli ultimi numeri di Istat, Coldiretti evidenzia l’ottima forma del settore agroalimentare, che registra un risultato definito ‘storico’, del +9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Contribuiscono all’aumento registrato i grandi partner europei come Germania e Francia (con un incremento del +8,4% delle importazioni di Made in Italy), ma si evidenziano le buone possibilità offerte dal mercato Statunitense e dai clienti della vicina Svizzera, che registra un ottimo +21,4%. Numeri confermati dalle recensioni condivise da EGO International: il mercato europeo resta certamente il più importante, nonostante non manchino opportunità di business interessanti anche oltre i confini dell’UE, specialmente per alcuni settori particolari. EGO International menziona per esempio l’editoria per bambini, che quest’anno ha registrato un +13,1% di crescita per quanto riguarda le vendite verso gli Stati Uniti, ma anche il settore della pelletteria italiana, particolarmente apprezzata nei mercati dell’estremo oriente. La vendita all’estero riserva dunque molte opportunità per le aziende capaci di individuare obiettivi chiari e appetibili: come consigliato dalle opinioni e dalle recensioni degli esperti del settore la pianificazione è essenziale e, unita alla bontà della merce offerta, permette di affrontare con maggiore sicurezza il processo di internalizzazione. Fondamentale dunque puntare sulla qualità per il clienti oltreconfine, e avere ben chiari gli step da seguire per riuscire a competere con successo nel contesto globale. Una sfida stimolante per le nostre PMI, e un percorso che può tradursi in una crescita proficua per le imprese e l’economia del territorio.