Exor raddoppia: vola l’utile e cresce il titolo a Piazza Affari
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Vola l’utile netto per Exor e cresce il titolo a Piazza Affari. Il Cda ha approvato infatti il bilancio 2017 della holding della famiglia Agnelli che ha chiuso con un utile netto di 1,39 miliardi di euro. Si tratta di un dato decisamente importante soprattutto se confrontato col risultato del 2016, pari a 588 milioni, facendo segnare un miglioramento del 136%.

Il contributo maggiore arriva ovviamente da FCA, controllata al 30.78% da Exor, che ha fatto registrare un utile di 3,49 miliardi che è valso per la holding 1,017 miliardi, contro i 531,1 milioni dell’anno precedente. Buoni risultati sono arrivati anche da Cnh Industrial, che ha contribuito per 110,2 milioni di euro al risultato di Exor, in netto aumento rispetto ai 31,5 milioni del 2016. Cresce anche Ferrari, con 125,9 milioni di euro da 93,8 milioni. Stabile il peso di PartnerRe che scende a 167,4 milioni contro 167,7 milioni dell’anno scorso. A scendere leggermente è il contributo dell’editoria, con l’Economist Group (di cui Exor detiene il 43,4% delle azioni) in calo a 19,1 milioni da 32,6 milioni. Chiude infine la Juventus Football Club, passata a 8,8 milioni dai 29,2 milioni del 2016. Il contributo complessivo delle partecipate di Exor ammonta a 1,448 miliardi di euro, in aumento da 885,7 milioni del 2016.

Il net asset value, il valore degli asset al netto del debito, è arrivato a 22,97 miliardi di dollari. Allo stesso tempo Exor ha ridotto il debito, frutto dell’acquisizione del riassicuratore Partner Re, da 3,42 a 3,16 miliardi. Il patrimonio netto si è mantenuto sostanzialmente stabile a 10,8 miliardi.

Scendendo in casa FCA, Marchionne aveva annunciato l’azzeramento del debito industriale entro la metà del 2018. Si tratta di un programma ambizioso e che concluderebbe il percorso iniziata 14 anni fa dall’amministratore delegato italo-canadese. Voci maligne insinuano si possa trattare di una strategia precisa finalizzata a rendere la società appetibile per future possibili acquisizioni.

In conclusione, il cda ha proposto all’assemblea il rinnovo della delega all’acquisto di azioni proprie per un impegno massimo di 500 milioni di euro e per un periodo di 18 mesi.

Nel frattempo la Borsa festeggia e premia il titolo, che risulta in crescita del 3,4% al momento.

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