Nell’oblio generale, scade oggi il consiglio di amministrazione della Fondazione Carige, quel consiglio che a inizio di settembre ha indicato la lista per il nuovo board della banca che andrà al voto in assemblea il 30 settembre. Che cosa succederà? Il presidente Flavio Repetto rimane in carica fino al gennaio 2016, mentre il destino degli altri otto membri (molti dei quali non possono essere rinnovati in quanto hanno già svolto due mandati) è nelle mani dei 28 membri del consiglio di indirizzo (presieduto sempre da Flavio Repetto), che potrebbe decidere per una proroga. Il board rimarrà in carica de facto , visto che la proroga all’ultimo consiglio di indirizzo non è stata discussa. È probabile che la questione sarà affrontata nel prossimo consiglio di indirizzo che si terrà a inizio ottobre, dopo l’assemblea della banca. Sempre che non ci siano nove consiglieri che richiedano la convocazione per la nomina del nuovo cda. Ma in questo caso dovrebbero essere pronti con i nomi e qui la questione si complica. Gli enti locali imperiesi, che in genere esprimono tre membri, pare vogliano alzare il numero a quattro visto che sono rimasti esclusi dalla lista per il rinnovo del board della banca e visto che già ora hanno soltanto un consigliere, Pietro Isnardi, dai tre iniziali (uno, l’ex sindaco di Sanremo Giovenale Bottini è morto in gennaio e un altro, Ivo De Michelis, è passato nel cda della banca l’anno scorso). Nel frattempo Moody’s ha declassato il rating di Banca Carige a B2 da Ba2. La revisione al ribasso di tre livelli – ha spiegato l’agenzia – riflette «la severa erosione degli asset» riportata nel secondo trimestre, le prospettive di redditività «significativamente piu’ basse» per il 2013 e il 2014, «i possibili impatti dei cambi nel cda» e «un maggior rischio di esecuzione nella raccolta di capitale» da parte dell’istituto. Tutti i rating restano sotto esame per ulteriori downgrade.