Fondazione OAM: netto no di Assopam che chiede l’intervento di tutte le autorità per un pubblico confronto

2 commenti

Spett.le

Presidenza della VI Comm. Finanze Camera dei Deputati
Alla c.a. Illustrissimo Presidente Carla Ruocco
Palazzo Montecitorio – Piazza Montecitorio – 00186 Roma

Ministero dell’Economia e delle Finanze
Alla c.a. Illustrissimo Ministro Giovanni Tria
Via XX Settembre, 97 – 00186 Roma

Ministero dello Sviluppo Economico
Alla c.a. Illustrissimo Ministro Luigi Di Maio
Via Molise n. 2 – 00187 Roma

Banca d’Italia
Alla c.a. Illustrissimo Presidente Ignazio Visco
Via Nazionale, 91 – 00184 Roma

O.A.M.
Organismo per la gestione degli elenchi degli Agenti in
attività finanziaria e dei Mediatori creditizi
Alla c.a. Illustrissimo Presidente Antonio Catricalà
Via Galilei, 3 – 00185 Roma

Associate OAM

Milano, lì 17.04.2019
Illustrissimi Ministri, Presidenti, Onorevoli Deputati,

Premesso che:
L’Associazione Italiana per Agenti e Mediatori in breve Assopam, rappresenta circa 700 imprese tra società di mediazione creditizia, società agenti in attività finanziaria, agenti in
attività finanziaria, collaboratori e oltre 2.000.000 soci consumatori;

Vista la Relazione del 29.03.2019 (cfr allegato 1) redatta dal Comitato di Gestione ai sensi dell’articolo 2500-sexies, comma 2, sull’operazione di trasformazione di cui all’articolo 42-
bis del Codice civile dell’Organismo Agenti e mediatori (di seguito, “OAM”) da associazione in fondazione.

Trasformazione che presumibilmente avverrà il giorno dell’Assemblea straordinaria fissata in prima convocazione per il giorno 29 corrente mese, e in seconda convocazione il 10
maggio, nelle modalità e come previsto dall’articolo 6, comma 11, dello Statuto vigente (cfr. allegato 2);

Esaminato attentamente il nuovo statuto, nello specifico gli articoli 1, 2, 3, 3bis, 6, 7, 8 “comma 5”, 12, 14, 14 bis, 18, 19, 20, 21 e 24;

Visto la chiamata in causa di tutte le associate OAM per esprimere il voto per l’inopportuna, antidemocratica e complessa operazione di trasformazione, tra cui in particolare due associazioni che nel mese di Gennaio sono state al centro di un’inchiesta sanzionatoria condotta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato delle quali ne avevamo chiesto la temporanea sospensione cautelativa fino all’esito finale da parte della Giustizia Amministrativa;

Accertato che lo statuto vigente, di recente è stato oggetto di ulteriori modifiche sostanziali e approvato con il parere del Ministero dell’Economia e delle Finanze (7 agosto 2018 PROT. DT 66726);

Non avendo riscontrato elementi efficaci e propedeutici finalizzati al miglioramento della categoria, necessari per giustificare la trasformazione in fondazione, ma al contrario, in termini di democrazia, abbiamo riscontrato uno statuto ostico, complesso, inefficace, iniquo e antidemocratico;

Chiediamo

Se è stato chiesto un parere preventivo al Mef, al Mise e alle Commissioni Parlamentari competenti ovvero se è stato attivato l’iter della pubblica consultazione per puntare ad un risultato democratico, inclusivo, trasparente ed efficace;

Nel caso contrario, invitiamo i destinatari della presente missiva, di adoperarsi per attivare con la massima sollecitudine e nei termini di legge, tutte le procedure necessarie per scongiurare le modifiche statutarie di trasformazione senza il necessario preventivo pubblico confronto.

Restiamo nell’attesa di un Vs. gentile riscontro a quanto innanzi formulato e nel ringraziarVi porgiamo distinti saluti.

Il Presidente
Raffaele Tafuro

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2 commenti

  • Francesco Latrofa ha detto:

    Eccellente iniziativa di Assopam: sono completamente d’accordo con voi nel bloccare questo folle tentativo.

  • FULVIO RAPANA' ha detto:

    ..l’OAM va’ chiusa e le competenze passate alla banca d’italia che oramai ha poco da fare.La funzione dell’OAM e’ anacronistica e fuori ruolo in quanto si inserisce nei rapporti fra societa’ di mediazione e collaboratori mentre sarebbe piu’ corretto che il controllo fosse a monte alle mandanti o per le societa’ mi mediazioni alle banche o intermediari finanziari partner che devono loro controllare l’applicazione da parte della propria rete commerciale alla o alle normative che interagiscono.L’OAM avrebbe un senso se fosse impegnata in una funzione di sviluppo e concreta realizzazione del settore della agenzia e della mediazione cosi’ come in una logica di stampo anglosassone e invece e’ esclusivamente concentrata sulle attivita’ di controllo formale repressivo e sanzionatorio

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