Fondi comuni: raccolta record a maggio di 11,5 miliardi

Nuovo record per la raccolta fondi comuni. Assogestioni, impegnata a monitorare l’industria del risparmio gestito, evidenzia un boom di flussi netti relativi al mese di maggio, che raggiungono quota 11,5 miliardi di euro aumentando di 2,5 miliardi rispetto ad aprile.

Il risparmio gestito dall’asset management in Italia supera i 2 miliardi (raggiunge quota 2.005 miliardi) ed è un primato.

Il saldo complessivo, da inizio 2017, è di 48,4 miliardi grazie alla spinta dei fondi aperti (+12,4 miliardi).

Dal 2009, per la prima volta gli investimenti nelle gestioni collettive (1.008 miliardi) superano quelli di gestione portafoglio (997 miliardi).

 

Fondi comuni: tutti i dati

Da gennaio a maggio 2017, i fondi comuni hanno raccolto 35,6 miliardi mentre le gestioni di portafoglio hanno attirato 12,6 miliardi.

Quali categorie hanno evidenziato una maggiore crescita tra fondi obbligazionari, flessibili, azionari e bilanciati?

A trainare i flussi sono stati innanzitutto i fondi obbligazionari (7,2 miliardi) e flessibili (2,71 miliardi) mentre i bilanciati ammontano a 2,22 miliardi.

Risultati importanti per la raccolta degli azionari (chiusura a maggio di 2,4 miliardi): da inizio 2017, hanno permesso di arrivare ad un saldo di 4,9 miliardi.

Iniziano così i primi effetti sui fondi comuni dei PIR (entrati in azione proprio a maggio) di tipo azionario per attirare il risparmio delle famiglie italiane verso le piccole e medie imprese.

I fondi monetari registrano un rosso di -2,2 miliardi.

 

Fondi comuni esteri e nazionali

Prevalgono i fondi di diritto estero con flussi per 10,2 miliardi di euro mentre la raccolta di prodotti italiani (cui appartengono gran parte dei fondi Pir compliant) sale a 2,1 miliardi.

Da gennaio 2017 ad oggi, il saldo registrato dei fondi esteri raggiunge i 30 miliardi mentre quelli italiani salgono a quota 5,6 miliardi.

 

Fondi comuni: i nomi protagonisti del record

In cima alla classifica riguardo ai nomi protagonisti del record di raccolta troviamo il gruppo Generali (3,1 miliardi), Amundi (2,46 miliardi) ed Intesa Sanpaolo (1,2 miliardi)

Seguono, con raccolte più discrete ma che contribuiscono al record totale, Anima (695 milioni di euro), Ubi (568 milioni), Axa (427,9 milioni), Deutsche Bank (416 milioni), gruppo Mediolanum (346 milioni) e Poste Italiane (245 milioni).

In rosso Pioneer (-274 milioni) passata al controllo Amundi, Allianz (-775 milioni) e Azimut (-52,9 milioni).

Il panorama estero evidenzia una buona raccolta di Jp Morgan Asset Management (380 milioni) che gestisce fondi da 29,8 miliardi, ma anche Invesco (731 milioni), M&G (592 milioni) e Morgan Stanley (468 milioni).

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