Fonsai, Unipol nega il recesso ai Ligresti e alle ex holding

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Unipol ha rispedito al mittente le richieste di recesso da Premafin non solo della famiglia Ligresti ma anche dei curatori fallimentari delle holding Sinergia e Imco. Sorte analoga, secondo l’«Ansa», dovrebbe essere toccata anche al custode giudiziale del trust off-shore The Heritage Trust, Alessandro della Chà. Premafin, controllata da Unipol, ha comunicato che il diritto di recesso è stato «legittimamente» esercitato solo dallo 0,65% del capitale. I tre fratelli Ligresti — Jonella, Giulia e Paolo, titolari di una quota del 5,9% del capitale di Premafin — si sono visti respingere la richiesta di recesso e notificare un atto di citazione con cui la holding chiede al Tribunale di accertare l’inesistenza del diritto. La data dell’udienza è stata fissata per ottobre del 2014, ma non è escluso che i Ligresti, che rivendicano l’operatività del recesso, possano chiedere di anticiparla. Premafin ha disconosciuto anche la richiesta di recesso arrivata dalle ex holding della famiglia siciliana, Sinergia e Imco. Niente recesso neppure per The Heritage Trust, il trust off-shore in cui Salvatore Ligresti secondo le accuse avrebbe occultato il 20% di Premafin (ridotto poi al 2,31%). Il diritto di recesso in Premafin nasce dal cambio dell’oggetto sociale della holding, destinata a fondersi in Fonsai nell’ambito delle nozze con Unipol. Scontato da parte della compagnia bolognese era solo il mancato riconoscimento del recesso ai Ligresti: una mossa obbligata dopo che la Consob aveva posto la cancellazione del diritto agli ex azionisti di controllo come condizione per concedere l’esenzione dall’Opa. La valutazione non è condivisa dalla famiglia siciliana e l’ultima parola spetterà ai tribunali.
Nel frattempo il pm di Milano Luigi Orsi ha chiuso un filone d’indagine sul caso Fonsai in vista della richiesta di rinvio a giudizio di Salvatore Ligresti, Giancarlo De Filippo e Niccolò Lucchini. Sarebbe in corso di notifica l’avviso di conclusione di indagine secondo cui i tre sono indagati di aggiotaggio.

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