Via il bollo dai conti correnti sotto 17mila euro

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Abolizione del bollo sul conto corrente e il conto titoli, mini sanatoria per chi sbaglia nei versamenti Imu, rottamazione dei ruoli. Dopo la maratona notturna di domenica notte terminata poco dopo le 2, ieri la Commissione Bilancio della Camera si è riunita fino a tarda notte con l’obiettivo di portare il testo stasera in aula, ma con rischi concreti di slittamento.
Molte le difficoltà che hanno fatto slittare l’inizio della riunione di alcune ore mentre la discussione si è spesso incagliata. Tra i temi di scontro le tasse “global”»: la Google tax, già approvata, che impone alle multinazionali del web di pagare le tasse in Italia e destina le risorse alla riduzione del cuneo fiscale (735 milioni): la regolarizzazione è stata proposta dal Pd Boccia, ma ieri si è detto contrario il responsabile economico del Pd Taddei e contro si sono schierati deputati del Movimento 5 stelle. Frizioni anche sulla Tobin tax, per
la quale un emendamento di Bobba (Pd) prevedeva l’estensione della base imponibile anche ai derivati – dove fino ad oggi c’è un importo fisso – e la riduzione delle aliquote (dallo 0,1 allo 0,01 per cento) allo scopo di aumentare i gettito (fino ad oggi ha dato solo 200 milioni): il viceministro dell’Economia Fassina ha tuttavia chiesto il ritiro della norma perché «metterebbe
l’Italia in una posizione negativa con Bruxelles» e la cosa è stata accantonata.
Tra le misure approvate l’altra notte c’è da segnalare la scomparsa dal 2014 del bollo fisso di 34,20 euro sul conto corrente e il conto titoli per i correntisti con giacenze medie sotto i 17mila euro. Contemporaneamente,
stabilisce l’emendamento di Causi (Pd), si aumenta
il carico impositivo sui correntisti tra i 250 e i 500 mila euro.
Altre due norme alleggeriscono il rapporto con il fisco. E’ previsto lo stop alle sanzioni e interessi in caso di insufficiente versamento della seconda rata dell’Imu dovuta per il 2013 (purché si versi la differenza entro il termine della prima rata dovuta per il 2014). Per quanto riguarda invece il pagamento
delle vecchie cartelle Equitalia (in riscossione entro il 31 ottobre di quest’anno) si potranno onorare i debiti al 100 per cento senza versare gli interessi: l’operazione tuttavia si dovrà fare in unica soluzione entro il 28 febbraio 2014.
Sul tavolo della Commissione attesa nella notte per l’esame degli emendamenti di governo e relatore
che vanno dal fondo taglia cuneo fiscale per lavoratori e imprese alla sanatoria per i contenziosi sui canoni delle spiagge, dalla salvaguardia per altri 17 mila esodati (oltre ai 6 mila già previsti nel provvedimento) al rifinanziamento del bonus bebè, dagli stadi a nuovi stanziamenti per le forze dell’ordine fino alle cartelle esattoriali.
In ballo anche norme sull’energia: la discussione sull’aumento
degli incentivi alle energie non rinnovabili si è concluso con una intesa in base alla quale la definizione delle modalità sarà affidata al ministro per lo Sviluppo economico e all’Autorità sull’energia. Mentre è scontro sull’emendamento del forzista Abrignani sulla stazione Sperimentale per i combustibili. L’orientamento del governo è di non approvare il passaggio alla Gse (che già possiede strutture di ricerca), ma di lasciare i laboratori alla Camera di Commercio
di Milano.

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