Franco Bernabè avverte su rete unica: ‘progetto irto di ostacoli’
Riflettori tutti puntati su Telecom Italia, il cui cda ieri è chiamato all'approvazione del deal FiberCop e del memorandum of understanding (MoU) con Cassa depositi e prestiti (Cdp) sulla rete unica.
TIM

1 commenti

Riflettori tutti puntati su Telecom Italia, il cui cda ieri è stato chiamato all’approvazione del deal FiberCop e del memorandum of understanding con Cassa depositi e prestiti sulla rete unica.

Le ultime indicazioni del weekend vedono una posizione di supporto al deal anche da parte di ENEL (proprietaria del 50% di Open Fiber) che dovrebbe cedere la sua quota in OF in quanto è attesa a brevissimo un’offerta vincolante da Macquarie. CDP, proprietaria dell’altro 50% di Open Fiber, eserciterebbe la prelazione
per una piccola quota (tra l’1% e il 10%), prendendo così il controllo dell’asset e facilitando le successive negoziazioni sulla rete unica.

Sul dossier rete unica si esprime oggi Franco Bernabè, ex ad di Telecom Italia, che mostra una certa cautela. “Mi sorprende un po’ che venga dato per scontato l’esito di un progetto irto di ostacoli e su cui gravano molte incognite – argomenta Bernabè in un’intervista al quotidiano Repubblica – . Il processo coinvolgerà due grandi società quotate, Tim ed Enel, i cui cda dovranno valutarne la convenienza e le implicazioni, dei soggetti terzi, come il fondo Kkr e forse anche Macquaire, che badano principalmente al ritorno economico, e un investitore pubblico con soldi privati qual è la Cdp”. “A mio parere non basta un’indicazione di consenso politico per buttare il cuore oltre l’ostacolo”, taglia corto il manager attualmente alla presidenza di Cellnex.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

1 commento

  • Raffaele ha detto:

    Sig. Barnabè se ne sono lette tante di sue dichiarazioni…….e infine Telecom in mano ai francesi se nn erro…..cosa ha fatto di utile in Telecom quando era ad di essa? Adesso devo credere alle sue dichiarazioni ????

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI