Futur-E: l’iniziativa promossa da Enel per rigenerare 23 centrali elettriche dismesse in Italia
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Aprirà in 12 mesi dall’inizio dei lavori il nuovo villaggio nel Delta del Po che riqualificherà l’ex centrale Enel di Polesine Camerini, a Porto Tolle, per accogliere fino a 8 mila turisti al giorno, dopo demolizioni, bonifiche e un cantiere che insieme all’investimento previsto dal progetto Delta Farm del Gruppo Human Company, valgono oltre 100 milioni di euro.

Futur-E, l’iniziativa promossa da Enel per rigenerare 23 centrali elettriche dismesse in Italia, ha selezionato Delta Farm, la riqualificazione proposta dal Gruppo Human Company, come vincitore del bando lanciato a Porto Tolle nel maggio 2016: oggi la sala consiliare del Comune di Porto Tolle ha ospitato la presentazione del progetto, ritenuto idoneo per l’area secondo i criteri di recupero e condivisione di beni e idee, e i valori di sostenibilità sociale, ambientale e ottimizzazione dei costi. Sono intervenuti il sottosegretario ministeriale Pier Paolo Baretta, il sindaco di Porto Tolle Claudio Bellan, il responsabile Enel del progetto Futur-E Marco Fragale, l’amministratore delegato di Human Company Marco Galletti, e il vicepresidente di Confindustria Venezia Rovigo Gian Michele Gambato.

La commissione giudicatrice formata da Enel, Politecnico di Milano, università di Padova e Comune di Porto Tolle, chiamata a valutare l’idoneità dei progetti presentati, ha selezionato Delta Farm perché la proposta di trasformare il sito in villaggio turistico è coerente con il territorio circostante, ed è orientata a innovare le attività locali legate alla produzione ittica e agricola. Il nuovo villaggio sorgerà nell’area sud dell’ex centrale Enel, su una superficie di 110 ettari, 20 dei quali dedicati ad area boscata. L’occupazione diretta prevista è di 400 addetti. Human Company investirà nel villaggio 45 milioni di euro per la parte “turismo e food”, e 15 milioni di euro per l’area dedicata alle attività sportive. Sarà un villaggio turistico aperto, vale a dire che qualsiasi imprenditore locale potrà partecipare con la propria attività. Ad esempio, sarà allestito un mercato quotidiano del pesce, mentre un mercato settimanale sarà dedicato al riso e alle produzioni locali, compresa la floricoltura. L’area sportiva punta ad attirare sportivi professionisti e atleti dilettanti anche nei mesi successivi al periodo di massima affluenza turistica, che tra aprile e fine settembre potrà avere picchi di 8 mila persone al giorno. In particolare, il polo per gli sport acquatici punta a far entrare il nuovo villaggio tra le mete europee preferite dai surfisti, e le strutture per praticare canottaggio, canoismo, pallanuoto e nuoto saranno affiancate da bike point e piastre sportive multifunzionali.

Il percorso autorizzativo passerà attraverso la semplificazione delle procedure e il coinvolgimento di tutti i portatori d’interessi del territorio. La tempistica del progetto punta ad avere più attività in serie: infatti, le demolizioni potranno essere svolte in contemporanea con le attività di riqualificazione dell’area che porteranno all’apertura del villaggio, perché l’investimento di Human Company riguarda un’area non interessata dalle opere di demolizione e bonifica.

Il sindaco di Porto Tolle, Claudio Bellan, ha affermato: “E’ un passaggio storico per il territorio, che così volta pagina e cambia prospettiva. Dopo la fine del progetto di riconversione a carbone, ora stiamo parlando di qualcosa di concreto, che potrà valorizzare le competenze dei nostri giovani, invertendo la tendenza all’invecchiamento e alla riduzione della popolazione. Delta Farm con il turismo punta sulle peculiarità del territorio e sull’ambiente, che vanno garantiti dalle problematiche legate a tempi e modi delle demolizioni e degli interventi di bonifica. Queste attività – ha aggiunto Bellan – passeranno attraverso un accordo di programma con tutti i portatori d’interessi che la riqualificazione coinvolge, e avrà specificità da gestire assieme a Enel per quanto riguarda il coinvolgimento delle imprese locali”. “E’ una prospettiva che tutti gli attori coinvolti sono chiamati a supportare – ha concluso il sindaco -, perché questo investimento è sinergico allo sviluppo di tutte le attività turistiche del territorio“.

Per il responsabile Enel del progetto Futur-E Marco Fragale “c’è molta strada da fare insieme: per Enel, per l’investitore e per gli stakeholder locali. Enel affiancherà il progetto di riqualificazione per arrivare alla realizzazione finale. Le relazioni con il territorio saranno costanti e costruttive: vogliamo costruire un’alleanza per Porto Tolle con Comune, Regione, Provincia, Parco del Delta, Consorzio per lo sviluppo del Polesine, associazioni imprenditoriali e ambientaliste, e con le organizzazioni sindacali e la cittadinanza”.

Marco Galletti, amministratore delegato di Human Company, ha annunciato che il nuovo progetto a Porto Tolle, insieme all’altro che il Gruppo ha in programma in Veneto, a Eraclea, sarà “un’attrazione per i turisti del Nord Europa. Porto Tolle è una scommessa che vogliamo vincere puntando sulla bellezza di questa terra”. “Questo villaggio sarà l’eccellenza dell’offerta green del Gruppo – ha aggiunto Galletti – e conterrà il format Mercato centrale”, che Human Company ha attivato a Firenze, Roma e in versione-mini “Ai banchi” del centro commerciale i Gigli. “Assieme ai produttori locali puntiamo sulle eccellenze food del territorio: nelle nostre strutture si ferma per i pasti circa un terzo degli ospiti: è una percentuale superiore alla concorrenza – ha precisato Galletti – ma significa che il restante 60-65 per cento delle 8 mila persone previste come picco massimo di presenze, si rivolgerà alla ristorazione e alle attività del territorio”. Tra le modalità ricettive, le offerte saranno molto diversificate, arrivando fino ai 250 euro a notte per una casa mobile che potrà ospitare famiglie di quattro persone: “L’atmosfera del Delta del Po potrà essere più intrigante di qualsiasi albergo dell’Adriatico”, ha concluso Galletti.

Il vicepresidente di Confindustria Venezia Rovigo Gian Michele Gambato ha commentato: “Oggi si dà una possibile soluzione a quello che per anni è stato un problema. Con un imprenditore pronto a realizzare quest’opera in 12 mesi, ci si può aspettare nella primavera-estate 2020 l’inaugurazione di un progetto che è territoriale, non locale“. “L’accordo di programma che si prevede di siglare – ha continuato Gambato – richiede assunzioni di responsabilità: è necessario che tutti gli interlocutori al tavolo dell’accordo svolgano il proprio compito nei tempi tecnici stabiliti. Siamo a fianco di questo progetto, che considero – ha concluso – un progetto di costruzione, perché costruisce un nuovo futuro”.

Il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta ha chiarito: “Siamo proiettati verso una nuova esperienza, ma non dobbiamo dimenticare tutte le difficoltà incontrate nella fase seguita alla fine del progetto di riconversione a carbone. Il Comune di Porto Tolle ha saputo guardare al futuro, e chi ha esperienza istituzionale sa cosa significa avere di fronte Enel, Italsider, Fiat o altri grandi gruppi industriali. La modalità scelta per la riqualificazione – ha proseguito Baretta – è garanzia di trasparenza, perché permette all’imprenditore che la propone di contare sull’apporto attivo delle aziende del territorio e della cittadinanza”. “Le attività locali di pesca e agricoltura – ha puntualizzato Baretta – hanno sempre sostenuto la tutela dell’ambiente, per un Parco del Delta vivo in cui si pesca e si produce. La tutela ambientale non è immobilismo, ed è vincente la strategia integrata proposta da Human Company”. Baretta ha concluso parlando delle prospettive occupazionali dalla riqualificazione della centrale e delle necessarie opere di bonifica: “Spetta a Enel consegnare il territorio bonificato ai nuovi cantieri: è con questa responsabilità che sarà avviata l’organizzazione di come saranno svolti i lavori di demolizione, perché sia svolta una riflessione tra il sistema Enel e le imprese locali“.

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