I gelati Algida abusano della loro posizione dominante sul mercato e costano a Unilever una maxi sanzione da 60 milioni di euro
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Questo si legge in una nota del Garante, che sottolinea come la multa a Unilever Italiana nasca dall’abuso “di natura escludente idoneo a ostacolare la crescita dei concorrenti nel mercato del gelato preconfezionato monodose da impulso” dove sussiste la posizione dominante, “principalmente attraverso la vendita dei gelati a marchio Algida’”. Un

L’indagine era stata avviata grazie alla segnalazione di una piccola azienda di Santarcangelo di Romagna, “La Bomba”, che nell’aprile del 2013, e poi di nuovo nel maggio del 2015, aveva comunicato all’Authority che Unilever avrebbe imposto, soprattutto negli stabilimenti balneari, contratti che impedivano di fatto ad altri produttori di vendere i propri prodotti se negli stessi venivano venduti anche quelli Algida.
Alla conclusione delle indagini, l’Autorità ha proprio accertato l’adozione da parte di Unilever “di una strategia escludente a danno dei concorrenti (sia quelli piccoli che quelli di maggiore dimensione), composta da un ampio utilizzo di clausole di esclusiva e da una serie articolata di ulteriori condizioni fidelizzanti, strumenti di politica commerciale e condotte complessivamente volti a mantenere l’esclusiva delle forniture agli esercizi commerciali che costituiscono la propria clientela, ostacolando così la concorrenza sul mercato”.

Unilever Italia “respinge fermamente questa conclusione, a suo avviso derivante da diversi errori di valutazione da parte dell’Autorità, e annuncia l’intenzione di ricorrere in sede competente”. Quello del gelato fuori casa, sostiene l’azienda, “è un mercato altamente competitivo, dove prodotti artigianali e industriali, sfusi e confezionati, rivaleggiano per l’attenzione del consumatore in un contesto frammentato che non ha eguali in Europa”. Nel corso dell’indagine, Unilever “ha sempre offerto all’Autorità garante massima apertura e collaborazione presentando ampia documentazione utile a comprendere le dinamiche di mercato e la correttezza delle proprie condotte”.

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