Istituto nazionale di statistica: il numero di occupati è in crescita
disoccupazione italia istat

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Più 79mila unità(+0,3%) sul trimestre precedente, più 303mila su base annua (+1,3%).

Nel terzo trimestre dell’anno è cresciuto ancora il numero degli occupati, di circa 79 mila unità, ma l’incremento si deve prevalentemente ai dipendenti a termine, che risultano 2 milioni e 784 mila, il dato più alto dall’inizio della serie, avviata nel quarto trimestre del 1992. Il tasso di occupazione, pari al 58,1%, risulta il più alto dal primo trimestre del 2009.

MERITO DEL PIL -Tale crescita nel tasso di occupazione sarebbe da attribuire, secondo l’istituto di statistica, all’accellerazione dell’economia italiana nel terzo trimestre del 2017, con il Pil che registra un aumento congiunturale dello 0,4%.

L’aumento rispetto al trimestre precedente è del 3,9%, percentuale che sale al 13,4% nel confronto con lo stesso periodo del 2016.

L’accelerazione della dinamica dell’attività economica, particolarmente significativa per l’industria in senso stretto e per le costruzioni, è associata a un assorbimento di lavoro da parte del sistema produttivo che continua la sua fase di espansione: le ore complessivamente lavorate crescono dello 0,7% sul trimestre precedente e del 2,4% su base annua mostrando una crescita superiore a quella del prodotto. Il tasso per gli under 25 è al 30,4% per gli uomini e al 35,2% per le donne, rispettivamente in flessione di 1,9 e 2,5 punti.

I disoccupati si attestano a 2 milioni 909mila, anche qui pressoché stabili sul trimestre precedente (+0,1%). Positivo anche il dato sui cosiddetti ‘sfiduciati’, persone classificate come inattive, che vorrebbero lavorare ma non cercano un impiego perché ritengono di non riuscire a trovarlo, in calo di 101mila unità nel 2017.

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