Generali, Cdp esce dal capitale Avviata la vendita dell’1,91%

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La Cassa Depositi e Prestiti chiude, di fatto, la partita Generali. Il Fondo strategico italiano ha comunicato ieri sera che, tramite una procedura di accelerated bookbuilding, ha avviato il collocamento presso investitori istituzionali italiani ed esteri di 29,77 milioni di titoli del Leone di Trieste, pari all’1,913% del capitale sociale. A occuparsi della vendita sarà Merrill Lynch che agisce in qualità di sole bookrunner. L’operazione è scattata ancora nella serata di ieri e presumibilmente entro questa mattina verrà comunicato l’esito. Ieri il titolo Generali ha chiuso le contrattazioni in calo dello 0,74% a 16,05 euro. Il che implica, sulla carta, ipotizzando uno sconto potenziale sulla chiusura di ieri pari a un massimo del 5%, un incasso vicino ai 455 milioni di euro. Con quale plusvalenza? Va ricordato che Cdp ha rilevato da Banca d’Italia l’intero pacchetto delle Generali, l’1,9% in fase di cessione più il 2,569% oggetto di prestito titoli, a un prezzo attorno ai 12,6 euro a titolo. Questo significa che con la vendita di ieri è stato incamerato un guadagno di circa il 27%. Parte di questo beneficio, come da accordi precedenti con Via Nazionale, verrà però girato proprio a Bankitalia che, in qualità di socio “privilegiato” del Fondo strategico si è riservata una sorta di earn out.
Con l’operazione avviata ieri, in ogni caso, può considerarsi quasi conclusa l’avventura di Cdp nel Leone. Un’avventura che era comunque destinata a chiudersi nell’arco massimo di un triennio. Al momento dell’ingresso, infatti, il braccio operativo della Cassa si era impegnato a restare al massimo fino al 31 dicembre 2015. Ha scelto di uscire prima del termine. Prima, peraltro che il piano del ceo della compagnia, Mario Greco, venga portato a compimento. Anche se, va detto, sul 2,569% oggetto di prestito titoli la parola fine non è ancora stata scritta. Quelle 40 milioni di azioni sono state messe a servizio di numerosi contratti a termine sottoscritti con diversi investitori impegnati a cedere allo scoperto azioni Generali. Tutti i contratti hanno di fatto durata annuale ciò significa che se alla scadenza il prezzo stabilito nell’accordo si rivelerà congruo, gli investitori potranno dar seguito all’intesa e Fsi avrà di fatto ceduto le azioni in portafoglio. Diversamente, se il valore risulterà non essere fair, e ciò vale anche per il Fondo strategico, quest’ultimo potrà rientrare in possesso dei titoli. Ciò avverrà nel primo scorcio del 2015 e da quel momento la Cassa avrà eventualmente tra i sette e i nove mesi di tempo per cedere ciò che rimane. In ogni caso Fsi sembra aver rispetto i termini dell’accordo firmato con Banca d’Italia il 19 dicembre 2012. In quella sede il Fondo si impegnava a procedere a un’ordinata vendita della partecipazione nelle Generali a condizioni di mercato.

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