I giudizi delle imprese dell’industria in senso stretto sono risultati positivi
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Per contro, nel comparto delle costruzioni, dopo il lieve recupero dello scorso anno, i giudizi di ridimensionamento dell’attività produttiva sono tornati a prevalere su quelli di espansione. Le attese sulla domanda sono orientate all’ottimismo ma, anche per le imprese esportatrici, paiono più caute che nel 2015.

Nel 2016 oltre l’80 per cento delle imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi ha effettuato una spesa per investimenti uguale o superiore a quella programmata alla fine del 2015, che in media prefigurava un più intenso tasso di accumulazione. Per il 2017, la maggior parte delle imprese prevede un incremento della spesa, grazie alle favorevoli aspettative sulla domanda; una quota minoritaria ridurrebbe invece gli investimenti a causa del persistere dell’incertezza del quadro economico e politico.

I giudizi sulla redditività sono ancora migliorati. La grande maggioranza delle imprese prevede di chiudere l’anno in utile: la quota è più elevata per le imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi rispetto a quelle di costruzioni.

Le imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi nel complesso ritengono che le condizioni di accesso al credito si siano ulteriormente distese; tuttavia, la loro domanda di risorse finanziarie rimane contenuta. Il positivo andamento della redditività aziendale ha favorito l’accumulazione di scorte liquide per circa un quinto delle imprese dell’industria in senso stret-to e dei servizi. Tra le imprese di costruzioni prevalgono invece i giudizi di stabilità delle con-dizioni di indebitamento e della liquidità aziendale.

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