Le vendite sono risultate in lieve crescita passando da 51,3 a 51,9 miliardi di corone.
“Vedremo un secondo semestre più forte” ha detto il ceo di H&M Karl-Johan Persson.
La società sta affrontando un periodo di trasformazione che ha inevitabilmente comportato difficoltà nel primo semestre, in particolare squilibri nell’assortimento, ha sottolineato l’azienda in una nota.
“Come parte della trasformazione stiamo spostando i nostri sistemi logistici per rendere la nostra supply chain ancora più veloce, flessibile ed efficiente. Queste trasformazioni possono comportare interruzioni temporanee, come purtroppo è accaduto nel secondo trimestre in alcuni dei nostri principali mercati di vendita” ha detto Karl-Johan Persson, chief executive officer del colosso svedese. Durante il secondo quarter i mercati più coinvolti da questi cambiamenti sono stati Usa, Francia, Italia, Belgio e l’ecommerce in Nord Europa.
Nei sei mesi chiusi il 31 maggio, i ricavi sono stati pari a 98,2 miliardi di corone svedesi (circa 9,44 miliardi di euro) ed erano a quota 98,4 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno; i profitti operativi sono risultati in flessione del 33 percento a quota 7,2 miliardi di corone (690 milioni di euro circa). L’utile semestrale è diminuito del 28 percento a quota 6 miliardi (570 milioni di euro), dai precedenti 8,35 miliardi.
“Vedremo un secondo semestre più forte”, ha aggiunto il ceo Karl-Johan Persson.
Qualche mese fa il retailer ha lanciato Afound, l’outlet digitale con presenza fisica. L’outlet ospita collezioni di moda e lifestyle a prezzi scontati. Oltre ai prodotti degli otto marchi del gruppo H&M – Cos, & Other Stories, Monki, Weekday, Cheap Monday, H&M Home e l’ultimo nato, Arket, accoglie anche pezzi di altri brand svedesi e internazionali selezionati, con segmenti di prezzo differenti.