Ieri il dollaro statunitense si è mosso in ribasso ad inizio sessione ma nel corso della giornata ha invertito la rotta mostrando segni di forza

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dollaro2La regione sei 107¥ ha più volte offerto resistenza, motivo per cui, è logico supporre che la coppia continuerà a lottare in prossimità del suddetto livello. Detto questo, la media mobile esponenziale a 50 giorni situata ai livelli superiori inizia a mostrare una certa propensione ribassista. A fronte di ciò, riteniamo che sia solo una questione di tempo prima che i venditori rientrino nel mercato, scenario che potrebbe essere ostacolato da una maggiore propensione al rischio evidente nello S&P 500, uno degli indicatori secondari preferiti della coppia.

 

In uno scenario ribassista, la regione dei 105¥ dovrebbe fungere da massiccio supporto, pertanto, riteniamo che la coppia possa avere difficoltà a rompere al di sotto del suddetto livello. Tuttavia, dovremmo chiederci se in uno scenario a lungo termine le valute finiranno col rompere al di sotto dei 105¥, regione che coincide con il livello di ritracciamento di Fibonacci del 100%. Una rottura al di sotto del suddetto livello potrebbe aprire le porte alla regione dei 102,50¥ proiettando la coppia verso quota 100¥, mossa che secondo molti esperti potrebbe prendere forma entro la fine dell’anno. Concludendo, siamo convinti che i rally sbiadiranno nonostante una possibile rottura rialzista poiché la massiccia candela che ha innescato il recente sell off è decisamente brutta, a partire da quota 108,50¥.

 

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